Riceviamo e pubblichiamo la lettera pubblica che Michela Pinelli, amministratrice di condomini, ha indirizzato all'amministratore unico di Retiambiente Fabrizio Volpi: "Invio questa lettera all’amministratore unico di Retiambiente Carrara, per palesargli che l’attuale gestione della differenziata sta diventando un vero problema per la città tutta, ma in particolare per chi vive in condomini. Dopo anni dalla dismissione dei cassonetti collettivi, si può proprio dire che siamo arrivati al culmine: così non va. Non è possibile dare solo ed esclusivamente la colpa agli utenti: certo qualche bandito del ‘chiessenefrega’ c’è: come qualche situazione particolare di difficile gestione da parte delle persone anziane che, ad un certo punto, fanno un po’ di confusione, oppure i continui ricambi di persone in appartamenti dati come alloggi temporanei, ma il problema sta, comunque, diventando serio. Devo ammettere che avere avuto a disposizione da voi un contatto di riferimento per le situazioni più incresciose, ci è stato di grande aiuto. Tuttavia devo chiedere: come è possibile che, quando gli operatori si accorgono di un’errata differenziata mettano l’adesivo con il faccino rosso imbronciato (cosa giusta!), ma non rimuovano la spazzatura, lasciando i bidoni pieni, con disagio anche per chi ha eseguito il proprio dovere in giusto modo? Come è possibile che durante le operazioni di svuotamento, spesso, la spazzatura cada in terra lasciando sparpagliati residui di diversa natura, senza che gli operatori muniti della classica ‘granata’ non si scomodino a recuperare ciò? Si assiste ad un nuovo sport urbano: l’esporta il sacco. Se va bene lo portano nei bidoni dei vicini: magari si sono procurari chiavi passe-partout e infilano l’immondizia nei bidoni altrui, fingendosi del palazzo. Altrimenti lo lanciano dall’auto. Perché tutto questo? La città è impazzita? Semplicemente non si è fatto tesoro di quanto questi lunghi anni avrebbero dovuto insegnare a chi come lei è di competenza. La maggior parte di noi vive in appartamenti, alcuni senza balcone, non è possibile tenere tanti sacchi divisi per giorni e anche chi ha il balcone se c’è vento o piove si trova nelle stesse condizioni di chi non ha spazi aperti. Qualcuno congela l’umido, in attesa del giorno giusto, molti condizionano i pasti in base al giorno di ritiro ( tenere in casa in estate i gusci dei muscoli o le bucce di melone non è il massimo). Urge una soluzione. Perché non dare seguito a quanto da lei promesso, e da noi proposto, di creare delle isole ecologiche con pass / tessera e telecamere di videosorveglianza per consentire di ‘svuotare’ l’eccesso non contenibile in modo corretto? Io sono solita dare peso alle parole e il suo impegno in questo senso lo vedo come l’ennesima promessa al vento, che magari l’amministrazione proporrà per le prossime elezioni. La Tari è aumentata, la città è sporca, i palazzi sono invasi da bidoni che costano in manutenzione molto più dell’immaginabile per movimentarli, mantenerli non del tutto indecorosi, per la derattizzazione. Concludo questa lettera nella speranza di ricevere da lei una cartolina, con la foto della prima isola ecologica vicina. Fiduciosa, ma non troppo”.
Raccolta rifiuti drammatica per i condomìni: lettera aperta di Michela Pinelli, amministratrice di condominio, a Fabrizio Volpi amministratore unico di Retiambiente
Scritto da Redazione
Cronaca
06 Agosto 2025
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