Il filo rosso si snoda da Torano, paese simbolo contro la violenza sulle donne e di genere, a Palazzo Binelli. "La violenza ci include": è il titolo della giornata di iniziative promossa dal Comitato Pro Torano nell'ambito della Giornata Internazionale contro la violenza di genere in programma lunedì 25 novembre dalle ore 15.30. La giornata, ideata dalla direttrice artistica di Torano Notte e Giorno, Emma Castè, è patrocinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, dal Comitato Pari Opportunità della Regione Toscana . "Tutto è iniziato nel 2013 con l'installazione delle scarpette rosse sulle scalinate della Chiesa di Torano in ricordo di Cristina Biagi, la donna e madre uccisa dall'ex marito a Marina di Massa. – racconta la Castè – Da quel momento Torano è diventato, spontaneamente, un luogo di pellegrinaggio per tante donne che sostengono questa battaglia di civiltà e per la vita. Il linguaggio dell'arte può essere potentissimo e quella volta lo fu davvero. RispettiAMOci è la continuità di quel momento che il Comitato Pro Torano ha voluto trasformare in un appuntamento annuale. Un filo rosso che unisce la rassegna estiva e tutte le iniziative organizzate dal paese in nome e per conto di tutte le donne".
Due i momenti che delimitano la cornice di un nuovo momento di riflessione, approfondimento e sensibilizzare sulla tragedia del femminicidio e più in generale delle violenze nei confronti delle donne: la mostra nell'atrio e nella sala conferenze di Palazzo Binelli "Sporcami l'Anima" con i volti degli uomini e delle donne del borgo di Torano "fregiati" da macchie rosso sangue o da lacrime color nero, una riedizione di un progetto firmato dalla fotografa Giulia Guadagni ed il convegno "RispettiAMOci", un progetto voluto da Emma Castè che unisce arte, cultura e sociale e che ogni anno chiama a raccolta criminologi, giornalisti, psicologi, educatori, istituzioni ed operatori. A questa edizione parteciperanno Ilaria Bonuccelli (giornalista e autrice di campagne di stampa contro la violenza, abolizione listino della vergogna per gli indennizzi vittime di stupro e femminicidio), Giovanna Bellini (neurologa e criminologa, responsabile del presidio sanitario della Casa Circondariale della Gorgona), Francesca Menconi ( responsabile di centri antiviolenza), Aldo Scavuzzo (Responsabile PUR progetto Uomini responsabili), Vincenzo Genovese ( Ufficio scolastico provinciale Territorio di Massa Carrara), Maria Mattei (ricercatrice ), Antonella Petrocchi , e l'associazione "Scritture Femminili".
