Duplice iniziativa per commemorare il "Giorno del ricordo"nel comune di Aulla: in mattinata, la deposizione della corona di alloro in Largo delle Foibe in memoria delle vittime e degli esuli giuliano-dalmati alla presenza del sindaco Roberto Valettini e dell'assessore alla cultura e vicepresidente della Provincia di Massa Carrara, Maria Grazia Tortoriello. A seguire la commemorazione solenne in Sala delle Muse. Ad introdurre, la Tortoriello, che ha portato i saluti del Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti alle autorità militari, rappresentate in sala dai comandanti della Finanza, dei Carabinieri e del Ci.ma, agli insegnanti e alunni del Liceo Classico "G. Leopardi" ed alle associazioni Avis, Anpi intercomunale, Pubblica Assistenza Croce Bianca, Proloco di Aulla e Caprigliola. "Non si sa ancora oggi il numero preciso delle vittime delle foibe, che comunque si aggira tra i cinque e i diecimila, e con l'esodo di trecentocinquantamila italiani durante e dopo la fine della II guerra mondiale – ha detto la Tortoriello -nonostante ciò, abbiamo dovuto attendere la legge n. 92 del 2004 per istituire il ricordo dei nostri connazionali fino ad allora dimenticati".."Oggi ricordiamo i crimini avvenuti nelle foibe – ha detto il sindaco Valettini - le profonde cavità carsiche in cui venivano gettati i cittadini italiani per il fatto di essere stati fascisti, ma anche per il solo fatto di essere italiani. Barbaramente trucidati, legati uno all'altro, veniva sparato un unico colpo al primo della fila sul ciglio della foiba il quale, cadendo, trascinava con sé tutti gli altri ancora vivi, condannandoli a morte orrenda. Una barbarie notevole: questa è l'esperienza che oggi andiamo a ricordare e sulla quale la storia ha calato per motivi politici un silenzio colpevole che è gravato sulle spalle dei nostri concittadini e compatrioti. Italiani strappati alle loro vite: abbiamo immagini che documentano il loro strazio, obbligati ad abbandonare le loro case, i loro figli, il lavoro, i loro ricordi. Non sono profughi come venivano erroneamente chiamati. Costretto a fuggire, il profugo può tornare alla propria terra mentre agli esuli questo ritorno è inibito. La cosa più ingiusta e insolente che oggi potremmo fare è giustificare tutti questi crimini atroci con precedenti violenze: sicuramente il fascismo si macchiò di violente efferatezze. La violenza, però, non giustifica una violenza di ritorno". Valettini ha fatto cenno anche alla recente vandalizzazione della foiba di Basovizza: "L'accaduto di questi giorni è motivo di profondo sdegno. Faccio fatica a dire la matrice politica del gesto: dico invece che sono criminali postumi. Gorizia e Nuova Gorica, inaugurate capitali europee della Cultura per il 2025: la cultura è sempre una speranza e questo dev'essere il testimone da tramandare alle generazioni future. Guardiamo al passato senza odio per meglio orientarci al futuro".Toccanti le letture a cui hanno dato voce gli studenti del Liceo che hanno concluso la commemorazione solenne proprio rinnovando il messaggio di speranza del sindaco: "Oggi che il mondo ha preso coscienza di una storia cosi tragica e crudele – hanno detto – i due popoli sono sempre più uniti, nonostante il passato violento".
Il giorno del ricordo: doppia celebrazione a Aulla
Scritto da Redazione
Aulla
10 Febbraio 2025
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