Politica
Il circolo Pd di Nazzano ringrazia l'amministrazione Arrighi e Nausicaa per l ristrutturazione del parco giochi di via Provinciale
Il Circolo del Partito Democratico di Nazzano desidera esprimere un sentito ringraziamento all'Amministrazione Comunale, a Nausicaa Spa e a tutti gli operai per il prezioso intervento…

Boicottaggio dei farmaci israeliani nelle farmacie comunali di Carrara: Arrighi firma la richiesta in nome dell'ideologia solo della sua parte politica
Qualche dubbio era già sorto da tempo, sul fatto che il sindaco di Carrara Serena Arrighi abbia sempre concepito il suo ruolo di prima cittadina solo…

Sfruttamento del settore nautico denunciato da Del Vecchio della Cgil: la solidarietà del Pd provinciale e del gruppo consiliare delPd di Carrara
Solidarietà a Nicola Del Vecchio, segretario provinciale della Cgil dal Pd Massa Carrara e dalla gruppo consiliare del Pd di…

"Sul biodigestore l'amministrazione Arrighi ha mostrato la sua incapacità di fare sintesi sui temi importanti per la città": la critica del consigliere 5 Stelle Martinelli
Un rimpallo di dichiarazioni e di posizioni non in linea sul biodigestore da parte amministrazione e partito Democratico, che è il principale sostegno dell'amministrazione Arrighi…

I dubbi del comitato Ugo Pisa sulla campagna di promozione della candidatura di Massa a capitale della cultura 2028
Il comitato Ugo Pisa contesta alcuni messaggi lanciati nella campagna a sostegno della candidatura di Massa a capitale della cultura 2028:"Che Massa voglia partecipare e concorrere…

Legambiente: sul biodigestore a Massa è necessario portare avanti il progetto
Dopo la notizia della sospensione del progetto del biodigestore al Cermec di Massa, Legambiente esprime il suo rammarico per la mancata realizzazione del progetto. “È davvero…

Il Polo P&S: il Consorzio Zia non ha bisogno delle fughe solitarie di Giani
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, è contrario alla nomina di Ezio Fornesi come commissario del Consorzio Zia fatta dal…

FdI Carrara: «Soddisfazione per il progetto sul patrimonio fotografico carrarese. Ora si valorizzino gli archivi Bessi e Michelino»
Fratelli d'Italia esprime grande soddisfazione per la partecipazione, come da nostra richiesta, e per l'approvazione del progetto presentato dal comune di Carrara nell'ambito del…

Aggressione al CPI di Massa, UIL FPL Toscana chiede un incontro ad ARTI per tutelare il personale
L'aggressione e il tentato furto ai danni di una impiegata del CPI di Massa ha determinato la richiesta di UIL FPL per un incontro con la…

Interventi urgenti in via Quercioli a Massa: l'interpellanza del consigliere Pd Stefano Alberti
Il consigliere del Pd di Massa Stefano Alberti ha preparato un’interpellanza di Via Quercioli, che attraversa una zona popolosa della omonima frazione e che presenta alcuni…

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“Le biblioteche non sono un mondo magico sono un vero e proprio fallimento, un’illusione”. Lo afferma il consigliere comunale della lista Ferri Filippo Mirabella che spiega: “L’assessore alla cultura Gea Dazzi – fedelissima del sindaco Arrighi e figura di spicco di un Partito Democratico ormai in evidente affanno politico e culturale – oggi sulla stampa tenta di spacciare per successo quello che è in realtà l'e'nnesimo segnale del fallimento dell’amministrazione. Si parla di “riorganizzazione” e “ampliamento dei servizi” per la biblioteca di Marina, ma si tratta solo di un maquillage amministrativo per nascondere un problema strutturale che il PD governa da anni senza alcuna strategia. Non c’è personale sufficiente, non c’è visione, non c’è investimento vero. Si gioca a spostare le pedine, come se i cittadini non se ne accorgessero. Il caso della biblioteca di Carrara è emblematico: un edificio vasto, potenzialmente ricco di opportunità, che resta però intrappolato nella logica del minimo sindacale, con servizi offerti a macchia di leopardo, eventi sporadici, e una gestione più preoccupata di difendere le apparenze che di garantire un accesso reale e moderno alla cultura. Eppure, dalla Dazzi – che pare dare voce passivamente ad una linea imposta dall’alto – arriva solo un entusiasmo fuori luogo, figlio di un PD incapace di leggere la realtà e pronto a celebrare la mediocrità come fosse progresso. Sulle sedi periferiche, poi, il quadro è desolante. A Marina, dopo l’esternalizzazione voluta proprio da questa amministrazione per “migliorare i servizi”, ci si ritrova con una biblioteca ridotta al minimo, buona solo per il prestito locale. Niente rete interbibliotecaria, niente supporto alla ricerca, niente reale supporto agli utenti. Ad Avenza, in una zona della città sistematicamente ignorata dalla giunta Arrighi, si lascia marcire una biblioteca inserita in un contesto degradato, senza nemmeno il tentativo di rilanciarla come presidio civico e culturale. Altro che “riorganizzazione”: qui siamo di fronte a un vero e proprio smantellamento silenzioso della cultura pubblica, uno dei pilastri di qualsiasi città che voglia definirsi civile. In molte realtà italiane, le biblioteche sono spazi di rigenerazione urbana, luoghi vivi, hub culturali e sociali. A Carrara, invece, sotto la guida del PD e di un’assessore Dazzi che ha rinunciato da tempo a qualunque idea di progettualità, ci accontentiamo di sale lettura aperte a singhiozzo e servizi tagliati. L’impressione è chiara: questa amministrazione non crede nella cultura, la tollera a fatica, la considera un costo da minimizzare. E il Partito Democratico, pur di difendere le proprie poltrone e posizioni, continua a svendere anche l’essenziale. La rete bibliotecaria è una infrastruttura strategica per il benessere di una comunità. Qui la si sta abbandonando lentamente, ma inesorabilmente. E noi non ci voltiamo dall’altra parte.
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Il Circolo del Partito Democratico di Nazzano desidera esprimere un sentito ringraziamento all'Amministrazione Comunale, a Nausicaa Spa e a tutti gli operai per il prezioso intervento di riqualificazione del parco giochi di via provinciale Carrara-Avenza, uno spazio che potrà tornare così a essere pienamente vissuto da tutta la cittadinanza.
Questo luogo ha rappresentato per generazioni di "nazzanesi", e non solo, un punto di incontro e socialità. In molti conservano ricordi legati a questo parco, momenti di spensieratezza e di condivisione che fanno parte della memoria collettiva del quartiere.Oggi, vederlo rinnovato e pronto ad accogliere nuove generazioni deve essere motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutti.La riqualificazione del parco non è solo un intervento estetico o strutturale: è un investimento per il benessere e la coesione della nostra collettività.È uno spazio in cui i più piccoli possono crescere giocando insieme e dove chiunque può dedicarsi all'attività fisica o semplicemente trascorrere del tempo all'aria aperta.Il Circolo PD di Nazzano continuerà a sostenere con convinzione tutte le iniziative che migliorano la qualità della vita nel nostro territorio, promuovendo luoghi di incontro, condivisione e partecipazione per tutti.
Crediamo che la cura dei beni comuni e la buona amministrazione siano i pilastri di una comunità viva, solidale e capace di guardare al futuro con fiducia.
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Qualche dubbio era già sorto da tempo, sul fatto che il sindaco di Carrara Serena Arrighi abbia sempre concepito il suo ruolo di prima cittadina solo in relazione alla comunità dem che l'ha votata e non considerando tutti i cittadini di Carrara, compresi quelli che hanno idee politiche diverse dalle sue. Certe scelte, estremamente divisive - come l'installazione del monumento a Che Gue Vara (peraltro opera di oggettiva bruttezza) - accompagnate da parole celebrative tipo “Noi sappiamo di stare dalla parte giusta della storia", parlavano esplicitamente di una visione del mondo diviso in due parti, una delle quali già stabilita come sbagliata, perché diversa dalla propria convinzione. Nel caso specifico, visto il simbolo per cui quelle parole sono state spese, cioè un personaggio dalle infinite ombre oscure su cui, chi ha un ruolo pubblico, farebbe sempre meglio a tenersi per sè le proprie opinioni, quelle parole avevano fatto intravedere che quando il sindaco Arrighi parla di cittadini, pensa solo ai votanti del Pd e della sua lista, non certo alla totalità dei carrarini. E, forse, è il caso di ricordare alla Arrighi, che la sua vittoria nella corsa a sindaco è arrivata con un po' meno del 30 per cento dei voti, dati da meno della metà degli aventi diritto, visto che nel 2022 l'affluenza alle urne fu solo del 49 per cento, in vertiginoso calo rispetto alle ultime due tornate precedenti. Il 30 per cento di un mezzo è una percentuale molto lontana dalla maggioranza dei cittadini di Carrara e, se è giustamente bastata per darle la vittoria, avrebbe dovuto, comunque, essere considerata con maggior rispetto. Quel rispetto da portare ai tantissimi che non l’hanno votata e che hanno idee politiche diverse dalle sue, ma sui quali sta ugualmente governando, perché non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B – ed è quasi comico doverlo ricordare a esponenti della sinistra. Altri dubbi, poi, sono caduti nel momento in cui Arrighi ha appeso con orgoglio sulla casa comunale di tutti i carrarini la bandiera della Palestina, facendolo passare come un gesto di pace, sebbene con esso abbia mostrato poca cura della comunità ebraica locale, mostrando anche di ignorare che imporre agli altri un proprio pensiero politico in virtù della propria posizione di potere è ugualmente un atto di violenza. Oggi, è arrivata la chiusura del cerchio, se mai qualcuno a Carrara non avesse ancora ben chiaro di avere un sindaco che agisce riferendosi a una sola parte politica. Arrighi ha suggerito a tutte le farmacie comunali di non vendere più medicinali prodotti da Israele. Se Che Gue Vara e la bandiera della Palestina potevano essere lasciati andare come pessime cadute di stile della ‘sindaca del Pd’, questa scelta, che non è solo ideologica, ma che ha a che fare con la salute dei cittadini - di cui, peraltro il sindaco di un comune è direttamente responsabile - è da interpretare come una preoccupante dichiarazione di indifferenza nei confronti dei cittadini tutti che, grazie a scelte ideologie del sindaco, da oggi si vedranno proporre farmaci diversi da quelli che sono abituati proficuamente ad usare o che dovranno chiedere ai loro medici di famiglia di indicare espressamente la marca del farmaco per essere sicuri di ottenere le medicine di cui hanno bisogno. Oppure di evitare di servirsi delle farmacie di Nausicaa. E bypassiamo il fatto che è stato dato per scontato che tutti i farmacisti dipendenti di Nausicaa condividano l’ideologia del sindaco Arrighi e che si avvalgano di questa e non della loro personale competenza nel suggerire un farmaco a un cliente. Arrighi ha firmato oggi la richiesta di boicottaggio dei prodotti farmaceutici israeliani rivolta alle farmacie comunali, accompagnandola con queste motivazioni: “Alla luce del ripetersi di episodi gravissimi, determinati da scelte delle autorità israeliane a Gaza secondo una logica di controllo coercitivo del territorio e repressione della popolazione palestinese in aperta violazione dei principi del diritto internazionale umanitario, questa amministrazione vuole sostenere, per quanto possibile, le richieste che in questi mesi si sono sollevate da parte di rappresentanti della società civile, associazioni e cittadini che hanno dato avvio ad azioni di mobilitazione civile per segnalare quanto sta accadendo in Palestina Con questa richiesta formale la sindaca e l'amministrazione carrarese vogliono dare voce agli atti formali e alle richieste provenienti dal territorio tra cui, non ultima, la petizione con oltre 300 firme consegnata da Sinistra Italiana - Alleanza Verdi sinistra alla prima cittadina nella quale si invitava al boicottaggio dei prodotti israeliani. Quello che chiediamo alle farmacie di Nausicaa è di smettere di proporre farmaci generici Teva quando non ci sia una specifica indicazione da parte del medico. Vogliamo con questo provvedimento lanciare un segnale e vogliamo tenere alta l'attenzione su quanto sta accadendo in Palestina. Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria rispetto alla quale non è possibile rimanere immobili e in silenzio. In questi mesi abbiamo visto come, in tutta Italia ma anche qui nella nostra provincia, migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere la fine dei massacri a Gaza mentre il consiglio regionale della Toscana e il nostro consiglio comunale hanno votato delle mozioni di ferma condanna. Come amministrazione con questo atto diamo ulteriore voce alle richieste del territorio e, soprattutto, diciamo una volta di più in maniera chiara da che parte stiamo: quella dei deboli e degli oppressi".
Così, solo per inciso, è necessario ricordare che la principale casa farmaceutica israeliana che importa farmaci in Italia è la Teva. Si tratta del più grande produttore di farmaci equivalenti al mondo, con un portfolio di oltre 1800 molecole che coprono quasi tutte le aree terapeutiche, specializzata nei farmaci per i disturbi del sistema nervoso centrale (come la sclerosi multipla), in farmaci oncologici, nelle terapie per le malattie neurovegetative e nella terapia del dolore. Se avrete bisogno di farmaci Teva dovete dire al medico che lo scriva nella ricetta, altrimenti gli addetti delle farmacie di Nausicaa vi daranno altre marche di medicine. Ed è vero che contano i principi attivi, ma ci sono molti casi di eccipienti che rendono, per alcuni, inutilizzabile o fastidioso il farmaco di una determinata marca.
Infine, un’inevitabile conclusione: sembra evidente che il risultato delle elezioni regionali toscane, che a Carrara, ha visto il primato del centrodestra, abbia destabilizzato molti di quelli che si proclamano “dalla parte giusta della storia” e democratici e aperti ad accogliere ogni diversità, senza accorgersi che le due affermazioni si annullano a vicenda. La paura che tra un anno e mezzo, quando i carrarini dovranno scegliere di nuovo chi mettere alla guida della città, potrebbero ritrovarsi un sindaco “della parte sbagliata della storia” è decisamente molto grande, come sembrano confermare i recenti ripetuti attacchi al governo fatti dal sindaco Arrighi e l’odierna, anche un po’ fuori tempo, rappresaglia contro Israele che suggerisce l’idea di un tentativo di soffiare ancora sul vento – già assai discutibile e comunque sopito – dei propal-daimontialmare in cerca di estremi, burrascosi consensi.
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Solidarietà a Nicola Del Vecchio, segretario provinciale della Cgil dal Pd Massa Carrara e dalla gruppo consiliare del Pd di Carrara per la denuncia di sfruttamento dei lavoratori nel settore nautico. Ecco il messaggio del Pd Massa Carrara: "Il Partito Democratico di Massa-Carrara condivide e sostiene la documentata denuncia presentata dalla CGIL alla Guardia di Finanza in merito alle inique e degradanti condizioni di lavoro riscontrate in alcune aziende del settore della nautica presenti nella nostra zona industriale.Parliamo di aziende che operano in un comparto in costante crescita, con fatturati e utili milionari, ma che sempre più spesso affidano parte delle proprie produzioni a soggetti che impiegano lavoratori sottopagati, sfruttati e costretti ad operare in condizioni di scarsa o totale assenza di sicurezza.Lavoratori intrappolati in dinamiche e logiche tipiche del caporalato, fino al recupero forzoso di parte del salario da parte del datore di lavoro.Una realtà che coinvolge centinaia di persone nel nostro territorio, non in un remoto angolo del mondo o nei campi del sud Italia, ma accanto a noi, nella nostra zona industriale.Donne e uomini sfruttati e umiliati che sono, troppo spesso, i nostri vicini di casa.Questa situazione è assolutamente incompatibile con la nostra idea di sviluppo e di lavoro, ma anche con la nostra visione di accoglienza verso chi, migrante, arriva nel nostro Paese per costruire un futuro dignitoso per sé e per la propria famiglia. Eppure, proprio questi lavori precari e sottopagati finiscono nelle statistiche che il Governo e la Presidente del Consiglio utilizzano per vantare un presunto aumento dell'occupazione.Un'occupazione che cresce solo nei numeri, mentre crescono i poveri, come confermano gli indicatori ufficiali e l'ultimo rapporto Caritas.Un Governo che finge di non vedere e di non sapere, come dimostra anche l'ultima manovra finanziaria.Il Partito Democratico di Massa-Carrara ribadisce la necessità di maggiori risorse, strumenti e controlli per contrastare situazioni di palese illegalità e sfruttamento.E torna a chiedere con forza l'introduzione di un salario minimo legale, applicabile a tutte le tipologie di lavoro: una proposta che il PD ha già depositato più volte in Parlamento, ma che la maggioranza di Governo ha sempre respinto".
Così il gruppo consiliare del Pd di Carrara: "Abbiamo letto con preoccupazione l'intervista del Segretario della Cgil Nicola Del Vecchio, ripresa in una nota della Curia di Massa-Carrara, che descrive attraverso molte segnalazioni pervenute un quadro della filiera della nautica locale che presenta forti degenerazioni e storture. Ci indigna il ricorso a pratiche di caporalato ed elusione così evolute e diffuse, ma soprattutto ci preoccupa che un settore che vede il nostro pieno impegno e appoggio e pure significativi disagi per la nostra popolazione, come l'impegno per il travel-lift, l'inevitabile ritardo nei lavori del water-front, i disagi dovuti a gestione dei parcheggi e del mobility management che rendono invivibili intere aree della nostra città, si caratterizzi per una ricerca del profitto ad ogni costo, anziché per creare corrette ed importanti ricadute sul territorio. Siamo accanto alla Cgil in questa battaglia e crediamo serva una gestione responsabile della filiera della nautica, come già la moda in altre parti della toscana ha iniziato ad attivare, che eviti scellerate pratiche di caporalato e sfruttamento dei più deboli e crei le condizioni per un mercato che generi lavoro di maggiore qualità e ricadute più significative sul territorio. Apprezziamo l'interrogazione del deputato PD Arturo Scotto e nei prossimi giorni presenteremo una mozione che riassume ed esplicita la nostra posizione".
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Un rimpallo di dichiarazioni e di posizioni non in linea sul biodigestore da parte amministrazione e partito Democratico, che è il principale sostegno dell'amministrazione Arrighi di Carrara: a mettere in evidenza le incongruenze è il consigliere comunale Matteo Martinelli dei 5 Stelle che spiega: "Ancora una volta siamo di fronte ad un giro di prese posizioni contrastanti tra sindaco, assessore Orlandi e Partito Democratico, questa volta sul tema del biodigestore. E' evidente l'incapacità dell'amministrazione e del principale partito di maggioranza di fare sintesi, neppure su temi tanto importanti per la città. Una crisi politica di questa portata dovrebbe essere risolta con prese di posizioni serie. Due settimana fa, infatti, l'assessore Orlandi annunciava in pompa magna l'entrata anche di Cermec nella megasocietà denominata Reti Ambiente, che gestirà il servizio di raccolta e smistamento dei rifiuti sul territorio e nelle province di Lucca, Pisa e Livorno. Solo qualche giorno dopo, il sindaco ha smorzato l'imprudente entusiasmo del suo assessore, lamentando il rischio di perdere 26,5 milioni di euro di investimento per un moderno biodigestore e incolpando Reti Ambiente. Il sindaco Arrighi, inoltre, ha lanciato in modo estemporaneo la richiesta di realizzare un altro impianto, ma senza specificare di quale tipologia. La situazione attuale dell'impianto, ormai vetusto, di Cermec è disastrosa in quanto, oltre ad odori nauseabondi, è soggetto a guasti continui. L'assessore Orlandi, a seguito delle nostre critiche, si è giustificato in modo puerile attribuendo la perdita dell'investimento al mancato accesso al finanziamento tramite il PNRR. Tale affermazione appare inverosimile, dato che da oltre tre anni il mancato finanziamento con PNRR è noto a tutti. Nonostante questo, comunque il biodigestore è rimasto tra gli strumenti di pianificazione di Reti Ambiente. Del resto, il piano economico finanziario ne garantiva la sostenibilità a prescindere dal PNRR e il primo progetto del nuovo impianto era stato pensato prima che si ventilasse la possibilità di accedere a quei fondi. La nostra posizione è stata poi confortata, non solo dall'intervento di tutte e tre le sigle sindacali confederali, CGIL CSIL e UIL, ma incredibilmente condivisa su tutta la linea anche dall'intervento del PD. I DEM ora insistono sulla necessità di portare avanti il progetto di realizzazione del biodigestore e mettono anche loro nero su bianco l'irrilevanza del mancato finanziamento con PNRR. Insomma, il PD in un colpo solo ha quindi sbugiardato in modo categorico l'assessore Orlandi e la sua difesa da parte della lista civica che lo sostiene, ma, soprattutto, ha corretto la grossolana posizione del sindaco. Sarebbe arrivato il momento che i DEM si rendessero conto degli evidenti danni provocati da una gestione approssimativa e dilettantistica di questioni fondamentali per la città che rischiano di segnarne il destino per decenni. A questo punto, di fronte a confusione e pasticci vari, appare ineludibile portare la questione sul tavolo regionale. E' necessario fare chiarezza, quella che questa amministrazione proprio non riesce a dare e lavorare per garantire servizi di qualità a costi ragionevoli, assicurando continuità aziendale e lavorativa in Cermec, evitando soluzioni improvvisate e fortemente impattanti sull'ambiente".
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Il comitato Ugo Pisa contesta alcuni messaggi lanciati nella campagna a sostegno della candidatura di Massa a capitale della cultura 2028:"Che Massa voglia partecipare e concorrere per diventare Capitale Italiana della Cultura 2028 non è certo una scelta sindacabile. Ognuno può ritenere questa decisione più o meno opportuna, ma resta una prerogativa dell'amministrazione comunale, qualora ritenga di avere le carte in regola per presentare la candidatura. Quello che invece non possiamo accettare è che, per sostenere o giustificare un'eventuale vittoria, vengano utilizzati argomenti mistificatori o rappresentazioni distorte della realtà.Un esempio evidente riguarda le Alpi Apuane, celebrate nella campagna culturale come "patrimonio di grande valore paesaggistico e ambientale, ricche di biodiversità e di eredità naturale".Eppure lo stesso Consiglio comunale si è recentemente espresso a favore della riapertura di alcune cave, che contribuiranno alla distruzione di tale patrimonio: una contraddizione che smentisce nei fatti le parole pronunciate nei programmi e nei dossier ufficiali. Ma l'aspetto più grave riguarda la presentazione del progetto relativo all'ex Colonia Ugo Pisa, descritto nei documenti ufficiali come un "nuovo polo culturale e inclusivo di alto valore culturale, sociale, ambientale e olistico" (PNRR). Definire "culturale" ciò che è avvenuto in quell'area è una vera e propria alterazione del senso delle parole. Lì, dove sorgeva un edificio storico, custode di memoria e identità per la nostra comunità, si è proceduto alla demolizione e alla successiva costruzione di box prefabbricati privi di qualsiasi valore storico o simbolico. Una pineta è stata abbattuta per far posto a nuovi alberelli – della cui sorte nulla sappiamo – e a campi sportivi di padel, tennis, beach volley e basket, come se questa fosse una priorità culturale per la città. Candidarsi a Capitale della Cultura è legittimo. Ma non si può far passare per "recupero culturale" ciò che rappresenta una perdita di memoria, di paesaggio e di identità. La vera cultura non si costruisce cancellando la storia, ma valorizzandola".
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Dopo la notizia della sospensione del progetto del biodigestore al Cermec di Massa, Legambiente esprime il suo rammarico per la mancata realizzazione del progetto. “È davvero contrario alla nostra concezione di ambientalismo gioire per un progetto di economia circolare che fallisce sul territorio. O per meglio dire: che sparisce, repentinamente, senza che vengano presentati elementi certi su cui si baserebbe questa necessità impellente di rivalutazione” - dichiarano Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, Maria Paola Antonioli, presidente del Circolo Legambiente di Carrara e Francesco Rossi, presidente del Circolo Legambiente Massa e Montignoso. “A meno che la vera ragione sia un’altra: non la convenienza economica, non l’efficienza del sistema, bensì la necessità di assecondare un modello per noi non virtuoso di gestione dei rifiuti a livello regionale, che vede nel polo di Peccioli (discarica, tmb, oggi un biodigestore e domani, probabilmente, l’ossicombustore senza fiamma) il vero dominus della situazione, che fa gravare sull’alta Valdera sempre maggiori flussi di rifiuti.”
Il modello di prossimità che il Piano Regionale dell’Economia Circolare voleva affermare, fondato su impianti diffusi e responsabilizzanti sul territorio, continua a essere modello di riferimento di Legambiente. Tutte le articolazioni associative di Legambiente, a partire dai circoli locali, passando per il regionale, fino alla Direzione Nazionale, continueranno a impegnarsi per portare avanti questo modello, in provincia di Massa, in Toscana come nel resto il Paese. “Rifiuti Zero, Impianti Mille”: questa è sempre stata e resta la posizione di Legambiente per far crescere davvero i processi di economia circolare e garantire il massimo recupero di risorse dai rifiuti urbani. Questa è la filosofia alla quale si è ispirato anche il recente “Piano dell’Economia Circolare” approvato dalla Regione Toscana nel gennaio 2025.
“Sulla base di questo approccio, coerente col nostro ambientalismo scientifico, abbiamo apprezzato e sostenuto i progetti di realizzazione di impianti integrati per il trattamento della frazione organica differenziata, che unissero le sezioni anaerobiche per il recupero di biometano e anidride carbonica e quelle aerobiche per produrre compost di qualità. Lo abbiamo fatto anche per il progetto di trasformazione dello stabilimento Cermec a Massa-Carrara in un impianto integrato avanzato, in una zona industriale idonea, con una viabilità che non interseca centri storici o densamente abitati,” concludono Ferruzza, Antonioli e Rossi. “Un’area certo sulla quale ancora restano dei progetti di bonifica da completare (per quanto riguarda lo specifico di Cermec) o ancora largamente inattuati, la maggior parte delle restanti aree SIR e SIN: su questo le denunce di Legambiente sono da sempre ben documentate.”
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Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, è contrario alla nomina di Ezio Fornesi come commissario del Consorzio Zia fatta dal Presidente Giani. Una nomina provvisoria non è quello che serve a un consorzio pubblico che continua a perseguire logiche di svendita del proprio patrimonio. Invece serve sviluppare appieno il proprio ruolo puntando a insediare una nuova manifattura, in aree di proprietà pubblica, che guardi alla transizione ecologica. La scelta di Fornesi poi è sbagliata proprio per i suoi trascorsi in “Massa Servizi” che è stata un buco nero della politica massese. Il Presidente Giani sembra già ostaggio dell’ala riformista della sua maggioranza o forse pensa che la sua rielezione gli permetta di avere campo libero nelle nomine. Oggi le reali esigenze del Consorzio Zia non sono quelle di recuperare soggetti provenienti dalla “Prima Repubblica”, bensì dare prospettive ad aziende innovative dentro aree industriali pubbliche. Occorre guardare al futuro per disegnare un nuovo ruolo dei Consorzi industriali della Toscana, puntare non sulle zone logistiche semplificate ma sulla transizione ecologica, mantenere una dura posizione contro le varianti commerciali come quella Sogegross e tutte le altre in arrivo. Il distretto tecnologico del marmo non ha alcun senso considerando l’impatto devastante dell’estrazione mineraria sulle Alpi Apuane, soprattutto alla luce delle speculazioni immobiliari dei concessionari di cave di Carrara nei vari piani di recupero avallati dall’amministrazione comunale massese. Se proprio hanno questo bisogno di sviluppo tecnologico crediamo che dovrebbero farselo nelle aree industriali di loro proprietà invece di chiedere e ottenere varianti commerciali dal nostro comune. Infine crediamo sia necessaria una sinergia fra il Consorzio Zia e il Consorzio di sviluppo industriale della Piana fiorentina che passi, per l’appunto, dal ruolo della Regione Toscana e dei vari comuni soci. Le avventure solitarie e spericolate del Presidente Giani non sono quelle di cui ha bisogno la manifattura toscana e il mondo del lavoro a Massa Carrara.
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Fratelli d'Italia esprime grande soddisfazione per la partecipazione, come da nostra richiesta, e per l'approvazione del progetto presentato dal comune di Carrara nell'ambito del bando nazionale Strategia Fotografia 2025 del Ministero della Cultura. «È un importante riconoscimento per la nostra città e per la sua grande tradizione fotografica – dichiara il capogruppo comunale Massimiliano Manuel – Lo scorso giugno grazie all'onorevole Alessandro Amorese avevamo sollecitato l'amministrazione a partecipare al bando, convinti che la fotografia potesse rappresentare un asse strategico per la valorizzazione del patrimonio culturale e identitario di Carrara. Oggi vediamo concretizzarsi quella visione». FdI sottolinea come il governo guidato da Giorgia Meloni si dimostri ancora una volta attento alla cultura e ai territori: «Con Strategia Fotografia 2025, il Ministero investe tre milioni di euro per sostenere artisti, istituzioni e musei, promuovendo la fotografia contemporanea italiana. È un segnale di grande attenzione e una concreta opportunità per rafforzare il legame tra arte e comunità», affermano Amorese e Manuel. Il progetto approvato per Carrara, intitolato "Redemption of Nature" e firmato dal fotografo Stefano Cerio, sarà realizzato per il mudaC museo delle arti contemporanee. «Confidiamo che, dopo questo risultato, il comune proceda, come annunciato, con i prossimi bandi per l'acquisizione degli archivi Bessi e Michelino. Si tratta di un atto dovuto verso due grandi maestri carraresi e un'occasione straordinaria per valorizzare definitivamente una parte preziosa della nostra storia culturale e identitaria».
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L'aggressione e il tentato furto ai danni di una impiegata del CPI di Massa ha determinato la richiesta di UIL FPL per un incontro con la direzionr di ARTI: "A seguito del grave episodio che ieri, 10 novembre, presso il CPI di Massa ha visto coinvolta una nostra collega, vittima di tentato furto ed aggressione, la UIL FPL Toscana chiede formalmente un incontro alla Direzione di ARTI.Ci pare, infatti, opportuno confrontarsi senza intento polemico alcuno e con il più ampio spirito collaborativo al fine di individuare insieme misure preventive ed efficaci a tutela della sicurezza di tutto il personale di ARTI".
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