Politica
No alle strumentalizzazioni e alla propaganda della Lega sul campo rom: gli assessori di Carrara Lorenzini e Crudeli replicano alla Lega
L'amministrazione comunale interviene con fermezza per condannare l'atteggiamento della Lega, che ha esultato pubblicamente per l'intervento delle ruspe nell'area del campo nomadi sul territorio comunale, riducendo una vicenda…

Il Lavello tornerà nella legalità: firmata l'ordinanza di demolizione delle costruzioni abusive: l'annuncio della Lega Massa Carrara
E' Andrea Tosi consigliere comunale a Carrara della Lega ad annunciare la risoluzione della situazione ddel Lavello: "Dopo decenni di complici silenzi e immobilismo, al Lavello arriva un…

Niente aria condizionata e il saggio di ginnastica al Garibaldi diventa una sauna collettiva: la critica del consigliere Bernardi
Si è trasformato in una sauna collettiva, il saggio ginnico della scuola Soul Fusion, che si è tenuto alcune sere fa al teatro cinema Garibaldi di Carrara al…

Risposte sulla chiusura di Cava Fornace e sulle modalità di chiusura: le chiede alla Regione il consigliere Baldini
"Su Cava Fornace intendo vederci chiaro e per questo motivo presenterò interrogazione urgente all'Assessore all'Ambiente Monia Monni per sapere quando la Regione Toscana intenda provvedere alla chiusura del…

Occasione perduta dal comune di Carrara per acquisire gli archivi fotografici storici della città: la consigliera Mattei ricorda il valore di tale materiale
Il bando nazionale Strategia Fotografia promosso dal ministero della Cultura era stato proposto al comune di Carrara dal consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel all’inizio di maggio, che…

"Non temo le querele: serviranno a chiarire": Benedetti replica alla risposta del presidente di Asmiu Sabrina Borghetti sui suoi sospetti di conflitto di interessi
Si dichiara stupito, Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova, dalla risposta data ad alcuni giornali dalla presidente di Asmiu Sabrina Borghetti in relazione al possibile conflitto di…

L'istituto Barsanti di Massa lancia una mozione e una raccolta firme per Gaza
Il collegio docenti dell’istituto Barsanti di Massa, nella seduta del 17 giugno il Collegio dei Docenti dell’IIS “E. Barsanti” di Massa ha deliberato ad ampia maggioranza la sottoscrizione…

Il business dell'alluminio nella raccolta dei rifiuti: l'analisi del consigliere Mirabella
La variazione recente nella raccolta dei rifiuti a Carrara che ha visto il cambio nel conferimento dell'alluminio da unire, adesso alla plastica ha suscitato un'analisi da parte del…

Sospetto conflitto di interessi: Benedetti segnala Asmiu per il caso Borghetti
L’aveva annunciato alcuni giorni fa e ha dato seguito alle sue parole: Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova ha segnalato alla Procura della Repubblica, ad A.N.A.C. Autorità…

Ambulatori medici solo a Carrara, Avenza e Marina: il consigliere Pd Nicola Marchetti annuncia una mozione in consiglio comunale per riaprire anche quelli delle zone non periferiche
Il consigliere comunale PD Nicola Marchetti segnala, allarmato, un trend che sta creando problemi e apprensione in molti concittadini, soprattutto a quelli più fragili.“Nelle ultime settimane - dichiara…

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L'amministrazione comunale interviene con fermezza per condannare l'atteggiamento della Lega, che ha esultato pubblicamente per l'intervento delle ruspe nell'area del campo nomadi sul territorio comunale, riducendo una vicenda complessa e delicata a mera propaganda politica. "Siamo sconcertati – dichiara l'assessore Moreno Lorenzini – di fronte al fatto che un partito politico esulti per le ruspe della legalità, quando il problema del campo nomadi è innanzitutto sociale, e solo in ultima istanza urbanistico. Il nodo cruciale è sempre stato quello dell'integrazione, del rispetto delle regole e della vivibilità dell'area, non certo quello edilizio tout court."
L'amministrazione evidenzia come, per la prima volta in cinquant'anni, si stia affrontando con serietà e responsabilità una questione trascurata da tutti. "Siamo partiti da un'urgenza reale – prosegue Lorenzini – ovvero il rischio igienico-sanitario derivante dall'accumulo di rifiuti, che è in fase di risoluzione grazie a un intervento del comune di Carrara, a proprie spese."In parallelo, è stato avviato un piano di sorveglianza dell'area, che prevede anche la separazione degli accessi per evitare nuovi accumuli. Sul fronte ambientale, è stato coinvolto il Consorzio di bonifica per la pulizia del vicino corso d'acqua, in sinergia con l'Ufficio Ambiente, Nausicaa e Retiambiente Carrara srl, con l'obiettivo di rimuovere i rifiuti presenti nella vegetazione."L'ordinanza – sottolinea Lorenzini – è stata emessa per dare seguito a un percorso concreto e responsabile. Ma questo non deve trasformarsi in un'occasione per fare propaganda spicciola: stiamo parlando di persone, di famiglie, di una comunità dove vivono anche minori. Serve attenzione, non cinismo."
Sulla stessa linea l'assessora Roberta Crudeli, che respinge al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione: "Abbiamo agito in modo trasparente, coinvolgendo i residenti e i loro legali, spiegando con chiarezza cosa fare per regolarizzare la propria posizione. Alcuni hanno già iniziato a demolire spontaneamente le proprie strutture. L'ordinanza è solo il punto di arrivo di un percorso già noto agli interessati, e non certo merito della Lega, che oggi tenta di cavalcare l'onda senza aver fatto nulla.Chi oggi rivendica meriti non suoi dovrebbe piuttosto intercedere col governo per ottenere risorse da destinare alla gestione dei casi sociali complessi. Noi parliamo di legalità, ma anche di umanità. La Lega si limiti a fare lo stesso, se ne è capace."
L'amministrazione ribadisce che l'obiettivo resta quello di una gestione civile e inclusiva del territorio, in cui legalità e dignità delle persone vadano di pari passo, senza cedere alla logica della propaganda elettorale.
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Si è trasformato in una sauna collettiva, il saggio ginnico della scuola Soul Fusion, che si è tenuto alcune sere fa al teatro cinema Garibaldi di Carrara al quale hanno partecipato bambini dai tre anni e mezzo in su. All’origine del problema l'aria condizionata spenta nella sala, ragione che ha spinto il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi a definire l’episodio svilente e prova della cronica capacità amministrativa che, da anni, affligge. “Lo spettacolo – ha detto Bernardi - ha avuto luogo in una sala rovente, priva di condizionamento, trasformata in una vera e propria sauna. I piccoli artisti, già emozionati per l’esibizione, sono stati costretti a danzare madidi di sudore, con i visi bagnati, i capelli incollati e i corpi accaldati. Non è mancato lo sconcerto dei genitori, stipati in platea, anche loro colpiti da un caldo insopportabile, e costretti a rimanere seduti in condizioni francamente irrispettose e disumane. Una situazione inaccettabile, non solo perché evitabile — bastava attivare il condizionamento, come logica e buon senso vorrebbero — ma perché aggravata dal fatto che i biglietti d’ingresso sono stati incassati dal comune, che ha chiesto ai cittadini di pagare per uno spettacolo organizzato da privati, in condizioni da terzo mondo”. Bernardi ha parlato di incuria e sciatteria amministrativa e di mancanza di sensibilità verso a cultura e i cittadini e ha ribadito quella che , per lui è una mancanza di visione, di programmazione e di investimenti degni di una città che un tempo si considerava capitale della scultura. “Gli unici eventi culturali degni di nota sono quelli organizzati da realtà private, associazioni, scuole, gruppi che ci mettono passione e impegno – ha aggiungo Bernardi rimarcando la scarsa vicinanza dell’amministrazione ai cittadini come nel caso della sala soffocante del Garibaldi durante un saggio privato. “La verità – ha concluso Bernardi - è che quando il pubblico abdica, non resta che il vuoto, o peggio, l’ostacolo burocratico e l’inefficienza strutturale.A Carrara si rischia il collasso, ma non solo per il caldo. Per assenza totale di politica culturale e di responsabilità”.
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"Su Cava Fornace intendo vederci chiaro e per questo motivo presenterò interrogazione urgente all'Assessore all'Ambiente Monia Monni per sapere quando la Regione Toscana intenda provvedere alla chiusura del sito, insistendo altresì affinché sia fissato un percorso preciso ed una data definita.Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega. Già non mi era piaciuto l'allungamento dei tempi e le proroghe acconsentite, ma ora, in un quadro dove lo stallo continua a persistere senza che vi sia chiarezza, noto un clima di "detto e non detto" che non vorrei preludesse ad ulteriori sorprese, tanto più che, ingiustamente, si mettono sullo stesso piano i temi dell'inquinamento ambientale con le questioni che attengono ai soldi - insiste l'esponente del partito di Matteo Salvini. Non vorrei che qualcuno pensasse di usare la leva del ricatto economico e magari lo spauracchio del fallimento per provare a far cambiare opinione a chi è chiamato a decidere.La Regione Toscana deve definire una volta per tutte questa situazione che non è tollerabile oltre ad aver già determinato troppe criticità all'intero comprensorio - conclude Baldini
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Il bando nazionale Strategia Fotografia promosso dal ministero della Cultura era stato proposto al comune di Carrara dal consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel all’inizio di maggio, che aveva sottolineato la circostanza della presenza nel comune di Carrara di due grandi archivi fotografici storici, Archivio Bessi e Archivio Michelino, che avrebbero potuto essere acquisiti dal comune grazie al bando in questione. Tuttavia l’amministrazione non ha aderito al bando e in risposta a questa scelta la consigliera Maria Mattei ha fatto un’interpellanza nel corso del consiglio comunale del 23 giugno:Esprimo profondo rammarico per l’occasione persa dal comune di Carrara di partecipare al bando per l’acquisizione degli archivi fotografici cittadini. Esprimo anche il mio stupore per le possibilità di quel bando, proprio in questo momento in cui noi abbiamo in corso al Carmi una mostra sull’archivio Alinari, il più grande in Italia, basata su riproduzioni e non su foto originali. L’opportunità offerta dal bando era importante perché questa città ha due grandi archivi fotografici: l’archivio Bessi e l’archivio Michelino. Archivi che potrebbero, con i fondi necessari, essere acquisiti dal comune. Il loro valore è incredibile, non solo per i materiali che mettono a disposizione, ma perché entrambi narrano la storia sociale di questa città, la storia del lavoro, la storia dell’arte di Carrara, ma il loro valore è dato anche dal modo ammirevole in cui le famiglie proprietarie degli archivi li stanno preservando, cercando di impedire il loro smembramento e di renderli il più possibile accessibili agli studiosi. Anche l’archivio Alinari era un archivio privato che fu acquisito dalla Regione Toscana con un ingente finanziamento pubblico. Gli archivi Bessi e Michelino sono gli Alinari di Carrara per questo è importante che l’amministrazione possa pensare a partecipare a un bando di questo tipo. Bessi, ad esempio, venne definito l’artista che guarda l’artista perché le fotografie di Bessi che riprendono Henry Moore in un lungo periodo della sua vita, sono molto di più di un documento storico e sono esse stesse arte e parlare di Henry Moore a Carrara significa pensare a un collegamento con L’Inghilterra e con il parco delle sue sculture. Acquisire degli archivi all’atto pratico significa digitalizzarli perché non sono materiale inerte utile per chi si diverte con le ricerche storiche, ma sono strumenti straordinari che possono essere messi a disposizione di tutti, dagli studenti ai ricercatori. Digitalizzare significa creare posti di lavoro. Significa anche che gli archivi possono sostenersi autonomamente. Le carte di Ugo Fedeli segretario degli anarchici non sono a Carrara, ma ad Amsterdam perché quell’archivio si è perso e se facciamo ricerca su questo tema dobbiamo scrivere ad Amsterdam che ci fornisce ad un costo sostenibile le fotocopie digitali, per questo penso che dovremmo valutare attentamente le opportunità che questa amministrazione avrebbe potuto cogliere e che spero vorrà cogliere per preservare e acquisire quegli archivi e renderli disponibili”.
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Si dichiara stupito, Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova, dalla risposta data ad alcuni giornali dalla presidente di Asmiu Sabrina Borghetti in relazione al possibile conflitto di interessi da lui segnalato agli organi competenti per l’approvvigionamento di forniture per i mezzi di Asmiu che il comune di Massa avrebbe fatto presso l’azienda di cui è socio il padre della presidente. “Risposta singolare e curiosa – spiega Benedetti – nella quale il presidente Borghetti sembra assolversi, sebbene nessuno l’abbia accusata di illegalità o irregolarità, mentre a rispondere ai miei dubbi avrebbero dovuto essere il sindaco Francesco Persiani, che l’ha nominata, oppure il segretario generale del comune di Massa. Non ho dubbi che il presidente sia assolutamente escluso da ogni responsabilità diretta sull’operazione effettuata, ma rimane viva la questione di opportunità e trasparenza, poiché, comunque , il padre, quindi si tratta di una parentela di primo grado, è colui che ha beneficiato con un affidamento diretto di ben 35 mila euro che Asmiu gli ha pagato per l’acquisto di pezzi di ricambi. Nella prima Repubblica con una situazione del genere gli amministratori sarebbero già andati a casa, ma evidentemente le questioni di opportunità, in questo caso politica, perché la figura dell’ avvocato Boghetti è politica, non interessano più a nessuno e a mio avviso l’ affidamento diretto all’azienda del padre doveva essere evitato. C’è però una questione che deve comunque essere affrontata direttamente dal consiglio comunale, che è relativa al metodo di affidamento diretto. È regolare utilizzare sempre questo strumento e non emettere regolari bandi pubblici ? Credo di no, perché il bando pubblico permetterebbe di scegliere le offerte più convenienti. Infatti, scorrendo la lista degli ultimi affidamenti diretti del 2025 si può verificare la reale situazione .
Affidamenti diretti :
Assegnazione incarico RSPP euro 26,400
Medico competente euro 20.000
Servizio imballaggi plastica euro 39,900
Fornitura accessori aziendali 25,000
Lavori di potatura 4000,00
Riparazione mezzo Scania 3.934,00
Prodotto disinfestazione 9.488,90
Fornitura spazzole euro 4.800,00
Fornitura contenitori 1.600,00
Fornitura materiali dis. 4.900
Fornitura lubrificanti euro 10.000
Noleggio bagno chimico 4.900
Pulizia e sorveglianza 15.000
Ricambi motore 25.000
Attività di studio e fattibilità 15.600
Noleggio a breve termine mezzo 3 assi 17.500
Tubo aspirazione 3.000
Noleggio a freddo mezzi con base piccole 16.000
Servizio lavanderia 15.000
Questi sono alcuni degli affidamenti diretti fatti nell’anno 2025. Nel merito, mi chiedo se lo strumento utilizzato , peraltro ormai sembrerebbe per abitudine, sia legittimo e trasparente”. Benedetti ha poi dichiarato di non temere le querele che avrebbe minacciato la presidente Borghetti ritenendo anche quelle strumenti utili per il chiarimento delle posizioni. Benedetti ha anche fatto una valutazione sul noleggio di nuovi mezzi di lavoro chiedendo se sia più conveniente affittare i mezzi e non acquistarli. “Se i mezzi sono quasi tutti nuovi – ha concluso Benedetti -perché vengono acquistati così tanti pezzi di ricambio, come per l’ultimo affidamento pari ad euro 35 mila euro ?Mi auguro che a queste domande risposta il Sindaco di fronte all’ assemblea consiliare”.
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Il collegio docenti dell’istituto Barsanti di Massa, nella seduta del 17 giugno il Collegio dei Docenti dell’IIS “E. Barsanti” di Massa ha deliberato ad ampia maggioranza la sottoscrizione di una mozione e una raccolta firme per Gaza. La sottoscrizione, firmata anche dalla dirigente scolastica, professoressa Addolorata Langella, ha lo scopo di sollecitare le vie della diplomazia affinchè aprano la strada nella difficile congiuntura, che coinvolge l’area sud orientale del Mediterraneo, e diano speranza a quelle popolazioni ed a chi assiste impotente. Ecco il testo della mozione: “Come docenti sentiamo l’urgenza di prendere parola sulla situazione a Gaza. Il dramma della popolazione palestinese non può infatti lasciare indifferente il mondo della scuola. I numeri del massacro sono impressionanti (fonte: Medici Senza Frontiere): più di 53 mila morti, tra cui 15 mila bambine e bambini, e oltre 122 mila feriti; l'89 per cento delle scuole è stato distrutto o seriamente danneggiato, insieme ad altre infrastrutture tra cui gli ospedali e Israele ha per settimane bloccato l'accesso agli aiuti (inclusi cibo, acqua, medicinali) all’interno della Striscia. Un'intera popolazione rischia di morire di fame, sete, malattie. Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria di dimensioni inaudite, le cui ripercussioni dureranno per decenni. Come docenti, sentiamo il dovere di esprimerci contro il genocidio in Palestina, perché il nostro ruolo di educatori ed educatrici ci impone di difendere i diritti umani, promuovere la giustizia e coltivare nei nostri studenti una coscienza critica e solidale. Pensiamo quindi che il mondo della scuola debba prendere posizione ed esprimere il proprio sdegno per il massacro della popolazione palestinese. E poiché l'indignazione di per sé non basta, è necessario chiedere con forza al governo, per prima cosa, un'azione decisa di politica estera per la fine dei bombardamenti su Gaza, la distribuzione immediata di aiuti umanitari e il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia. Occorrono azioni concrete, tra cui l'interruzione di ogni collaborazione, la cessazione della vendita di armi e la revoca del memorandum di intesa sulla cooperazione nel settore militare con lo stato di Israele. I bambini e le bambine palestinesi sono nostri alunni, sono nostri figli. E la scuola ha il preciso compito di occuparsi del presente: non si può rimanere inerti davanti all’orrore di questi mesi. Condanniamo quindi il genocidio che lo stato di Israele sta commettendo contro i cittadini e le cittadine di Gaza e chiediamo che tutto questo abbia fine adesso. Inviamo il seguente documento alla stampa per diffondere la nostra presa di posizione alla cittadinanza tutta”.
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La variazione recente nella raccolta dei rifiuti a Carrara che ha visto il cambio nel conferimento dell'alluminio da unire, adesso alla plastica ha suscitato un'analisi da parte del consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella: "Una scatoletta di tonno, si sa, vale pochi centesimi. Ma quando ne passano migliaia al giorno sotto il silenzioso occhio della raccolta differenziata, iniziano a valere molto di più. E se a Carrara i cittadini non sanno più se buttarla nel vetro o nella plastica, la vera domanda è: chi ci ha guadagnato – o ci sta guadagnando – da questa confusione? Dal caso scoppiato su Facebook, che ha acceso il dibattito sulla gestione della raccolta differenziata, emerge un aspetto che merita attenzione. In molti comuni italiani, infatti, le modalità di conferimento sono ben chiare e consolidate. A Massa, ad esempio, l’Asmiu gestisce da anni la raccolta differenziata seguendo il criterio che l’alluminio viene raccolto insieme alla plastica. Una prassi efficiente, trasparente e che garantisce anche un ritorno economico per la collettività. A Carrara invece da una scatoletta di tonno si arriva fino agli uffici di Nausicaa, al direttore e alle stanze della politica locale. Un affare silenzioso, durato anni, fatto di soldi pubblici persi, materiali pregiati regalati e cittadini tenuti all’oscuro. Sulla pessima gestione della raccolta differenziata: l’alluminio veniva incredibilmente conferito alla CoReVe, il Consorzio per il Recupero del Vetro, e con l’alluminio anche un altro metallo pregiato: l’acciaio. Una scelta che denota una grave superficialità da parte sia dell’amministrazione precedente, sia da parte di quella della Arrighi, incapaci di distinguere tra materiali e competenze. Questo errore pare non abbia avuto solo implicazioni ambientali, ma anche una perdita economica concreta: l’alluminio, infatti, ha un valore di mercato medio di circa 700 euro a tonnellata e, avendolo regalato negli anni al Consorzio del vetro, si è rinunciato a incassi potenzialmente significativi, con un evidente danno erariale per le casse pubbliche. Praticamente un vizio di sistema. Tutto nasce da un dettaglio che dovrebbe far indignare: l’alluminio, uno dei materiali più richiesti e preziosi della raccolta differenziata, veniva raccolto insieme al vetro… e poi regalato.aPer anni – almeno dal 2017 – sotto l’egida dei 5 stelle e la partecipata comunale Nausicaa - la scatoletta di tonno, veniva raccolta assieme al vetro. Durante il conferimento alla ditta che smaltiva il vetro, veniva scorporato l’alluminio, senza pagare la tassa sul quel materiale, ma anche senza valorizzarlo economicamente, cedendolo gratuitamente a soggetti esterni, verosimilmente privati. Dal 1° gennaio 2025 la gestione dei rifiuti a Carrara è passata da Nausicaa S.p.A., partecipata storica della città, alla nuova Sol RetiAmbiente-Carrara, espressione del Partito Democratico. RetiAmbiente sulla questione ha la colpa grave di non aver avvisato i cittadini che c ‘era stato un cambio di conferimento sperimentale e che, le scatolette in alluminio (come quelle del tonno o dei legumi) non andavano più conferite con il vetro, ma con la plastica. Inoltre l’amministratore Unico Fabrizio Volpi, non ha atteso l’ordinanza del sindaco Arrighi (pare che non sia stata ancora firmata) prevista dalla normativa dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Viene da chiedersi se Volpi e Arrighi non comunichino tra loro.Peraltro è noto a tutti che servono le ordinanze "per regolamentare specifiche situazioni legate alla gestione dei rifiuti", quindi cosa è successo? Un’operazione sulla quale nessuno aveva mai vigilato, ne’ corretto la prassi, apparentemente tollerata, tanto che si potrebbe configurare un danno erariale di almeno 100 mila euro l’anno che moltiplicato per i cinque anni dell’gmministrazione precedente più i tre anni di quella attuale sarebbe costato alla comunità più di 800 mila euro. Con i soldi persi si sarebbero potuti assumere operatori ecologici per garantire turni e sostituzioni ed ottenere un servizio più efficiente, mentre il comparto risulta essere in difficoltà cronica. Tutto questo è l’effetto di una politica assente, priva di controllo e incapace di valorizzare il patrimonio ambientale e materiale della città. Ad attaccare Volpi sull’argomento sono stati in diversi, ma perché nessuno della giunta precedente e di quella attuale ha mai messo in discussione quel sistema opaco di gestione? La politica del “tanto non se ne accorge nessuno”? In conclusione quello che emerge è un quadro desolante. Un comune che compra e vende sedi, palazzine e terreni non si accorge o forse finge di non accorgersi che per anni un materiale prezioso come l’alluminio usciva dalla filiera pubblica senza un euro di compenso. E oggi? Uno scandalo ignorato. Ma la vera domanda è: chi ha permesso tutto questo? Se non fosse stato un semplice errore? E se fosse un sistema fatto di opacità, convenienze e silenzi colpevoli? In ogni caso il danno, oggi, lo paghiamo tutti”.
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L’aveva annunciato alcuni giorni fa e ha dato seguito alle sue parole: Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova ha segnalato alla Procura della Repubblica, ad A.N.A.C. Autorità Nazionale Anti Corruzione, alla Corte dei Conti della Regione Toscana, alla Guardia di finanza di Massa e alla procura di Torino il sospetto conflitto di interessi e spreco di denaro pubblico che sarebbe avvenuto all’interno di Asmiu, la partecipata del comune di Massa per la raccolta dei rifiuti, e che coinvolge l’amministratore unico Sabrina Borghetti. La vicenda al centro della segnalazione presenta più nodi, secondo Benedetti, a partire dalla nomina della stessa Borghetti, avvenuta per decreto sindacale firmato dal sindaco di Massa Francesco Persiani per il periodo 2023-2026 e proseguita con un generale malcontento da parte dei cittadini massesi per il servizio di smaltimento rifiuti che ha causato moltissime segnalazioni, spesso raccolte dallo stesso Benedetti che spiega: “Sono venuto a conoscenza di una situazione gestionale al quanto originale, dalla quale emerge un comportamento professionale e amministrativo che merita di essere accertato e valutato, proprio per allontanare o meno qualsiasi dubbio di favoritismo di conflittualità . Tutto ciò perché tale situazione, riguarda una azienda pubblica importante e strategica per il territorio, i cui servizi vengono assolti grazie ai pagamenti dei cittadini ( T.A.R.I. ), i quali, appunto, chiedono la massima trasparenza della gestione e un comportamento di spirito comunitario da parte degli amministratori, evitando assolutamente situazioni di conflittualità con il privato, al di là che si tratti di ipotesi di reati, oppure, semplicemente, di opportunità o meno politica”. La notizia a cui fa riferimento Benedetti, e da lui scoperta per caso, proprio a seguito delle verifiche determinate dalle lamentele per il servizio, è quella che Asmiu avrebbe effettuato un affidamento diretto per la fornitura di ricambi per i mezzi aziendali alla ditta di cui è socio il padre dell’amministratore unico Borghetti. Ecco nel dettaglio ciò che segnala Benedetti: “In data 4 febbraio 2025 , l’ Asmiu ha aggiudicato alla Ditta F.lli Boghetti Snc di Boghetti Riccardo e Mauro, avente sede in via Aurelia Ovest 153/155 a Massa per “ Affidamento diretto” la fornitura di ricambi per materiale di riparazione di mezzi aziendali, per un importo complessivo di 35 mila euro. Fin qua, nulla di sospetto, però, successivamente, ho avuto modo di verificare che il Presidente di Asmiu Sabrina Boghetti, in carica tuttora dal 2023, è figlia di uno dei soci dell’Azienda che ha ottenuto l’affidamento diretto della cospicua fornitura di pezzi di ricambio. Controllando la documentazione in modo più attento, mi sono accorto di una cosa molto curiosa che non aiuta assolutamente a placare i sospetti, poiché i tempi tra bando , offerta e assegnazione , sembrano essere troppo stretti per avere il tempo di verificare prezzi e qualità dei pezzi forniti, tenendo conto che gli acquisti delle aziende pubbliche all’esterno, devono essere ben monitorati per poter ottenere prezzi più convenienti , soprattutto se si tratta di importi impegnativi come questo :
Data invio offerta. : 4 febbraio ore 12:42:10
Data accettazione. : 4 febbraio ore 12:46:37
Data aggiudicazione. : 4 febbraio
Mi chiedo se i Responsabili dell’ Anticorruzione ( RPCT) aziendale, i dipendenti Giovanni Aliboni e il vice Roberto Tognoni , abbiano verificato la regolarità o meno di questa pratica e in caso positivo, sarebbe interessante leggere i verbali in questione e le conclusioni circa l’eventuale conflitto di interesse. Per quanto sopra, chiedo in qualità di cittadino e Presidente dell’ Associazione Massa Città nuova, l’avvio di una indagine per accertare o meno l’esistenza di comportamenti che non hanno rispettato la vigente normativa, pur restando sempre viva la questione dell’opportunità, che però a quel punto, non riguarderebbe organi istituzionali giudiziari e di controllo, ma solamente il sindaco Persani che ha decretato la nomina politica ad di Sabrina Boghetti”.
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Il consigliere comunale PD Nicola Marchetti segnala, allarmato, un trend che sta creando problemi e apprensione in molti concittadini, soprattutto a quelli più fragili.“Nelle ultime settimane - dichiara Marchetti - una moltitudine di concittadini mi ha segnalato una situazione davvero spiacevole. Col progressivo pensionamento dei medici di famiglia più anziani, i nuovi dottori preferiscono concentrare la propria attività negli ambulatori di Carrara città, Avenza e Marina di Carrara, lasciando sguarniti gli studi di alcune zone che non sono davvero periferiche per la nostra città, come ad esempio Fossola e Bonascola. Una situazione che, oltre a rendere complicato il raggiungimento degli ambulatori da parte dei più anziani e da noi disabili, crea pure pressione e affollamento nei plessi più frequentati”. “Su questo argomento è mia intenzione presentare al prossimo consiglio comunale una mozione affinché si riesca ad aprire un dialogo con la dirigenza Asl per garantire una presenza costante dei medici di famiglia in tutti gli ambulatori esistenti nel nostro territorio comunale. Si tratta di un tema sentito da tutti, ma che crea effetti devastanti nelle persone più fragili. La mozione verrà presentata come un invito al nostro sindaco, Serena Arrighi, affinché sia la portavoce di questo appello presso l’Asl per individuare una procedura atta a sensibilizzare i nuovi medici di famiglia e trovare una soluzione. Immagino di non essere l’unico consigliere ad essere stato contattato, ma ritengo come membro di maggioranza che sia mio dovere cercare di stimolare una soluzione pratica ad un problema come questo perché il servizio che fa il medico di base resta fondamentale: sulla sua figura si base da sempre il modello sanitario nazionale e quello toscano in particolare”.
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