Italia Nostra Massa Montignoso torna a ribadire la necessità di riportare il mercato settimanale nella sua sede originaria nel centro di Massa: “Da sempre ci siamo opposti al trasferimento del mercato settimanale dal centro storico al Viale Roma ritenendo questa operazione negativa per tutti, ambulanti, negozianti, operatori turistici e residenti, per vari motivi che possiamo sintetizzare. La chiusura di un tratto del maggior viale della città ha come risultato una limitata viabilità in quanto questo tirante funzionale soprattutto al traffico turistico provenendo dal mare all’altezza della rotonda di Poggioletto viene ad ingolfarsi creando vari problemi di circolazione.Inoltre questa chiusura per 4 volte al mese, secondo noi è una decisione contestabile anche legalmente perché oltre a costringere i residenti ad una mobilità ridotta porta un significativo danno di immagine al comprensorio con relativo deprezzamento del valore degli edifici. In contemporanea abbiamo un grave danno al centro storico che viene privato del supporto economico di centinaia di turisti e cittadini, sempre per quattro giorni al mese, con un conclamato calo delle vendite in ogni attività commerciale.Senza la circolazione di questi flussi il Centro Storico viene a perdere il “colore e calore” della vita e l’interesse, così da anni, specie dove si sono decentrate queste attività economico-culturali, si assiste impotenti al lento decadere del centro storico che diventa sempre più una zona protetta tipo dormitorio. Massa ha la fortuna di avere un Centro Storico perfetto per il mercato infatti possiede due piazze nate proprio per questo, Piazza Aranci e Piazza Mercurio con la statua marmorea del Mercurio, dio del commercio. La Piazza fu creata e voluta dal nostro Principe Alberico Cibo Malaspina proprio per questa attività e fu dotata anche di una fonte di acqua di Cirimea e venne detta la fonte “del Pozzo”. Per concludere riteniamo che la cosa migliore da fare sarebbe quella di riportare il mercato in centro storico spalmando le bancarelle nelle suddette piazze ed eventualmente riattivando anche l’antica Piazza Martana dove attualmente insiste pure la statua di Alberico, salvandola così dal completo abbandono