"Fortemente a rischio la sicurezza delle strade provinciali italiane a causa dei tagli del 70 per cento imposti dalla Legge di Bilancio e dal Decreto Milleproroghe sui fondi già assegnati alle Province": lo dicono Michele Novelli
segretario Patto per il Nord Massa-Carrara e Guido Mottini, segretario Patto per il Nord Toscana che spiegano: "Si tratta di risorse destinate alla messa in sicurezza di oltre 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. La riduzione dei fondi relativi agli anni 2025 e 2026 sta bloccando cantieri già programmati e condivisi con lo stesso Ministero delle Infrastrutture, mettendo in seria difficoltà le ditte addette ai lavori e compromettendo viabilità e sicurezza dei cittadini.I tagli imposti per la nostra regione per il biennio 2025/2026 ammontano a 34 milioni di euro, lasciando alle Province toscane poco più di 14,5 milioni per coprire oltre 7.000 chilometri di strade. Nello specifico, la Provincia di Massa-Carrara subirà un taglio di 2,03 milioni su 2,9 stanziati: una riduzione drammatica per un territorio già fragile dal punto di vista infrastrutturale". "La rete provinciale è la principale infrastruttura viaria per cittadini e imprese. Colpirla in questo modo significa penalizzare il diritto alla mobilità e allo sviluppo economico – afferma Guido Mottini–nÈ inaccettabile che decisioni prese a Roma ricadano sui territori più esposti, specialmente quelli collinari e montani, dove le strade sono già fortemente compromesse da eventi climatici estremi.". Anche a livello locale la situazione è allarmante. "Con meno di 900 mila euro residui – denuncia Michele Novelli, Segretario provinciale Patto per il Nord di Massa-Carrara – sarà impossibile garantire interventi strutturali sulle nostre arterie principali. Si tratta di una scelta che mette concretamente a rischio la sicurezza quotidiana dei cittadini. I nostri cantieri si fermeranno, e con essi l'unica speranza di modernizzare una viabilità ormai al collasso. Per questo motivo, Patto per il Nord Toscana si unisce all'Unione delle Province della Toscana chiedendo con forza non solo il reintegro immediato dei fondi tagliati, ma anche una revisione complessiva delle priorità infrastrutturali, mettendo al centro la sicurezza delle persone e dei territori. Serve un piano strutturale che permetta di completare i lavori già avviati, ma anche l'apertura urgente di un tavolo di confronto con il Ministero delle Infrastrutture e con l'UPI per ridefinire i tempi e le modalità di erogazione delle risorse. Inoltre, è necessario istituire un fondo emergenziale specifico per le Province montane, le più colpite dal dissesto idrogeologico, e chiedere ai parlamentari eletti in Toscana di farsi promotori, nei prossimi provvedimenti finanziari, di un emendamento correttivo che restituisca dignità e mezzi ai territori più penalizzati".