Sabato 7 giugno 2025, l’artista Rodrigue Lambert Moreno organizza a Carrara una grande raccolta di rifiuti plastici sulla spiaggia, seguita dalla loro trasformazione in opere d’arte. L’iniziativa, al tempo stesso ecologica e artistica, invita la popolazione locale, i visitatori, gli appassionati d’arte e i difensori dell’ambiente a partecipare a un’azione collettiva di sensibilizzazione e creazione. Carrara non è stata scelta a caso. Città simbolo della scultura, custodisce una tradizione artistica millenaria, indissolubilmente legata al marmo e alle sue cave. Installandosi temporaneamente in questo luogo ricco di significato, Rodrigue Lambert Moreno intende dialogare con questo patrimonio introducendo al tempo stesso una materia tanto attuale quanto problematica: la plastica. Il suo progetto nasce da una pratica artistica che si sviluppa a partire dai rifiuti industriali locali – non solo plastica, ma anche scarti di marmo provenienti dalla filiera lapidea. Ogni materiale raccolto porta con sé un messaggio ambientale e una memoria del territorio.Tutto ha avuto inizio dal mare. Da bambino,Rodrigue Lambert Moreno trascorreva le estati in barca, e fu proprio in mare che si imbatté nei primi rifiuti galleggianti. Da allora, ogni volta che si stabilisce in una città costiera, inizia il suo lavoro con una raccolta sulla spiaggia. Per lui, il mare è come uno specchio: restituisce ci che l’uomo non avrebbe mai dovuto gettarvi. Ci ricorda la responsabilità dei nostri gesti.
Il 7 giugno, i partecipanti saranno invitati a raccogliere rifiuti plastici lungo il litorale di Carrara. Il materiale necessario (guanti, sacchi) sarà fornito sul posto. Tutti i rifiuti saranno successivamente selezionati, catalogati e conservati, per poi essere integrati in una serie di sculture e dipinti realizzati dall’artista. Al termine della residenza artistica sarà allestita una mostra che presenterà le opere nate da questa raccolta, aprendo un dialogo tra natura, materia e società.
Rodrigue Lambert Moreno è un artista franco-spagnolo la cui pratica esplora la memoria dei materiali e gli effetti dell’industrializzazione sull’ambiente. Lavora principalmente con rifiuti plastici, metallici, tessili o minerali, che raccoglie su spiagge, in città o nei pressi di aree industriali. La sua opera mette in discussione la persistenza delle materie e la loro trasformazione, interrogando il nostro rapporto con ci che produciamo, consumiamo e infine scartiamo.
