Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci ha lanciato la prima edizione di SUPERTOSCANA, un progetto di residenza di ricerca e di produzione aperto a 20 artisti, artiste, curatrici e curatori under 36, che si svolge grazie al finanziamento della Regione Toscana attraverso il programma FSE+ 2021–2027 per il sostegno all'occupazione nei beni culturali e nell'arte contemporanea.Il progetto è realizzato in collaborazione con diversi enti del territorio toscano, tra cui il comune di Carrara con il mudaC museo delle arti Carrara.Ispirato alla visione radicale del collettivo fiorentino SUPERSTUDIO, la residenza si offre come occasione di ridiscussione del rapporto tra essere vivente, paesaggio urbano e naturale e sviluppo tecnologico. SUPERTOSCANA guarda alle dinamiche ecologiche, decoloniali e queer, al lavoro di gruppo e al collettivo come strumenti attuali attraverso cui ridiscutere l'immagine del paesaggio naturale e riscrivere la relazione con i beni comuni, anche in dialogo con le attività produttive e l'artigianato, con l'obiettivo di tracciare narrazioni inaspettate.
Il progetto, coordinato da Michele Bertolino, consiste in residenze strutturate come occasioni di formazione, ricerca e di produzione. Il bando prevede 20 borse di residenza, articolate in due cicli di 7 mesi, destinati complessivamente a 14 artiste, artisti e 6 curatrici, curatori under 36 (7 artiste, artisti e 3 curatori, curatrici per ciascun ciclo). Entrambi i cicli indagano temi centrali del dibattito contemporaneo: le pratiche di sostenibilità ecologica, la relazione tra arte, territori e comunità e il ruolo dell'attivazione civica in prospettiva transdisciplinare.Ogni ciclo di residenza prevede due mesi di formazione interdisciplinare a Prato con workshop e laboratori con professioniste e professionisti del sistema dell'arte contemporanea; tre mesi di residenza presso i partner ospitanti, dove i residenti avranno modo di produrre un lavoro o approfondire la ricerca e due mesi finali a Prato dedicati alla progettazione curatoriale di una mostra, allo sviluppo del public program e alla produzione del catalogo.Durante il secondo semestre del 2026, il mudaC ospiterà per una residenza tre artisti e un curatore, al fine di realizzare le opere che verranno esposte in una mostra di fine residenza al Centro Pecci. Il focus riguarda la relazione tra arte, impresa e territorio, con particolare attenzione ai saperi artigiani e alla costruzione di nuove narrazioni culturali nelle aree ospitanti.Le modalità di candidatura sono disponibili sui canali ufficiali del Centro Pecci e del mudaC.









