Dal 1° al 18 gennaio 2026, la La Cadrega Art Gallery di Sarzana ospita Pareidolite, mostra personale di Matteo Arfanotti, a cura di Roberto Basso, gallerista e curatore dell'esposizione. La mostra inaugura giovedì 1° gennaio 2026 alle ore 17.00 presso la sede della galleria in via Mazzini, 15, con ingresso libero. Il finissage è previsto per sabato 18 gennaio 2026 alle ore 17.00.
Pareidolite segna un momento particolarmente significativo nel percorso dell'artista, presentando per la prima volta al pubblico una nuova fase della sua ricerca pittorica, maturata negli ultimi anni e finora rimasta inedita sul piano espositivo.
Matteo Arfanotti sviluppa il proprio linguaggio visivo a partire dal disegno, pratica fondante e costante della sua formazione, per approdare progressivamente alla pittura come spazio privilegiato di indagine simbolica e immaginativa. Nel corso del tempo, la sua ricerca ha attraversato cicli iconografici riconoscibili – dalle figure archetipiche ispirate alle statue stele della Lunigiana, ai volti femminili sospesi tra presenza e distanza – caratterizzati da una forte tensione narrativa e da un equilibrio tra materia, segno e visione.
Parallelamente all'attività pittorica, Arfanotti ha sviluppato una lunga e intensa esperienza nel mondo del bodypainting, che lo ha portato a ottenere numerosi riconoscimenti internazionali e a lavorare in contesti artistici e performativi in tutto il mondo. Questo percorso ha inciso profondamente sul suo modo di concepire l'immagine, la superficie e la percezione visiva, contribuendo a una progressiva sintesi formale e a una maggiore libertà espressiva.
Le opere presentate in Pareidolite nascono proprio da questa stratificazione di esperienze. La pittura diventa luogo di emersione di forme latenti, immagini che sembrano affiorare dalla materia e che si offrono allo sguardo in modo aperto e ambiguo.
Il titolo della mostra rimanda al fenomeno percettivo della pareidolia, ovvero la tendenza a riconoscere figure e presenze familiari in forme casuali, invitando il visitatore a un'esperienza attiva di osservazione e interpretazione.
Con Pareidolite, Arfanotti apre una nuova fase del proprio percorso, in cui controllo e abbandono, memoria e percezione, dialogano in modo essenziale e profondo, restituendo una pittura silenziosa ma intensamente evocativa.
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