Linee giocose che richiamano giocattoli infantili, messaggio feroce: è l’opera “Cane mangia cane” di Massimo Giacon, esposta nell’edizione 2025 della White Carrara Design Here and Now, che ha aperto i battenti venerdì 13 giugno. L’opera che si trova in piazza Alberica è stata realizzata dall’atelier di scultura Monfroni, attivo dal 1963 e conosciuto in tutto il mondo. L’autore spiega così il significato della sua opera: “La mia scultura si chiama Cane Mangia cane, e per quanto il concetto sia elementare, temo che di questi tempi sia fin troppo moderno. Viviamo immersi in una logica spietata che in molti definiscono, con un certo fatalismo, “cane mangia cane“. Una formula che suggerisce una giungla di istinti primordiali, dove il più forte sopravvive e il più debole viene servito come contorno. In un mondo che si sgretola sotto il peso di guerre, crisi ambientali, e conflitti economici, la competizione feroce non è più una metafora: è prassi quotidiana. Le grandi potenze si azzannano per quote di potere e territori strategici, le multinazionali si divorano in fusioni tanto rapide quanto disumane, e gli individui — noi — ci rincorriamo come animali impauriti per un contratto a tempo, un affitto inferiore al PIL di uno Stato, la visibilità per un frammento di social. La solidarietà è un concetto da weekend, buono per i post sui social o per i titoli di un convegno. Poi si torna al solito menù: predare o essere predati. Il clima collassa? Questione per il vertice del prossimo anno. Una guerra esplode? C’è tempo per “monitorare la situazione”. Intanto, il pianeta va avanti per forza d’inerzia e noi ci convinciamo che la competizione senza tregua sia naturale. La verità è che abbiamo preso una metafora sbagliata e l’abbiamo trasformata in stile di vita. I cani, almeno, alla fine si leccano le ferite, fanno pace e si dividono una ciotola. Noi, invece, sembriamo sempre più inclini a sbranarci anche per il diritto all’ultima parola.”
Massimo Giacon è nato a Padova, Italia, nel 1961. Nel 1979 ha iniziato a pubblicare regolarmente fumetti su importanti riviste specializzate. Nel 1980 ha iniziato un’attività musicale e ha creato diverse band di musica indie. Nel 1981 ha partecipato al progetto di rete multimediale TRAX. Ha iniziato un’attività artistico-performativa che lo ha portato a una serie di eventi espositivi in Italia, America, Grecia, Portogallo e Svizzera. Nel 1985 si è interessato al design e ha collaborato con importanti studi di architettura a Milano e ha creato design per marchi noti come Memphis, Swatch, Artemide, Alessi.