Riceviamo e pubblichiamo la lettera pubblica del dottor Alberto Rutili:
"Come vecchio anestesista ed ex rappresentante sindacale per circa quindici anni degli specialisti in Anestesia e Rianimazione della nostra Provincia, vi invio questa lettera per il nostro sindacato AAROI nazionale che testimonia, come altre importanti iniziative che coinvolgono il mondo della Sanità Toscana e non solo, il profondo stato di malessere per gli eventi del Medio Oriente.Il massacro che avviene in Palestina infatti coinvolge tutta la popolazione, non solo i resistenti militarizzati.Molti sindacati sanitari parlano di "orrore che deve cessare" ricordando che molti colleghi «muoiono non solo sotto le macerie, ma anche di fame e delle stesse malattie che cercavano di combattere».
Secondo dati internazionali, dall'inizio del conflitto le vittime tra gli Operatori Sanitari sono state oltre 1.300, medici, infermieri e ostetriche.Gli A-R di Massa Carrara quindi vogliono esprimere una forte solidarietà a tutti gli Operatori Sanitari che operano in teatri di guerra in tutto il mondo, e a tutta la popolazione Palestinese, e chiedono un impegno maggiore da parte di tutte le forze Politiche Italiane, con atti concreti come la cessazione della vendita di armi ai Paesi in guerra, la cessazione dei rapporti di ricerca su armi e sistemi che possano essere usati in attività contro le persone".
