"Meno di 60 mila abitanti e solamente 25 mila votanti con circa millecinquecento tra schede bianche e nulle
Al ballottaggio, anche vedendo le ultime elezioni, gli elettori diminuiranno ancora in modo sensibile. Mi auguro di no, ma credo di non sbagliare".
Così il segretario confederale Cisl, Andrea Figaia, commenta il voto delle amministrative che a Carrara hanno visto una partecipazione al di sotto di ogni aspettativa.
"Sono abbastanza perplesso – prosegue Figaia - della poca voglia dei miei concittadini di andare al voto.
Tutto sommato non è che dalle altre parti si respiri un'aria poi così diversa. Una decina di punti in più di affluenza in Lunigiana nei comuni dove si è votato: nei comuni più piccoli è ancora possibile cogliere un senso di appartenenza".
Ed ê proprio sull'appartenenza che Figaia approfondisce la sua riflessione. "Le migrazioni del passato dalla città alle Avenze, alle Marine, 'n Bonascla o 'n Fosson, ci consegnano un centro città rimasto 'centro' della attività amministrativa mentre la gente, il cuore, il pensare profondo, non ci sono più da quel dì. Per non parlare dei paese a monte. Decine e decine di migliaia di persone abitano a valle ormai, di fatto estranee anche da un concetto di carrarinità che di fatto non vivono, non accettano e non conoscono più. Anzi, le nuove generazioni non la conoscono nemmeno".
Si è strappato il cordone ombelicale, secondo Figaia: "Migliaia di persone che non votano alle elezioni comunali sono ormai estranee in casa, anzi vivono da separati in casa. O se ne sono proprio andati, di casa".
"Il prossimo sindaco a mio avviso dovrà riuscire nel tentativo di ricreare quell'identità comune che sta alla base del nostro vivere civile. Onestamente, fare il sindaco di Carrara non è per niente facile, croce e delizia. Sta dunque qui la necessità, trovare un equilibrio, di riabilitare la città, di dargli un senso, un tono, una sua postura. Diversamente verremo sempre più attratti dalla forza centrifuga di coloro che vogliono solo che esista una città mineraria, con i suoi saloon vuoti o abbandonati, il monte attaccato senza tregua, l'insicurezza sul lavoro, una emergenza ambientale senza ritorno".
