Il Partito Repubblica punta forte sulla cultura. Come già annunciato alla conferenza stampa di presentazione dal candidato Guido Mussi, l'edera, ha come obiettivo quello di candidare la città di Massa a capitale della cultura per il 2028. Per preparare la città e rendere possibile questo ambizioso obiettivo, che garantirebbe visibilità e importanti ricadute economiche, è stato tracciato un percorso volto a valorizzare i monumenti comunali e a crearne di nuovi. Ce ne ha parlato in modo dettagliato il candidato consigliere Mauro Daniele Lucchesi nella bellissima sala degli svizzeri di Palazzo Ducale.
La cultura è un pilastro del nostro programma - esordisce Lucchesi - Abbiamo un progetto ambizioso, il nostro obiettivo è la candidatura di Massa come capitale della cultura europea nel 2028 nel trecentesimo anniversario della nascita del musicista Pietro Alessandro Guglielmi . Vogliamo preparare la città per questo evento, una iniziativa del genere garantisce anche grande ritorno economico.
Massa - continua - ha un grande patrimonio, innanzitutto dobbiamo recuperare i luoghi simbolo come Palazzo Ducale che non è sfruttato come dovuto, noi vogliamo renderlo visitabile e a destinazione museale. La rinchiostra invece è l'unico museo massese, ma versa in un pesante stato di degrado, il giardino all'italiana non c'entra nulla con l'evoluzione storica dell'area. Il parco dovrebbe diventare un museo a cielo aperto che interagisce con il museo Guadagnucci. Il teatro Guglielmi, inoltre, dovrebbe restare aperto continuativamente, con spettacoli legati a vari generi musicali.
Vogliamo - prosegue - mettere in connessione la città nella sua interezza fino alle periferie e ai paesi montani attraverso la street art, in modo tale da trasformare Massa in un museo a cielo aperto, è possibile fare questo attraverso le residenze per gli artisti, ospitandoli durante il loro soggiorno e consentendogli di lasciare qui le loro opere.
Ci sono città con un patrimonio artistico minore del nostro - conclude il candidato - che attraverso queste modalità hanno attirato turismo, la cultura non è uno spreco di denaro. Massa è tra gli ultimi posti in questo tipo di investimento. La cultura oltre alla bellezza offre un grande ritorno e può innescare un meccanismo virtuoso ma c'è bisogno di programmazione e non di eventi spot. C'è bisogno di un lavoro strutturale per far appassionare i cittadini massesi alla cultura e renderla fruibile, gli eventi sporadici creano la situazione inversa allontanando i cittadini dalla cultura. Vivere in una città bella e culturalmente viva piace a tutti.