"Tutti possono sbagliare, anche i sindaci di Montignoso e presidenti della provincia, soprattutto quando parlano di argomenti su cui non hanno il necessario supporto culturale. L'importante è che ne siano consapevoli e che quando sbagliano chiedano scusa, cosa che è sempre un gesto nobile" Esordisce così il consigliere comunale di Carrara Simone Caffaz nella risposta indirizzata al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti che aveva, a sua volto, voluto puntualizzare alcuni concetti espressi nella fiaccolata per la pace di sabato 6 settembre.
"Invece Gianni Lorenzetti - continua Caffaz - ha preferito fare la vittima, lamentare non meglio precisati complotti politici ed elettorali, sostenere di essere stato offeso e addirittura minacciato e non solo non si è scusato, ma non è neppure entrato nel merito delle contestazioni che gli ho sollevato.Partiamo dal presupposto che io non ho offeso e tantomeno minacciato nessuno, e se Lorenzetti la pensa diversamente può sempre rivolgersi a un magistrato per dirimere la questione. Ho affermato, e confermo oggi, che il suo intervento di sabato sera, e non lui come persona, aveva tratti inequivocabilmente antisemiti e ho argomentato in dettaglio questa mia affermazione: attribuire indistintamente la responsabilità della guerra di Gaza agli israeliani, a tutti gli israeliani, farlo subito dopo nei confronti degli ebrei probabilmente senza conoscere la differenza tra i due gruppi sociali, paragonare la guerra di Gaza alla Shoah, disconoscendo l'unicità di quest'ultima, dandone ancora agli ebrei la colpa, creare un'allucinata dicotomia tra gli ebrei ricchi e potenti e il popolo oppresso che ad essi deve ribellarsi, non essersi minimamente scalfito, né aver preso le distanze da una parte dei manifestanti che, nel momento in cui lui ha pronunciato per l'ennesima volta la parola ebrei, ha cominciato a gridare "Assassini assassini". Quanto ho appena citato non me lo sono inventato, ma si può facilmente riscontrare in un video che lo stesso Lorenzetti ha pubblicato sui propri canali social, non rendendosi conto della gravità della cosa e probabilmente neppure del suo stesso significato. E che tutto ciò abbia significati antisemiti non è una mia opinione personale, ma un fatto oggettivo: generalizzare una responsabilità a tutto il popolo israeliano è antisemita, generalizzare una responsabilità a tutti coloro che si riconoscono nella religione ebraica è antisemita, sostenere che gli ebrei sono ricchi e potenti e guidano il mondo è antisemita, paragonare la guerra a Gaza alla Shoah è revisionismo storico, fomentare una piazza che al termine del proprio intervento grida "assassini" all'indirizzo degli ebrei è antisemita. Ora, io questi concetti li ho spiegati tante volte all' "uomo della strada", ma se mi trovo a doverli spiegare al sindaco di una città e presidente di una provincia che rivendica la propria posizione e rilancia le proprie teorie, significa che abbiamo un problema. Che c'entra poco, contrariamente a quanto afferma Lorenzetti, con la prossima tornata elettorale, visto che io, a differenza sua, non sono candidato e non ho alcun interesse personale in campo. C'entra invece con i valori che stanno a fondamento del nostro ordinamento costituzionale e che un sindaco e presidente della provincia dovrebbe possedere. E c'entra con la conoscenza di quel poco di storia, geografia e di composizione dei gruppi sociali, che una persona che, ugualmente, ricopre i suoi incarichi dovrebbe possedere. Quindi, piuttosto che rilanciare aggravando la sua posizione, se la sua era solo ignoranza dovrebbe scusarsi pubblicamente. Ma se non è così è molto peggio perché dimostra di essere carente di quei valori che sono un prerequisito indispensabile per chi ricopre tanto importanti cariche pubbliche e quindi dovrebbe dimettersi".
"La toppa è peggiore del buco: Lorenzetti si scusi o si dimetta": Simone Caffaz risponde al presidente della Provincia Lorenzetti
Scritto da Redazione
Politica
08 Settembre 2025
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