Le auto blu a scorta di Teresa Bellanova e Raffaella Paita parcheggiate comodamente sabato pomeriggio in occasione della loro visita, sul marciapiede davanti alla sede dell'Autority Portuale, a Marina sul viale Colombo, a pochi ma evidentemente faticosi metri dal parcheggio: "Qualcuno affermerà che cerco sempre il pelo nell'uovo e che sono fissato (è probabile)-fa notare in un comunicato prendendo spunto dall'episodio, il professor Riccardo Canesi, noto ambientalista carrarese- ma io non credo che il nostro diventerà un Paese normale finché i nostri politici non si comporteranno come i comuni cittadini".
Da ormai anni infatti le auto blu sono diventate nell'immaginario collettivo l'emblema del divario plastico e della distanza tra i cittadini comuni e la classe politica ( considerata spesso casta), arrivando ad alimentare quei noti sentimenti di antipolitica che sappiamo, capaci di spingere lontano in modo sempre più deciso i cittadini dalla partecipazione alla vita pubblica.
"Per quale motivo quattro auto istituzionali, trasportanti il vice ministro Teresa Bellanova e la presidente della Commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita, devono parcheggiare su un marciapiede, peraltro molto frequentato, quando a 20 metri c'è un parcheggio?" si e ci chiede Canesi che ha più volte segnalato in passato su quello stesso e preciso tratto di marciapiede, il cattivo costume di molti di sostare indisturbati con le proprie auto.
"Non mi si dica per ragioni di sicurezza in quanto i loro autisti potevano tranquillamente scaricarle davanti alla sede dell'Autorità Portuale e poi, finito l'incontro, andare a riprenderle-osserva Canesi che chiosa sarcastico- meno male che il ministero della Bellanova non si chiama più dei Trasporti ma delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili !!!".
Una cosa è certa, sottolinea Riccardo Canesi preoccupato: "La strada per un Paese civile e per la coincidenza tra parole e fatti, purtroppo, è ancora lunga ....".