Nuovo attacco del sindaco di Carrara Serena Arrighi al governo, questa volta in relazione alla legge regionale sul marmo bloccata: "Marmo: dal governo solo propaganda, le modifiche alla legge regionale non avrebbero effetti a Carrara. Nonostante i commenti di giubilo di esponenti del centrodestra cittadino e provinciale, questa uscita sembra essere solo l'ennesima ripicca voluta da Roma nei confronti di una Regione, la Toscana, che da anni ha intrapreso con coraggio la strada di riforme che guardano alla sostenibilità ambientale, al rispetto dei lavoratori e allo sviluppo dell'economia locale. Al di là degli annunci e dei titoli sui giornali questa modifica non cambierebbe nulla sulla gestione del lapideo a Carrara e non lo farebbe perché a Carrara in questi anni si è lavorato bene confermando sempre di più il ruolo della nostra città come punto di riferimento per il lapideo nazionale. A Carrara, cosa che forse è sfuggita a quegli esponenti del centrodestra locale che ora gridano al successo, nell'ottobre del 2023 tutte le cave hanno firmato convenzioni nelle quali si impegnano, tra l'altro, a rispettare il parametro del 50 per cento di lavorazione in loco rendendo quindi ininfluente in partenza l'intervento del governo. I tentativi di intervento nel lapideo da parte di Roma sembrano piuttosto un modo per ovviare a quello che il centrodestra non ha mai fatto là dove è stata al governo locale. Carrara in questi anni non solo ha firmato convenzioni con tutte le imprese escavatrici, ma si è dotata, solo per fare alcuni esempi, di un nuovo disciplinare per la concessione degli agri marmiferi, ha introdotto la tracciabilità dei materiali estratti, ha creato un osservatorio sul marmo ha, in altre parole, affrontato in maniera seria e strutturale tutto quello che riguarda un settore tanto importante della propria economia nel solco di un percorso virtuoso nato con la legge regionale 35 del 2015 e sviluppato poi dalle varie amministrazioni cittadine. Oggi a Carrara ci sono regole certe per tutti e un terreno fertile per lo sviluppo e la crescita del settore, uno scenario ben diverso, per fare un esempio, da quello di Massa. A pochi chilometri da qui, dove è il centrodestra a governare, in tutti questi anni si è assistito a un generale immobilismo, senza riforme, senza novità, senza regolamenti che tutelino lavoro e ambiente. Probabilmente è questo il modello che vuole il centrodestra, un modello dove dietro una 'libertà d'impresa' di facciata si nasconde un desiderio di sfruttare le nostre montagne il più possibile senza lasciare nulla alla comunità".
Legge regionale sul marmo: Arrighi torna ad attaccare il governo e ribadisce che a Carrara si è lavorato bene
Scritto da Redazione
Politica
20 Ottobre 2025
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