"Mentre i candidati alla Presidenza della Regione Toscana moltiplicano i loro appelli al voto, un’intera comunità si sente volutamente ignorata e dimenticata". Parte così la riflessione di Associazione Arca sugli esiti dell'alluvione del 2014. "Sono gli abitanti di Marina di Carrara - proseguono da Arca - in particolare della zona est e centro, già vittime della disastrosa alluvione del 2014 e oggi costretti a vivere nell'ansia per il ripetersi di quel trauma. Il prologo di una possibile nuova tragedia si è materializzato all’alba del 9 settembre, quando i residenti sono stati svegliati dall’allerta del sindaco Serena Arrighi sul rischio di esondazione del fiume Carrione alla sua foce. Quel messaggio, giunto nelle case di chi il fiume lo teme e lo conosce, ha riacutizzato paure mai sopite e ha messo a nudo l’inaccettabile vulnerabilità del territorio. Ciò che sconcerta, al di là delle futili giustificazioni “tecniche” fornite a posteriori per l’allerta del 9 settembre, è il silenzio complice che tutti i candidati alla Presidenza della Regione Toscana stanno mantenendo sulla questione centrale: le conseguenze per la sicurezza dei cittadini di un eventuale ampliamento del porto proprio alla foce del Carrione. Per la classe politica in corsa per il governo regionale sembra che gli abitanti di Marina est non esistano. Non esistono le loro notti insonni a ogni allerta meteo. Non esistono i ricordi traumatici dell’acqua e del fango nelle case nel 2014. Non esiste la paura costante di vedere il proprio fiume, ingrossato da piogge sempre più intense e violente a causa dei cambiamenti climatici, tornare a distruggere tutto. I cittadini chiedono da tempo che venga eseguita una valutazione seria, trasparente e indipendente dei rischi idrogeologici connessi all’ampliamento portuale. Rischi che il 9 settembre sono stati sfiorati e che tutti, a partire dai candidati regionali, continuano a fingere di ignorare. È un atto di mancato rispetto verso una comunità che chiede solo di essere ascoltata e protetta. Prima di schierarsi platealmente a favore di un'opera che potrebbe alterare in modo permanente l’equilibrio di un'area già critica, è doveroso dare risposte certe sulla sicurezza e sulla mitigazione del rischio.
Chiediamo che il tema della sicurezza idrogeologica di Marina di Carrara venga inserito con urgenza nell’agenda del dibattito elettorale regionale; che tutti i candidati si esprimano chiaramente sulle loro intenzioni riguardo all’ampliamento del porto alla foce del Carrione, sottoponendo il progetto a una valutazione del rischio idraulico aggiornata e che tenga conto della nuova tipologia delle piogge; che vengano avviati senza ulteriore ritardo gli interventi di messa in sicurezza del territorio, finora mai realizzati, per temperare le conseguenze di eventi meteorologici estremi.Gli abitanti di Marina di Carrara non possono passare le notti di pioggia con la valigia pronta. Meritano di più di essere un dettaglio, peraltro ignorato, in una campagna elettorale. Meritano risposte, rispetto e, soprattutto, sicurezza.
                                        
                                        
                                        
				






                                        
                                        
