Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo Ricci, Giovanna Santi, Gabriele Carioli, Stefano Alberti, Daniele Tarantino.
In merito alla recente approvazione in Consiglio comunale di una "mozione" postuma per la candidatura di Massa a Capitale Italiana della Cultura, e no con un documento ad hoc, votazione forse che serviva per colmare il deficit istituzionale ed irrobustire il dossier, i gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico rimangono "basiti ed interdetti su quanto tale posizione abbia generato, con retropensieri falsi ed inesistenti generando azioni propagandistiche di colleghi fuori luogo e gratuiti". I gruppi intendono chiarire pubblicamente le ragioni del proprio voto contrario. "La scelta non è in alcun modo legata a una contrarietà al progetto in sé – che anzi può rappresentare un’opportunità importante per la città – commentano - bensì a un metodo che la maggioranza continua a perseguire, improntato all’esclusione e alla totale assenza di dialogo. Nessuna fase di condivisione è stata attivata: né sul piano politico all’interno dell’assise comunale, né con i portatori di interesse culturali del territorio. Le opposizioni non sono mai state coinvolte né informate sulle tappe del percorso, né tantomeno sulla composizione del comitato promotore o sulla visione progettuale". E aggiungono: "Il nostro voto contrario è un atto di coerenza e responsabilità: non possiamo avallare un processo costruito unilateralmente, senza alcuna trasparenza e senza il minimo coinvolgimento". I gruppi consiliari Mac e PD ribadiscono che "la cultura deve essere un terreno di partecipazione diffusa, non uno strumento di propaganda o un'occasione per affermare un primato politico. Serve un approccio istituzionale serio, in grado di valorizzare le competenze del territorio e costruire un progetto condiviso, credibile e all’altezza di una candidatura nazionale". Per questo motivo, avanzano una proposta concreta: "Aprire un tavolo istituzionale allargato a tutte le forze consiliari, con un reale confronto sul percorso; allargare e ridefinire il comitato promotore, con figure autorevoli e rappresentative del panorama culturale massese; coinvolgere attivamente scuole, associazioni, operatori del settore e cittadini, in un percorso partecipato e non calato dall’alto". Infine: “Non abbiamo bisogno di una candidatura costruita per slogan, ma di un progetto condiviso, radicato nella città e capace di far emergere tutto il potenziale culturale del nostro territorio". I gruppi consiliari rinnovano il proprio impegno "per lavorare su tutte le proposte valide per Massa, ma lo faranno sempre nel rispetto dei principi di trasparenza, partecipazione e coerenza istituzionale".