La polemica dei giorni scorsi su Monoblocco e nuova palazzina con le dichiarazioni del vicesindaco e assessore al sociale Roberta Crudeli ha determinato alcuni dubbi nel partito di Rifondazione Comunista Carrara: "Riteniamo non emergano esaustive spiegazioni su scelte che appaiono opache e controverse - dicono da Rifondazione - Il piano sanitario del territorio, invece di venir palesato e chiarito, sembra scivolare in un pantano di opacità e spreco, lasciando forti dubbi e preoccupazioni su logiche e finalità. Il primo e più gravoso interrogativo riguarda la decisione di costruire ex-novo una palazzina da nove milioni di euro. Si sarebbe potuto ristrutturare il Monoblocco, attualmente semi-vuoto, a un costo che verosimilmente sarebbe stato di gran lunga inferiore. Questa scelta non solo pesa sulle casse pubbliche, ma appare in netta contrapposizione con qualsiasi principio di sostenibilità economica e ambientale, che prediligerebbe il recupero dell'esistente piuttosto che il consumo di nuovo suolo e risorse. Inoltre, se la nuova palazzina accoglierà le attività oggi sparse o in cerca di sede, cosa accadrà realmente del Monoblocco una volta liberato e (forse) ristrutturato? Pare non esserci risposta a questo. Si rischia di aver finanziato un costoso "trasloco", creando una struttura nuova mentre un'altra, enorme, rimane senza una destinazione definita. E questa sarebbe una corretta programmazione per il nostro territorio? Un altro capitolo di spreco è rappresentato dalle palazzine di Monterosso, da anni in stato di abbandono. Ad oggi non si sa che fine faranno. A completare un quadro desolante, c'è la situazione del Civico, un presidio fondamentale per la città che versa in condizioni di semi-abbandono. Mentre si investono milioni in un nuovo edificio, un'altra struttura cruciale non viene valorizzata, generando il timore di un progressivo depotenziamento dei presidi territoriali a favore del privato e un accentramento poco funzionale alle esigenze dei cittadini. Da questa serie di scelte, e dalle mezze risposte non chiare, emerge un quadro allarmante. Pare prevalga una assoluta condiscendenza verso la dirigenza ASL e la Regione: Le scelte paiono calate dall'alto, senza una reale capacità di intervento o di proposta autonoma da parte dell'Amministrazione comunale, che si limita a recepire decisioni altrui senza opporre un filtro critico a tutela del territorio e cittadinanza. Tutto questo accade mentre proprio oggi martedì 21 ottobre escono sulla stampa i dati dell'Agenzia Regionale di Sanità della Regione Toscana, che riportano per l'anno 2022, 12.442 ricoveri per tumore al polmone, con un numero di ricoveri nella Asl Nord-Ovest, di 4.438, che la pone al primo posto come incidenza percentuale.Ai cittadini in definitiva, non resta che assistere a una partita decisa a tavolino e pagare il conto di scelte irresponsabili, sia regionali che nazionali, che appaiono più dettate da logiche privatistiche e di potere, che dalla salvaguardia di un bene comune come la salute pubblica".
Per concludere, vogliamo ricordare l'importanza della raccolta firme per il referendum consultivo, che riguarda il ritorno delle ASL su base provinciale, abolendo le tre "aslone" distanti dai bisogni reali della cittadinanza, che è quasi arrivata a termine. Andate a firmare, sarà possibile farlo ai vari banchetti cittadini e in comune.