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Scritto da Redazione
Politica
28 Agosto 2020

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Abbonda di dita medie alzate, di mimi sapienti di chi è aduso a sniffare coca e a imbracciare armi, di impennate pericolose in due su una moto e di continui richiami a fregarsene della polizia. E’ un video musicale, di ottima fattura, nel senso che è evidente sia la professionalità di chi l’ha diretto e di chi ne ha curato il montaggio, nel quale un gruppo di minorenni residenti a Carrara, molti di origine straniera e già noti alle forze dell’ordine, inneggia ai fatti di sabato sera – la rissa tra ragazzi e poliziotti a Marina – e incita palesemente a continuare nell’atteggiamento di insubordinazione e mancanza di rispetto verso le forze dell’ordine. Alcuni dei ragazzi compreso il protagonista e cantante del video- un minorenne  di origine extracomunitaria – indossano nel video le maglie ufficiali dell’Inter, sicuramente senza essersi resi conto di aver reso un pessimo servizio alla loro squadra del cuore che sicuramente a breve prenderà le distanze dalla loro performance. Il video dal titolo “Geno euro”, diretto da Luca Guanci per la Flexin Media Team, inizia con un estratto da un servizio  sul caso della rissa di Marina mandato in uno dei vari tg nazionali e si conclude, forse nel timore di non essere stati abbastanza espliciti nel riferimento, con il branco di supporters coreografici del trapper che intona il coro “Forza Carrara, Forza Carrara”.

Si tratta di un pezzo di trap pesante, viziato dalla pronuncia del cantante che ha un forte accento francese che, per quanto si riesce a capire, è una profusione di luoghi comuni come “pizza, mafia e ferro dentro questi jeans”, “avere i kalasnikov in mano come a Napoli”, “tengo l’arma nel cassetto”, “c’est la vie questa è l’Italie”, “sul mio euro voglio euro e non la smetto”, “criminali diplomati ricercati sette su sette”, “coca, coca Bogotà nel mio bario” su immagini panoramiche e in camera-car della città e della zona industriale. Una dichiarazione inequivocabile che conferma che neppure l’eco vastissima avuta dal caso della rissa dello scorso sabato è riuscita, per alcuni, ad insegnare qualcosa. Il video che è su Youtube è già stato acquisito dal commissariato di polizia locale ed è aperta la caccia ad individuare i protagonisti accusati di istigazione a delinquere. Tra i primi a manifestare solidarietà alle forze dell’ordine locali di fronte a questo ennesimo affronto, è stato il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia  che ha parlato di “beffa dopo il danno”: “Dopo l’aggressione subita la scorsa settimana da parte di giovani delinquentelli a Marina di Carrara – ha detto Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di fdI - ora gli agenti di Polizia del Commissariato di Carrara, che con grande professionalità non hanno reagito - come sarebbe stato umanamente comprensibile – alle provocazioni, arriva la beffa di un video che gira sui social che vede come protagonista un rapper che in un italiano confusionario, dopo aver postato il video dell’aggressione subita, li sbeffeggia e tenta di ridicolizzarli agli occhi di persone dall’infimo quoziente intellettivo come lui, e addirittura con gesti e parole istiga alla violenza contro di loro. Nel rabbrividire dinanzi a tanto schifo, e nel palesare ancora una vostra la nostra solidarietà e vicinanza alle Forze dell’Ordine, vicinanza che è nel DNA di Fratelli d’Italia, ci auguriamo - anche nel caso specifico - un duro intervento della magistratura che serva anche a dare quella “educazione” che manca a certi loschi figuri”. 

Baruzzo ha voluto anche lanciare una critica alle dichiarazioni fatte al Tg1 dal sindaco De Pasquale in merito ai fatti di sabato scorso con le quali, secondo Baruzzo avrebbe in parte cercato di giustificare l’accaduto come eccesso di sfogo dopo il lockdown: “Sono parole che ci lasciano perplessi in quanto dette da un sindaco, cioè da una figura istituzionale e importante e a un pubblico vasto come quello delTg1. Ci saremmo aspettati parole chiare e dure nei confronti di questi delinquenti non parole da sociologo, da psicologo o da comprensivo insegnante che sembrano voler giustificare detti comportamenti. Aspettiamo smentita - da parte della portavoce, del gruppo consigliare m5S o addirittura dal sindaco stesso.”

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