Il Gruppo Territoriale M5S massese apre una riflessione sul tema porto di Carrara che è presente sul tavolo da molto tempo. Il porto di Marina di Carrara è stato da sempre una delle cause maggioritarie della mancanza di ripascimento naturale delle coste apuane e ne ha velocizzato l'erosione. Il porto forse non è stata una gran fortuna per i nostri territori, ha permesso infatti di svilupparsi ad attività che hanno segnato la nostra condizione ambientale e impedito lo sviluppo di una vera economia turistica che il nostro territorio poteva vantare. L'infrastruttura però ha legato a sé attività in espansione che oggi costituiscono gran parte del sostentamento lavorativo territoriale. Dobbiamo quindi decidere, e non solo Carrara, cosa si intenda perseguire una volta per tutte, ma soprattutto come. Il M5S Massa ha da sempre dato importanza alla tutela ambientale e, quasi in maniera profetica sulla modifica costituzionale, l'ha considerata l'elemento dirimente per uno sviluppo veramente sostenibile. Per noi è un insulto ai territori tutto ciò che non tiene conto della restituzione di un ambiente sano a chi lo vive: siano attività impattanti che non vengano circoscritte o debitamente controllate e punite, siano i loro rifiuti prodotti che aggravano lo stato di salute territoriale o persino autorizzazioni urbanistiche e quant'altro. In una parola: protezione del territorio e dei suoi abitanti.È bene rivedere quindi se ciò che si decide di fare, o si è fatto, comporta errori di valutazione e rimediare. Tutto senza strumentalizzare e arrivando a decisioni coerenti e una volta per tutte perseguendo l'interesse primario della collettività. La deriva della Guang Rong ha dimostrato proprio come spesso la lassità e l'interesse abbiano condotto all'insulto ambientale che oggi le nostre comunità pagano a carissimo prezzo.Coerenza vuole che si ripensi all'ampliamento del porto se gli studi possono indiscutibilmente dimostrare i danni che ne conseguirebbero, ma nella stessa direzione deve andare anche l'eliminazione di tutte le altre concause della fragilità della nostra costa. La scadenza delle concessioni balneari permette al demanio di demolire tutto ciò che sulle spiagge è stato costruito e che contribuisce fisicamente all'effetto erosivo. Abbiamo sostituito, senza raziocinio, la duna naturale con piscine, case e manufatti e ora ogni mareggiata arriva ai cancelli delle case sul lungomare. Evitiamo di continuare a violentare il litorale con altre infrastrutture, attendiamo qualche anno e vediamo come risponde la nostra costa: noi saremo in prima fila.Altrimenti sarà difficile credere a molte posizioni che si leggono sui quotidiani e giustificare ancora spese milionarie. Il pianeta ci sta dando segnali e se vogliamo un merito, dobbiamo preparare i nostri territori ad essere resistenti e non stare a guardarne le conseguenze inermi o corresponsabili.
Protezione del territorio e degli abitanti: la priorità dei 5 Stelle di Massa sulla questione del porto di Carrara
Scritto da Redazione
Politica
17 Febbraio 2025
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