Dati non molto confortanti emergono dal rapporto del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nella provincia apuana. Ad analizzare i risultati è Michele Folloni segretario generale Cisl Toscana Nord: "Il nuovo Rapporto del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita 2025 registra per la provincia di Massa Carrara un piccolo passo avanti: 70ª su 107 province italiane, in crescita di due posizioni rispetto all’anno scorso. Un miglioramento che però non nasconde le criticità strutturali del territorio, che rimane tra i fanalini di coda della Toscana, il cui quadro resta diseguale. Nel panorama regionale, la classifica conferma una forte distanza tra le province toscane: Siena (14ª) guida la regione, seguita da Prato (31ª), Pisa (34ª) e Firenze (36ª), tutte nella fascia medio-alta. Pistoia (61ª) e Lucca (68ª) si collocano poco sopra Massa Carrara, che resta ultima in Toscana per qualità della vita complessiva.
L’indice demografico conferma una popolazione molto anziana (posizione 96ª), con un tasso di natalità tra i più bassi d’Italia (102ª) e un’età media al parto di 33 anni, segno di un ritardo nei progetti familiari.Sul fronte sanitario, i dati sono drammatici: geriatri attivi (104ª posizione), una delle peggiori disponibilità di specialisti in Italia. I dati sul consumo di farmaci antidepressivi (105ª) sono tra i più alti del Paese, segno di un diffuso disagio psicologico e sociale. La mortalità generale (101ª) e la speranza di vita alla nascita (65ª) indicano un sistema sanitario e ambientale da rafforzare. A peggiorare il quadro, la forte emigrazione ospedaliera (72ª): molti cittadini sono costretti a curarsi fuori provincia, spesso fuori area vasta, la peggiore performance in Toscana.
Tra le voci più gravi emerge il tasso di infortuni mortali e invalidanti, dove Massa Carrara precipita al 106° posto su 107. Un dato allucinante, che riflette il peso del settore lapideo, dove il rischio rimane altissimo nonostante controlli e sensibilizzazione. Anche il rischio idrogeologico (posizione 96ª) contribuisce a rendere il territorio fragile e vulnerabile.
Sul piano economico, Massa Carrara si colloca a metà classifica (49ª per ricchezza e consumi), ma soffre una bassa presenza di amministratori comunali under 40 (70ª), segno di un sistema politico e istituzionale poco rinnovato. Un piccolo segnale positivo arriva dal mondo culturale: la provincia risulta prima in Italia per numero di librerie attive, un indicatore raro di vitalità sociale e curiosità intellettuale in un contesto difficile. Dietro i numeri ci sono persone – anziani soli, giovani che emigrano, lavoratori che rischiano ogni giorno. Serve una strategia che tenga insieme sanità, sicurezza, lavoro e servizi sociali, non solo crescita economica, è la riflessione che emerge leggendo i dati del Sole 24 Ore. La sfida per Massa Carrara è dunque trasformare la resilienza in rinascita: difendere il lavoro, ma anche la vita, la salute e il futuro delle comunità".