Il circolo di Rifondazione Alfio Maggiani di Marina di Carrara ha celebrato il suo 25 aprile in piazza Menconi davanti alla lapide posta sulla facciata delle scuole Giromini e dedicata ai Partigiani saliti ai monti " per farne contro il terrore e le barbarie vittoriosi baluardi della libertà".
Una cerimonia sentita e partecipata, riferisce Piero Marchini, coordinatore comunale di Rifondazione Comunista.
"Questa ricorrenza-fa sapere in una nota stampa il circolo di Rifondazione di Marina- che come circolo di Rifondazione omaggiamo ogni anno con chiunque voglia ricordare i valori della resistenza e del sacrificio di tante donne e uomini che combatterono per la libertà e la conquista dei diritti fondamentali, riteniamo sia importante e doveroso condividere e tramandare alle future generazioni".
Rifondazione ribadisce se ce ne fosse bisogno, l'importanza di una data spartiacque nella storia del Paese: prima del 25 aprile l'occupazione e dopo la liberazione.
"Perché il 25 aprile e la liberazione-rivendica nel comunicato Rifondazione che richiama con forza alla nostra Costituzione- sono il simbolo della libertà contro la guerra fascista, contro l'occupazione tedesca, sono stati i germogli-dai quali non si può prescindere-necessari alla nascita della nostra costituzione, sono stati la base per la conquista dei diritti di ogni singola persona e, proprio per questo, sono una storia che riguarda e appartiene a tutti i cittadini e ai partigiani di ieri-oggi-domani-e di sempre. Soprattutto oggi più che mai, dove diritti considerati sacrosanti e inviolabili vengono calpestati quotidianamente e con essi la nostra Costituzione".
"Questo 25 aprile è stato riuscitissimo anche grazie all'intervento del Presidente dell'Anpi provinciale Alessandro Conti-fa un piccolo resoconto Piero Marchini- con una bella partecipazione di cittadini, tra i quali il noto storico carrarese Daniele Canali".
Daniele Canali ha ripercorso quindi un tratto di storia di Carrara, sia quando attraversò i momenti bui della guerra, sia negli anni a seguire con la gioia festosa di ricordare quel giorno: "Nel suo ripercorrere quegli eventi, Canali ha ricordato come Carrara fosse sempre stata un città attiva, presente sul tema della libertà-ha raccontato Marchini- Nel corso degli anni la città ha sempre dimostrato partecipazione e coinvolgimento: negli anni 50/60/70 il Comune usava mettere bandiere tricolori da Carrara fino a Marina e anche sui filobus sventolava il Tricolore. Carrara del resto è stata una delle poche città a liberarsi da sola e in quel periodo triste furono migliaia gli sfollati dai territori vicini che furono ospitati e che trovarono rifugio in città".
Piero Marchini non può però fare a meno di sottolineare la scelta del sindaco Francesco De Pasquale rifiutatosi di acquistare la corona parlando di motivi finanziari:" Per noi di Rifondazione ha fatto specie leggere sulla stampa che il sindaco non avrebbe messo la corona tradizionale perché non ci sono disposizioni finanziarie. Eppure sarebbero bastate poche decine di euro: avrebbero fatto una manifestazione con l'Anpi in Piazza II Giugno senza corona se non fosse stato per l'Anpi stesso. Se c'è qualcuno che non ci crede più, non siamo noi e speriamo che le nuove generazioni perseguano l'idea di mantenere la libertà per tutti, idea rappresentata dal 25 aprile, perché anche chi non condivide i valori della Resistenza è libero anche grazie alla Resistenza".