Nicola Cavazzuti e Andrea Marchetti, del dipartimento ambiente e lavoro di Rifondazione Comunista Massa Carrara hanno espresso dure critiche al programma relativo a Cava Viti di Montignoso:"Non ci sono altre parole per esprimere quanto richiesto dalla Programma Ambiente Apuane SPA, la società che gestisce la ex Cava Viti a Montignoso. Al di là dei tecnicismi o dei "presunti" sacrifici a cui la società si sottopone la sostanza della richiesta avanzata, che gli uffici tecnici della Regiona Toscana hanno aperto ad osservazioni pubbliche, è che la discarica rimane aperta almeno per altri 10 anni e mezzo (considerando anche il periodo finale di messa in sicurezza), che si supererà quota 43 metri, che si accetteranno altri nuove tipologie di rifiuti come le ceneri pesanti e le scorie (non pericolose) provenienti dagli inceneritori, fanghi ( non pericolosi) dei trattamenti delle acque dei processi industriali, delle bonifiche dei terreni, delle bonifiche di falda, oltre a plastica e gomma.
Il Partito della Rifondazione Comunista di Massa Carrara non ci sta.Evidentemente le prese di posizione dei cittadini e delle cittadine del territorio, le deliberazioni degli enti locali interessati, sono state "archiviate" in un cassetto aprendo, di fatto, una lotta tra istituzioni. Non bisogna dimenticare che il controllo finale della società Programma Ambiente Apuane spa è in mano ai comuni di Firenze e Prato attraverso Alia Multiutility Toscana SpA. Si è aperto evidentemente uno scontro tra i comuni di Montignoso e Pietrasanta da una parte e i comuni di Firenze e Prato dall'altra: questi ultimi avrebbero potuto benissimo fare altre scelte rispetto alla discarica di ex Cava Viti, evitare di andare contro i colleghi di costa e trovare la corretta soluzione, cioè aprire da subito la fase di chiusura della discarica.La necessità di Alia Multiutility Toscana SpA di fare utili, per foraggiare le casse dei due comuni dell'area fiorentina, ha avuto invece la meglio su ogni logica di benessere dei territori, su ogni logica di rispetto istituzionale, ad ulteriore dimostrazione che la costruzione in atto di una multiutility Toscana dei servizi pubblici serve solo a creare profitti sulle spalle dei cittadini, con o senza quotazione in borsa. Ora tocca alla politica del territorio. Chi oggi ricopre incarichi politici in Regione deve necessariamente intervenire per far ritirare il procedimento presentato e attuare, come le istituzioni e le popolazioni del nostro territorio hanno chiesto, il processo di chiusura, processo che deve partire subito e non tra 10 anni".
"Una sostanziale presa in giro": così Cavazzuti e Marchetti di Rifondazione Comunista Massa Carrara definiscono il programma per la gestione di Cava Viti
Scritto da Redazione
Politica
13 Dicembre 2025
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