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Scritto da Redazione
Politica
11 Dicembre 2025

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Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso, Bruno Giampaoli è stato invitato   a partecipare alla seduta commissione affari istituzionali del comune di Massa che si terrà il 12 dicembre per parlare della situazione del viottolo delle Ferriere a Turano. Spiega Giampaoli: "La nostra sezione da anni propone il recupero di questa antica strada detta "Via delle Ferriere", anche per rispondere ai problemi dell'inquinamento della zona di Turano causati dalla  Via Aurelia pericolosa e super trafficata. L'idea è quella di ripristinare  un antico percorso pedonale funzionale e alternativo  alla sottostante Via Francigena da svolgersi tutto nelle colline di Turano. Attualmente la via è ridotta in  un piccolo sentiero difficile da percorrere perché ostruito in varie parti da frane e arbusti vari nonché da un cancello  di una  proprietà privata. Questa idea nacque dalla nostra sezione negli anni 2000 durante un a visita guidata con pulizia del sentiero fino al 2021 quando decidemmo di  lanciammo ufficialmente la proposta. L'anno successivo nel 2022, l'idea venne accolta entusiasticamente dal Dr. Lauro Giusti, Pres. Arci Turano, prematuramente scomparso, e dal prof. Luigi Benedetti, Pres. Dell'Ass. Polisportiva Alpi Apuane,   ed insime costituimmo  il Comitato popolare a cui aderì anche il CAI Enzo Biagi  di Massa. Da quel giorno sono state fatte tante iniziative, comunicati, incontri e visite guidate di cui l'ultima di alcuni mesi fa organizzata dal Comitato a cui partecipò il Sindaco e il suo Vice con altri amministratori. Solo per chi non conoscesse la storia facciamo un breve sunto ricordando per prima cosa che la via inizia a circa 200 metri dalla Statale Aurelia in Via Del Bargello, all'altezza del Torrione del castello Malaspina e sale nella collina di Cupido all'altezza della villetta del compianto maestro Piero Faleni.  Scorre a mezza costa all'altezza di una ventina di metri sul livello del mare, dentro ad un  paesaggio agreste avendo alla sua sinistra oliveti. Vigneti  e pini marittimi  e a destra  la vista della pianura fino al nostro mare ligure.Si  cammina  dentro questo sentiero, immersi nella natura, fino alla zona della Lumachella e poi si svolta salendo all'interno verso il Canal Magro fino all'antica Ferriera.Questa stupenda  collina e dedicata al Dio dell'amore "Cupido" nome  che riteniamo oltremodo azzeccato per la bellezza del luogo e per la serenità  che sprigiona. In questa zona, piena di ottima acqua, nasce anche il canale più belloe potente  di Massa  cioè il canale delle Grondini, sempre carico di  acqua anche  perché riceve l'apporto del canale di Renara che viene dai Tecchioni. I due canali, una sessantina di anni fa, all'altezza dell'ex  porta della Bertesca (sotto la Rocca) vennero uniti e formarono  un "bozzo"  dove i paesani  poi fecero   il lavatoio pubblico. Proseguendo verso l'Aurelia il canale passava sotto ad un ponticello alle cui sponde stava  un'antica e miracolosa  Maestà  la quale  venne tolta per inserirla nell'altar maggiore della   chiesa che prenderà il nome di "Madonna del Monte"  trovandosi ai piedi del Monte di Pasta. Ricordiamo che negli anni passati quando i "monceri" venivano a Massa  indicavano il luogo come  " el ponto del Canale delle Forche " facendosi il segno della croce in ricordo dei molti morti impiccati  lasciati come monito esposti nel torrione. Dopo il ponte il canale  proseguiva e prosegue ancora oggi spagliandosi per la campagna sottostante  dando origine alla pianura di Turano e ad alcuni toponomi legati all'erosione del suolo come appunto  " La Cervara"  terreno  acerbo sassoso.Una sessantina di anni fa, per fare l'attuale Via del Bargello, il  ponte è stato abbattuto e il  canale tombato con un tubo sembrerebbe non ben dimensionato e pertanto l'opera  è ritenuta a rischio idraulico come tutta la pianura di Turano che già nei secoli scorsi subì due gravi inondazioni al punto che molte case furono riempite di sabbia e ghiaino come qualche anno fa quando il canale delle Grondini usci nella zona del cimitero di Turano allagando la campagna fino a Via delle Repubblica e al Magliano".

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