Il comitato per la chiusura di Cava Fornace contesta l'analisi fatta dal segretario del Pd di Montignoso Luca Nicolini: "Nel rispondere sulla questione Cava Fornace a FDI, il segretario del PD Nicolini trasforma, a nostro avviso, gli aspetti più gravi della proroga concessa al gestore dalla regione, con l’assenso dei comuni di Montignoso e Pietrasanta, in una querelle meramente partitica, escludendo di fatto i rischi ambientali e per la salute dei cittadini.
Mentre in molti cominciano a pensare che l’ennesima proroga concessa la gestore potrebbe servire ad arrivare a scavallare il periodo elettorale e non volersi assumere la responsabilità prima del voto di una eventuale autorizzazione, Nicolini tira in ballo delle non meglio chiarite “questioni legali e finanziarie”. Una volta per tutte vorremmo capire a quali problemi legali e finanziarie si potrebbe andare incontro se si chiudesse Cava Fornace. Le autorizzazione a gestire una discarica non sono un diritto per l’imprenditore che le richiede e il rischio di impresa è alla base del sistema produttivo nelle economie capitalistiche.Perché continuare a richiamare problemi di questa natura, senza mai specificarli? Non vogliamo neanche pensare che siano state date speranze di conferimenti fino a quota 68 o 98, ma vorremmo capire una volta per tutte a cosa ci si riferisce quando parlano di “questioni i legali e finanziarie”, considerando che il gestore dichiara di non avere le risorse da destinare alla chiusura. I costi della messa in sicurezza e gestione post mortem sono imputati per legge al gestore e sono ricompresi nei piani finanziari allegati all' AIA. Ancora una volta richiamiamo al rischio di impresa che non può essere messo in capo al pubblico in nessun modo. Durante l’incontro di marzo, menzionato da Nicolini nella risposta a FDI, l’assessora Monni non ci ha detto che la discarica non si può chiudere. Ma a che gioco si vuole giocare adesso? Tante parole sono state dette sulla chiusura di Cava Fornace, parole che sono rimaste tali e a cui non sono dei corrisposti fatti concreti. La trasparenza e la partecipazione secondo noi sono altra cosa. E cosa dire dell’imbarazzante silenzio di Lorenzetti. Come mai tace? Nei giorni dopo il crollo in discarica parlava di una fiducia venuta meno nel gestore, e adesso? Cos’è cambiato? Chiediamo al sindaco di Montignoso come mai continua a mantenere l’ordinanza di scarico in fognatura per il percolato a distanza di 14 mesi dal disastro avvenuto dentro la discarica? Esiste forse ancora uno stato emergenziale? Perché se così fosse sarebbe preoccupante per il Lago di Porta e per chi vive intorno alla discarica. Vogliamo sapere le ragioni per le quali quell’ordinanza non sia stata ancora revocata. Qui tra silenzi e parole senza consistenza si rischia il futuro di questo territorio. E’ ora di agire, perché il Lago di Porta, le sorgenti, il mare, la gente che vive qui non possono più attendere" .
Chiarezza sulle questioni legali che impedirebbero a chiusura di Cava Fornace: la richista del Comitato pro chiusura
Scritto da Redazione
Cronaca
08 Agosto 2025
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