Fermare il consumo di suolo, prezioso dono del Creato e risorsa non rinnovabile, per salvaguardare gli agricoltori, le produzioni alimentari e la biodiversità. La terra è la nostra speranza, i giovani la chiave per trovare un nuovo equilibrio tra uomo e natura ed affrontare le nuove sfide climatiche, sociali ed economiche. E' un messaggio di fiducia e gratitudine, per ciò che abbiamo e per ciò che la terra continua a darci, quello della 74° Giornata del Ringraziamento che deve però trasformarsi in impegno ed in un vero cambio di rotta verso stili di vita più rispettosi, sostenibili, giusti e solidali. E' in programma domenica 17 novembre (ore 11.00) alla Chiesa di San Sebastiano (Largo Matteotti) a Massa la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi al sicuro in cantine e magazzini e chiedere la benedizione per i futuri. Una ricorrenza molto sentita e partecipata dagli agricoltori che segna lo spartiacque tra la vecchia e la nuova annata agraria in un contesto climatico sempre più fragile e imprevedibile che mette a rischio l'agricoltura e la vita delle persone. A caratterizzare la Giornata del Ringraziamento saranno, come ogni ricorrenza, il momento solenne della Santa Messa (ore 11.00) seguita dalla benedizione dei frutti della terra e del lavoro portati fin sotto l'altare dagli agricoltori e la colorita sfilata dei trattori e dei mezzi agricoli lungo le vie cittadine. Un "vociare" di clacson che porta la festa fin dentro i borghi ed i paesi. "Quella che si è appena conclusa è stata un'altra annata piena di insidie. Chi continua a negare i cambiamenti climatici nega la realtà dei fatti che noi agricoltori viviamo sulla nostra pelle e sulle nostre aziende. L'aumento delle temperature, gli eventi estremi, l'esplosione dei patogeni che trovano condizioni ottimali per diffondersi rappresentano una minaccia seria e presente. – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – Gli eventi climatici ci pongono in una posizione di notevole ritardo rispetto agli effetti della crisi climatica. La presenza degli agricoltori diventa, in questo contesto, ancora più determinante e strategica nella cura di un territorio, soprattutto di quello montano e collinare, che a causa dell'abbandono di questi ultimi venti anni contribuisce a rendere i fenomeni ancora più violenti e devastanti. L'acqua che non scorre, ma corre portandosi via tutto quello che incontra. E' tempo di fermare il consumo di suolo. E' tempo di rimettere l'agricoltura veramente al centro. La Giornata del Ringraziamento sia insieme a momento di preghiera collettiva e riflessione, un momento di coraggio ed ammissione".
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