Il Presepe Vivente di Equi Terme ha vissuto una giornata storica a Roma, portando la Natività della Valle del Lucido nel cuore della cristianità, all'interno del programma ufficiale del Presepe Vivente di Roma, ospitato sabato scorso, nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Un'esperienza di fede e comunità che unisce il Natale alle radici di un territorio.La delegazione dei presepisti di Equi ha partecipato all'udienza con Papa Leone XIV, che ha ricordato la Natività come Vangelo vissuto: nella mangiatoia Dio sceglie umiltà e fragilità, indicando una via alternativa al potere. Il Pontefice ha infine richiamato il Presepe come luogo di famiglia e comunità, simbolo di pace, accoglienza e custodia delle radici spirituali.Dopo l'incontro con il Papa, il Presepe Vivente di Equi si è trasferito alla Basilica di Santa Maria Maggiore, sede del Presepe Vivente di Roma, scelta per il suo profondo valore simbolico e spirituale. È qui che si conserva la reliquia della Sacra Culla, venerata nel tardo pomeriggio, ed è qui che riposano le spoglie di Papa Francesco, che ha voluto fortemente questa manifestazione. L'edizione di quest'anno si inserisce nel cammino del Giubileo, che ha portato e porterà a Roma milioni di pellegrini da tutto il mondo.Alle 12, i figuranti hanno partecipato alla Santa Messa, celebrata dal cardinale Rolandas Makrickas, arciprete della Basilica. Nell'omelia, il cardinale ha richiamato il Presepe come segno continuo di un Dio che sceglie di stare accanto all'uomo e come momento di rinascita. Cerimoniere della celebrazione è stato monsignor Ivan Ricupero, responsabile dei programmi del Giubileo della Basilica. Accanto al gruppo di Equi anche don Simone Giovanella, parroco dell'Unità pastorale della Valle del Lucido, e don Vito Piscitello, parroco di Olivola, Quercia e Collecchia. I due parroci lunigianesi hanno concelebrato.
Nel primo pomeriggio, il Presepe Vivente di Equi ha preso parte alla sfilata e alla rappresentazione nelle vie adiacenti alla Basilica, con il sagrato di Santa Maria Maggiore trasformato in una Betlemme della Natività. Un racconto fatto di costumi, gesti e silenzi, culminato nello spettacolo che ha preceduto l'adorazione della reliquia della Sacra Culla, momento conclusivo e più intenso della giornata.
Il Presepe Vivente di Equi Terme ha partecipato all'evento con 25 figuranti, guidati dal presidente dell'Associazione Fabio Furia, chiamato nella rappresentazione al ruolo di censore. Massimo Caleo invece ha vestito i panni di Erode, mentre la Natività della Valle del Lucido è stata interpretata da Fabio Mazzi e Chiara Mastrini, insieme alla piccola Beatrice, di undici mesi, affiancata dalla primogenita Alice.
Il Presepe Vivente di Equi Terme tornerà ora nel suo scenario naturale della Valle del Lucido nei giorni 25 dicembre (Natale), 26 dicembre (Santo Stefano), sabato 27 e domenica 28 dicembre. Nella giornata di Natale le rappresentazioni si svolgeranno dalle 20.30 alle 23.30, mentre negli altri giorni il percorso sarà visitabile dalle 18 alle 21.









