Lo storico massese FRanco Frediani riepiloga la storia di Villa Massoni: "Alla luce del rinnovato interesse su villa Massoni, forse molti non conoscono alcune vicende, l'ultima delle quali ha prodotto gli effetti che hanno portato alla situazione attuale. Innanzi tutto è doveroso ricordare chi ha speso tempo e parole in favore della villa e mi riferisco a Martina Nardi che nel 2009, assessore all'Urbanistica nella Giunta a guida Pucci, ne propose l'acquisto. L'offerta, inserita nei piani del PIUSS, si aggirava sui tre milioni di euro, ben lontani dai 10 richiesti dalla proprietà che li rifiutò. Ciò premesso, nel 2012, a iniziativa dell'associazione Massa Picta, partecipai, con e sotto l'egida di Italia Nostra e coinvolgendo altre Associazioni e Enti cittadini, alla raccolta firme a sostegno della candidatura della villa a "Luogo del cuore", l'annuale censimento promosso dal Fai Nazionale. In quattro mesi di tavoli in città e nei supermercati, furono raccolte 18.357 firme, un record ancor oggi imbattuto, lampante testimonianza di quanto la villa sia nel cuore dei massesi. Purtroppo ci classificammo undicesimi e solo i primi dieci poterono usufruire dei contributi messi in palio. Ciò nonostante, il Fai si dichiarò disponibile ad elargire un modestissimo ma significativo contributo, ma all'offerta non seguì alcuna risposta. Intanto la villa continuava nel suo lento ma inesorabile degrado e questo malgrado i sopralluoghi, spesso osteggiati dalla proprietà, effettuati dalla Soprintendenza alle B.A. e dal Nucleo Carabinieri di Firenze . Ma il problema era sempre lo stesso : "trattasi di una proprietà privata". Veniamo adesso al passaggio che ne ha determinato il destino : la denuncia, nel 2014, al procuratore della Repubblica Aldo Giubilaro dello stato di degrado documentato da foto aeree fatte scattare con l'aiuto di un drone. Ne seguì il sequestro dell'immobile, fatto clamoroso che fece notizia anche sui TG della RaiTV che inviò a Massa la giornalista Stefania Battistini, oggi nota per i reportage sulle guerre. In ultimo, ma non meno significativo, l'incontro del 3 marzo 2016, avuto a Roma al Ministero dei Beni Culturali con il sottoscritto, il presidente di Italia Nostra, Bruno Giampaoli, il sindaco Alessandro Volpi e il presidente della Camera di Commercio Dino Sodini. Risultato : "Il Ministero nulla può finché il bene resta privato". Nell'ottobre arrivò anche la risposta del Ministero alla interrogazione parlamentare presentata dall'onorevole Nardi che aveva chiesto l'intervento dello Stato: "La spesa per la messa in sicurezza, restauro e recupero, stimata in 80 milioni circa di euro, è tale che supera ogni presumibile capacità di intervento". E veniamo ai giorni nostri : il PD sembra intenzionato ad una raccolta firme. A che pro? La cittadinanza ha già dato ampia dimostrazione del suo interesse alla salvaguardia del bene. Giacomo Bugliani sembrerebbe voler coinvolgere la Regione nell'acquisto, cosa forse fattibile ma a condizione di aver le idee ben chiare sugli interventi di recupero e sul futuro utilizzo della villa. Noi, al momento, ci accontenteremmo della fruibilità cittadina del vasto parco".