«Il 12 giugno, nell'ambito della Settimana della Bonifica, sarà inaugurata una panchina rossa presso la sede consortile di Viareggio. Un gesto simbolico contro la violenza sulle donne che, tuttavia, rischia di restare un'iniziativa di facciata», dichiara Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista Difendiamo il Territorio - "Dopo la sbandierata certificazione sulla parità di genere il Presidente del Consorzio continua a promuovere attività che dovrebbero dimostrare attenzione al tema femminile. Ma la realtà dei fatti dice altro: l'Ufficio di Presidenza del Consorzio è composto da tre uomini su tre. Nessuna donna. Zero. È questa la parità che si vuole rappresentare? Le quote rosa non sono un optional, ma un dovere morale e civile. Se si parla di uguaglianza e di rispetto dei diritti, bisogna dimostrarlo nei fatti, non solo nelle cerimonie pubbliche. Altrimenti anche iniziative importanti come le panchine rosse rischiano di essere percepite come strumenti di propaganda, vuoti di reale significato. Non è accettabile – aggiunge – che un Ente pubblico si presenti come promotore di parità quando al suo vertice non c'è alcuna rappresentanza femminile. Ancora più grave è il silenzio delle istituzioni locali, anche di quelle presenti nell'Assemblea Consortile, che non prendono posizione su un tema così cruciale. La Regione Toscana dovrebbe intervenire per garantire coerenza con i principi costituzionali. Continuerò a battermi ffinché la parità non sia solo un titolo da esibire, ma una pratica concreta. E chiedo al Presidente e al Direttore Generale di concentrarsi sulle reali competenze dell'Ente, che non è un soggetto politico, ma operativo, con il compito di occuparsi della manutenzione dei corsi d'acqua. Esporsi su temi che esulano dal proprio mandato, senza coerenza interna, espone l'Ente a critiche legittime, come già avvenuto per la panchina arcobaleno a Capannori».
