Come era facilmente prevedibile, le intense piogge dei giorni scorsi hanno accentuato il rischio franoso presente nei rilievi appenninici e ne hanno pagato le conseguenze anche i resti del borgo fortificato di Moneta, risalente all’anno Mille, nel quale intorno al XV° secolo venne edificato un maniero dai genovesi di Campofregosi, signori di Carrara. I resti del castello e del borgo di Moneta sono, oggi, di proprietà del comune di Carrara e, in parte, appartengono a dei privati. A lanciare l’allarme sul rischio frane a Moneta sono state tre associazioni locali interessate alla salvaguardia del sito di Moneta: Italia Nostra sezione Apuo-Lunense, Pro loco Fossola Moneta APS, Pro loco Salviamo il Castello di Moneta: “Un settore delle mura nel tratto meridionale minaccia di cedere ed è già cominciato il rimpallo delle responsabilità fra il comune, che ha effettuato un sopralluogo, e il privato che possiede una parte cospicua dell'antico borgo, incluso il tratto di muro interessato dal movimento franoso. Italia Nostra sezione Apuo-lunense, Pro Loco Salviamo Il Castello di Moneta è Pro Loco Fossola-Moneta APS in un’unità di intenti derivata dalla consapevolezza dell'importanza del sito di Moneta, auspicano, da tempo, un organico intervento di salvaguardia del borgo e del Castello. Per questo chiedono un sopralluogo urgente della competente Soprintendenza di Lucca, nella speranza che in tempi brevi, venga sottoscritto un protocollo d'intesa fra le parti interessate per raggiungere rapidamente l'obiettivo di salvare il Castello di Moneta”.
Pericolo di frane ai resti del Castello di Moneta: l'appello delle associazioni locali per un intervento di salvaguardia del sito
Scritto da Redazione
Cronaca
23 Marzo 2025
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