«Il Festival è stato probabilmente quella cosa che la città aspettava che accadesse - dichiara Francesca Mazzocchi, Presidente LAMA Impresa sociale - e che alla città mancherà: alle 8500 persone che lo hanno attraversato e a quelle che non sono riuscite ad esserci. È stata una piccola, prima trasformazione. È stato un fatto collettivo, una sorpresa, una festa, una piattaforma di riflessione, di dialogo e di partecipazione. Istituzioni, cittadini, artisti, scuole, comitati, mondo accademico, professionisti: tutti hanno avuto un motivo per esserci, per confrontarsi, per apprendere, per raccontare, per attraversare e riscoprire la loro relazione con un luogo simbolo della città e ciò che ci sta intorno. Volevamo riempire un vuoto, fisico e di senso, volevamo riattivare una comunità. Mi sembra che la prova generale sia funzionata.»
«È stata una settimana densa di esperienze, memorie e emozioni. Volevamo fare qualcosa che risvegliasse l'esigenza collettiva di rivedere la storia e i suoi lasciti e rivolgersi al "post" con maggiore consapevolezza» racconta con soddisfazione Martina Angelotti, co-direttrice artistica del Festival. «La Torre è stata il nostro testimone e l'arte la nostra guida. Post Colonia si è inserito nel territorio accogliendone le fragilità e portando contenuti per metterle a fuoco, aprendo un dialogo fertile con la comunità, che ci auguriamo possa proseguire.»
«Il Festival è stato pensato come test per un modello di progettualità artistica e culturale sul territorio che parlasse con e attraverso l'architettura: la risposta della cittadinanza è andata oltre ogni aspettativa così come la partecipazione del pubblico specializzato. E' stato importante anche dar spazio e ascoltare le voci critiche e dissidenti verso le condizioni passate attuali e future della costa» prosegue Emanuele Guidi, co-direttore artistico. «Non solo la torre ma tutti i simposi, le performance e le mostre sono state visitatissime. Domenica, giorno di chiusura, un'artista locale che ci ha seguito tutta la settimana mi ha chiesto: ora come facciamo post- post-colonia? Deve diventare un formato continuo.»
Vincitore della terza edizione del Bando Festival di Architettura promosso e finanziato dal Ministero della Cultura, uno dei 10 a livello nazionale, l'unico in Toscana, POST-COLONIA, ha avuto come quartier generale l'ex-Torre FIAT, oggi Torre Marina, ex-colonia marina. Il festival è stato concepito come evento interdisciplinare, una piattaforma di confronto per riflettere sulle architetture e sul paesaggio della costa nord toscana, partendo dal lascito fisico e simbolico delle ex-colonie marine, uno strumento temporaneo attraverso cui interrogarsi sul ruolo di arte e cultura come mezzi di trasformazione sostenibile dei territori e linguaggi per l'immaginare futuri possibili, per nuove transizioni ecologiche, culturali e sociali. Obiettivo che è stato pienamente raggiunto, come ha dimostrato la calorosa risposta del pubblico che ha avuto l'opportunità di riconoscere i propri luoghi, visitarli e riviverli, con la possibilità di rivederli e ri-immaginarli attraverso nuove lenti.
Ricordiamo alcuni degli ospiti che hanno accompagnato il festival con presentazioni, conferenze e performance: Céline Condorelli (artista), il collettivo di architetti Orizzontale, Cally Spooner (artista), Muna Mussie (artista e performer), Aldo Giannotti (artista), Emilio Distretti (ricercatore, Royal College of Art, Londra ed Ente di Decolonizzazione – Borgo Rizza), Chiara Braucher (ricercatrice e attivista), Massimo Carozzi (artista sonoro), Giulia Cavaliere (critica musicale), Marco Armiero (storico dell'ambiente), Lorenzo Pezzani (ricercatore e fondatore di LIMINAL), Stefano Pivato (storico), Rosario Talevi (architetta, Floating University Berlino), Angèle de Lamberterie (geografa e urbanista, Plateau Urbain Paris), Mathias Rouet (urbanista, Plateau Urbain Paris), Anna Lambertini (architetta paesaggista).
Appositamente per il festival, Ivan Carozzi ha ideato e scritto un audio documentario"La Torre e il borgo fantasma" in due puntate, in collaborazione e ascoltabile su Tre soldi | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound.
Tra i partner italiani e internazionali di POST-COLONIA: il collettivo Orizzontale, la cooperativa Doc Scs di Torino, CIVA – Centro per l'Architettura di Bruxelles, Plateau Urban di Parigi e l'Università di Arti e Design di Karlsruhe e l'Università di Firenze.
Un grazie speciale al partner strategico per la mobilità sostenibile AT- autolinee toscane per il supporto logistico e alla promozione del Festival.
Il festival è sostenuto da Festival Architettura - Edizione 3, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ed ha goduto inoltre di numerosi patrocini e sostegni istituzionali: Agenzia del Demanio, Regione Toscana, ANCI Toscana, INU Toscana, Provincia di Massa-Carrara, Comune di Massa, Comune di Carrara, Comune di Montignoso, Fondazione CR Carrara.
I filmati e le foto sono state messe a disposizione dal MAUTO - Museo Nazionale dell'automobile di Torino, dal Centro Storico FIAT e dall'Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea.
Un ringraziamento agli sponsor economici e tecnici locali: la cooperativa G. Di Vittorio, lo studio radiografico Mergoni, Lorieri Scurtarola, La Bottega di Adò, CNA Massa-Carrara, FAI Massa-Carrara, ProLoco Partaccia, Casa FACI, le giovani architette massesi GAMS e la libreria Melville.
Info: www.post-colonia.it |
Ufficio stampa Davis & Co. | Lea Codognato | +39 055 2347273 | +39 335 5250748 Lorenzo Migno –