La notizia è di incredibile rilevanza legale: il giudice per le indagini preliminari, per la seconda volta, ha respinto la richiesta di archiviazione da parte della Procura e ha disposto nuove e più dettagliate indagini sul caso della morte di Alberto Menconi, avvenuta il 1 novembre del 2022, all’ospedale delle Apuane dove era ricoverato per un parziale blocco intestinale. Ad intentare la causa contro l’ospedale sono stati i figli del Menconi, sulla base di una serie di fatti contraddittori e non chiariti nelle circostanze dell’intervento e della degenza del padre. La scomparsa di Alberto Menconi era stata prematura e imprevista: aveva 76 anni e godeva di ottima salute, ancora attivo nel suo stimato negozio di barbiere nel centro di Avenza. L’evento ha segnato in maniera profonda e dolorosa i suoi famigliari, soprattutto per il non chiaro precipitare degli eventi dopo il ricovero. La causa era già finita davanti a un Gip con la richiesta di archiviazione della Procura e, già una prima volta il giudice aveva disposto un approfondimento delle indagini. Rarissima nella letteratura giudiziaria, una seconda respinta della richiesta di archiviazione e una nuova ripartenza delle indagini sul caso. Particolarmente soddisfatti gli avvocati della famiglia Menconi e anche i figli del signor Alberto.
L'udienza di nomina dei consulenti, cioè l’attribuzione ufficiale dell'incarico, è prevista per martedì 4 febbraio.