Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, firmato dalle Organizzazioni Sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT, FAISA-CISAL e UGL-FNA:
"Le scriventi Organizzazioni Sindacali, pur comprendendo le lamentele del Sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, intendono precisare che i disservizi verificatisi il 3 novembre sulla linea 27 Barbarasco Scuole–Villecchia non sono imputabili ad Autolinee Toscane, bensì a CLUB, la nuova azienda che ha vinto l’appalto del cosiddetto Lotto Debole in Lunigiana.
Dal 3 novembre, infatti, Autolinee Toscane ha subappaltato a CLUB il turno di Aulla TA2019, anticipando di fatto l’avvio del Lotto Debole, previsto ufficialmente per il 7 gennaio prossimo. Peccato però che, fin dal primo giorno, Autolinee Toscane continui a chiedere ai propri autisti di coprire quel turno in straordinario, poiché CLUB non è ancora in grado di gestire il servizio. La domanda nasce dunque spontanea: ma i dirigenti di Autolinee Toscane lo sono o lo fanno?
In questi anni, infatti, l’azienda non è riuscita a risolvere le problematiche legate alla carenza e vetustà dei mezzi, alla mancanza di un turno di riserva tra il personale autista – indispensabile per garantire la continuità del servizio in caso di malori o assenze improvvise – e all’assenza di una biglietteria o infopoint capace di fornire informazioni corrette all’utenza, soprattutto in situazioni emergenziali.
I disservizi di questi anni, inoltre, non hanno riguardato solo la Lunigiana ma anche la zona costiera. Anche questa mattina, presso la sede di Catagnina, cinque autisti sono rimasti bloccati in deposito per mancanza di mezzi, così come già accaduto nei giorni scorsi.
Ci rammarica constatare come qualcuno ritenga che l’assegnazione del Lotto Debole a un nuovo gestore possa, da sola, risolvere tutte le criticità del Trasporto Pubblico Locale - TPL -. Lo stesso ottimismo si era già manifestato in occasione dei passaggi da CTT Nord ad Autolinee Toscane, da ATN a CTT Nord, e ancor prima da CAT ad ATN. La realtà, purtroppo, dimostra che la situazione è ben più complessa.
La politica locale – e in particolare la Regione Toscana, che ricordiamo ha indetto la gara unica regionale del TPL, comprendente anche quella del Lotto Debole – non sembra aver ancora compreso che, senza investimenti adeguati nel settore, i problemi non potranno mai essere risolti. Le risorse investite dalla Regione Toscana e dal Governo non sono sufficienti a garantire un settore tanto importante e delicato per le esigenze di mobilità dei cittadini. Le nozze con i fichi secchi non si possono fare.
A ciò si aggiunge che la gara del Lotto Debole farà risparmiare alla Regione pochi spiccioli, ma quel modesto risparmio si tradurrà in un costo economico e sociale ben più elevato, che ricadrà interamente sui lavoratori.
Dal prossimo 7 gennaio, infatti, al personale autista verrà tolta la residenza di lavoro in Lunigiana, costringendolo a sostenere enormi costi di trasferimento quotidiano per recarsi a Massa, presso la sede di Catagnina, per svolgere servizio.
Tutto questo avviene mentre, quotidianamente, leggiamo dichiarazioni di esponenti politici che riconoscono come in Italia gli stipendi siano troppo bassi e che occorra garantire salari più alti per contrastare l’inflazione. Eppure, ancora una volta, si scelgono politiche che vanno nella direzione opposta".
|
FILT-CGIL Leonardo Fazzi |
FIT-CISL Francesco Pappini |
UILT Alberto Nardini |
FAISA-CISAL Matteo Bertanelli |
UGL-FNA Graziano Maneschi |









