La mostra "Di-amanti", giunta alla seconda edizione, vuole dedicare l'unicità di ogni forma d'arte e al tempo stesso la soggettività mettendo luce su opere di sette artisti. La mostra è stata organizzata e curata dall'artista Luciana Bertaccini per l'Associazione Insieme. L'arte, come il diamante, ha molte sfaccettature ed ogni artista in ogni sua creazione ha un pezzettino del suo mondo da condividere con altre persone. È un mondo interno, emotivo ed esterno. L'unicità di ogni opera la rende, in questo senso, un diamante. All'interno del quale la visione dell'artista si riflette ma riflette anche la soggettività di coloro i quali ammirano l'opera.Troverete in esposizione le opere di Gloria Rustighi, Luciana Bertaccini, Manola Caribotti, Sara Andrea Antonacci, Sara Margiotta, Selene Bertagni e Paolo Zavanella. La mostra verrà inaugurata domenica 26 ottobre alle ore 17 e seguirà per i giorni dal 26 ottobre al 02 novembre i seguenti orari: dalle 16.00 alle 19.00 presso il Salone degli Svizzeri – Palazzo Ducale Massa. Esposti, si possono ammirare tra le altre opere, le foto di Paolo Zavanella all'interno del progetto ""Io, il mio corpo". Il corpo parla, anche quando tace. Racconta il tempo che passa, le esperienze vissute, le ferite guarite e quelle ancora aperte, i momenti di gioia e di sconforto. È un linguaggio fatto di segni, rughe, tatuaggi e gesti: un racconto silenzioso che custodisce la nostra storia personale meglio di qualsiasi parola. Da questa consapevolezza nasce il progetto fotografico di Paolo Zavanella, pensato con la Dott.ssa Di Sibio dell'associazione Nutri(m)ente. Un'iniziativa che unisce arte e riflessione, con l'obiettivo di raccontare, attraverso il corpo, le storie di chi ha attraversato cambiamenti, fragilità, rinascite. Ogni scatto rappresenta una storia unica. Il corpo diventa una mappa di vita, un territorio fatto di identità e memoria, dove cicatrici, tatuaggi e rughe sono tracce di ciò che siamo stati e di ciò che siamo. Il progetto conta oggi venti scatti, ma resta aperto alla ricerca di nuovi volti e nuove storie. Nel tempo, l'obiettivo è raccogliere tutto in un libro fotografico che unisca immagini e parole, per far emergere quella forza silenziosa che abita in ognuno di noi: la forza di continuare, nonostante tutto.Su questo tema, sensibile è l'affiancamento della Cooperativa L'Abbraccio che partecipa a questo importante evento ed è da anni attenziona l'arte in ogni sua forma all'interno dei suoi servizi (Comunità madre bambino, Minori Stranieri Non Accompagnati, Housing First ed Housing in Rosa) e al suo esterno."Lavorando nel disagio psico-sociale - afferma la Dott.ssa Silvia Tofanelli Vice-Presidente e Psicoterapeuta de L'Abbraccio - abbiamo toccato con mano quanto può essere terapeutica e potente l'arte. Ci siamo avvicinati al progetto di Paolo Zavanella "Io, il mio corpo" e a "Diamanti" proprio per la sua attenzione alla fragilità come potenzialità, risorsa e soggettività. Il nostro lavoro quotidiano, rispetto alle situazioni di fragilità genitoriale, minorile emotiva, educativa e circa le situazioni di violenza e maltrattamento ci ha messo difronte alla scelta di ampliare la nostra visione dell'essere "fragile" verso un "fragil-mente potente". Il nostro lavoro si concentra prevalentemente sulla tutela minori, sul supporto alla genitorialità e sul potenziamento dell'adulto verso un reinserimento sociale, psicologico e lavorativo. Dalla necessità di offrire una risposta con un servizio professionalmente formato e competente, è nato tra gli altri progetti, "Ascol-Tiamo-Ci Sportello di Ascolto contro la violenza su donne e minori" (aperto martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00 sito in Viale E. Chiesa 22) che ha come obiettivo quello di accogliere ed indirizzare ai servizi di competenza la popolazionesetteLa sinergia con l'amministrazione di Seravezza con il "Centro Polivalente di Aiuto alle Persone Fragili" in cui si può trovare lo sportello gemello, primo progetto, che ha permesso un intervento più ad ampio raggio (aperto il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 presso Via Fratelli Rosselli, 70 Seravezza). Collegato agli sportelli, partirà la campagna "La violenza di genere non è sul menù". Saremo presenti per condividere questo progetto con chi ne vorrà sapere di più. Siamo onorati di poter partecipare con la nostra esperienza e le nostre emozioni a questa mostra".