Il marzocco ovvero la statua di un leone accosciato e coronato che regge con una zampa lo scudo col giglio di Firenze, è il simbolo della Repubblica Fiorentina. La città toscana lo faceva installare in cima ad una colonna, nei pressi del palazzo comunale delle città asservite, per dimostrarne il possedimento. Di questo simbolo si è discusso nelle sale del museo di san Giovanni a Fivizzano in occasione del dono di una corona d’oro, fatto dalla città gigliata, all’amministrazione locale in ricordo dell’antica amicizia tra le due città. Già da cinque anni, per mezzo anche della società San Giovanni di Firenze, si svolge una cerimonia itinerante durante la quale il capoluogo di regione dona alle sue antiche città vassalle una corona d’oro da apporre sul capo del leone, per ricordare gli antichi legami esistenti. Sia Claudio Bini, presidente della società, sia Paolo Penko, maestro orafo creatore del gioiello, sono intervenuti rimarcando l’importanza della conservazione delle tradizioni, essenziali per trasmettere l’identità di un popolo e di un territorio alle generazioni future. Presieduta dal sindaco Gianluigi Giannetti insieme a tutta l’amministrazione, per bocca anche di Francesco Leonardi, direttore della Biblioteca “E.Gerini”, la conferenza ha visto anche gli interventi di Letizia Perini assessore allo Sport e alle tradizioni Popolari del Comune di Firenze, Samuele Lastrucci, direttore del Museo de Medici di Firenze e Claudio Casini storico dell’arte che ha ripercorso non solo l’evoluzione del marzocco inteso come opera d’arte, ma anche la storia privata e artistica di Mario Moschi, affermato scultore del secolo scorso, autore di varie importanti opere tra cui il san Giovanni in Bronzo, che, per anni, ha sostituito una precedente statua del santo, anch’esso simbolo della potenza fiorentina, scomparso misteriosamente dopo il bombardamenti del 1944. Al termine della gremita conferenza, accompagnata dai gonfaloni delle due città e della Società san Giovanni, la corona d’oro, appoggiata su un cuscino rosso e trasportata da due giovanissime damigelle, è stata accompagnata dal gruppo storico di Fivizzano in Piazza del Marzocco dove, al termine di una piccola cerimonia, dalle mani del “Magnifico Capitano” è stata posta sul capo del leone che dal 2007 ha ripreso posto sulla sommità della colonna prima occupata dal san Giovanni. Il sindaco Giannetti si è riproposto di ripetere questa cerimonia annualmente, come già avveniva in epoca rinascimentale per rimarcare l’influenza fiorentina nei suoi possedimenti, come parte integrante delle manifestazioni che anche questo weekend prendono corpo, per la 53a edizione della “disfida tra arcieri di terra e corte”. Grande assente della giornata il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ha dovuto rinunciare all’ultimo minuto per sopravvenuti impegni a Roma. La corona, sulla quale è incisa la frase “corona porto per la patria degna acciocché libertà ciascun tegna” è stata successivamente rimossa per essere conservata ed esposta presso il museo di san Giovanni.
A Fivizzano la cerimonia del dono di una corona d'oro per ricordare il gemellaggio medievale con Firenze
Scritto da Alessandro Fiorentino
Fivizzano
12 Luglio 2025
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