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Scritto da Redazione
Fivizzano
06 Dicembre 2025

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Un presepe, tre generazioni sempre presenti, quest'anno più che mai. A Equi Terme il Natale, per la famiglia di Antonietta Tazzara, coincide da sempre con il Presepe Vivente: prima lei, poi la figlia Nicole Cini e oggi anche il piccolo Leandro Felici. Una presenza che attraversa tutte le 35 edizioni, come un filo che lega nonna, mamma e nipote alla grotta che ogni anno diventa Betlemme.

Antonietta, 62 anni, maestra di professione, c'era già alla "prima volta": una semplice recita in chiesa organizzata dai ragazzi, da cui nacquero le prime locande e poi il presepe che conosciamo oggi. Da insegnante ha sempre vissuto questa esperienza come un modo concreto di educare: prove, allestimenti, ruoli da rispettare, responsabilità condivise. «Il presepe – ripete – è un modo per trasmettere ai bambini valori veri, fatti di collaborazione e cura».

Il momento che la emoziona di più resta l'arrivo alla grotta: lì, nella Natività incastonata nella roccia, sono stati Gesù Bambino i suoi figli Nicole ed Emanuele e, di recente, anche il nipotino Leandro. «È come se un pezzo della nostra famiglia fosse rimasto per sempre lì», confida. In quelle scene vive ancora il ricordo del marito, Daniele Cini, figura storica del Presepe Vivente, che per anni ha dato energia e passione all'organizzazione e alla comunità. Vedere oggi figlia e nipote tra i figuranti significa, per Antonietta, sentire quella presenza continuare il suo cammino.

Nicole, 33 anni, ingegnere, che da piccolissima è stata la prima "Gesù Bambino" femmina del presepe di Equi, sente di aver raccolto il testimone della mamma. Per lei, cresciuta nell'epoca della tecnologia, il presepe è l'antidoto alla fretta: mani che costruiscono scenografie, il borgo che si riempie, la meraviglia negli occhi dei visitatori. Il sogno si è compiuto quando anche Leandro, a un anno - oggi ne ha due e mezzo -, ha interpretato Gesù Bambino insieme a lei e al papà Alessio Felice, compagno di Nicole.

La loro giovane famiglia ha vissuto un momento indimenticabile nel 2023, quando durante l'udienza dedicata ai presepisti del Presepe Vivente d'Italia – cui Equi partecipa ogni anno con una delegazione – Papa Francesco li ha chiamati personalmente per un saluto. Un'emozione che Nicole descrive come «un segno di quanto il presepe sia entrato nella nostra storia familiare, un dono che passa di generazione in generazione».

Il desiderio per il futuro è semplice: insegnare a Leandro la gioia di un Natale fatto di incontri, sorrisi, comunità. Un Natale che nasce nella grotta, ma continua nel paese, nei gesti condivisi, nei volti che ritornano ogni anno.

Il Presepe Vivente di Equi Terme, organizzato dall'Associazione Presepe Vivente di Equi Terme APS guidata dal presidente Fabio Furia, festeggia quest'anno la 35ª edizione: andrà in scena dal 25 al 28 dicembre, con apertura il 25 dalle 20.30 alle 23,30 e dal 26 al 28 dalle 18 alle 21. Il racconto di Equi arriverà anche a Roma: il 13 dicembre una delegazione dell'Associazione parteciperà al Presepe Vivente d'Italia, con udienza in Vaticano da Papa Leo XIV e momento di preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

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