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Lunedì 15 Settembre 2025
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Scritto da Redazione
Lettere al giornale
01 Settembre 2025

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta inviata dal dottor Lanmarco Laquidara sugli spazi riservati ai disabili all'interno dello stadio dei Marmi durante le partite casalinghe della Carrarese: "Ieri molti disabili, certamente molti di più di quanti possa accoglierne il vergognoso "pollaio"  predisposto dall'amministrazione comunale, sono accorsi allo stadio per godere di un paio d'ore di svago, facendo il tifo per la sempre più seguita e amata Carrarese. Appena entrati però si sono trovati di fronte ad una sgradita e assurda sorpresa: la chiusura degli spazi coperti del rettilineo di tribuna, che nella scorsa stagione ospitavano in ogni gara almeno una ventina di disabili, permettendo tra l'altro un'ottima visuale del campo ed una adeguata protezione da pioggia, caldo e freddo. Visto che nel "pollaio" di fatto c'erano pochi posti e situati in una posizione con una visibilità davvero pessima, queste persone avevano fatto di necessità virtù, utilizzando quegli spazi altrimenti inutili con intelligenza. Da ieri, però, c'era un muscoloso addetto che ha fatto da cane da guardia, impedendo a chiunque di accedere a quegli spazi che nella scorsa stagione avevano permesso ai disabili di porre rimedio alla cecità degli amministratori. Amministratori, che, forse, ancora oggi, nonostante le evidenti prove contrarie, credono che in fondo  i disabili siano due o tre , "e cosa vogliono di più". No cari amministratori. I disabili sono molti di più. Quando una squadra milita in serie B arrivano anche dalle città vicine e dal luogo di provenienza della squadra ospite, raddoppiando nella migliore delle ipotesi  il nucleo storico dei disabili sostenitori della Carrarese che già superava le abbondantemente le due cifre. Dovremmo essere orgogliosi di offrire loro uno spettacolo che non tutte le città possono mettere a disposizione di ognuno.  E tutti hanno diritto a quelle due ore di svago che possono migliorare la loro vita. Chiudere gli spazi del rettilineo, qualsiasi sia la ragione, e sottolineo qualsiasi sia la ragione dell'adozione di questo scellerato provvedimento, è una evidente lesione di questi diritti e qualifica una amministrazione per quella che è. La prima cosa che viene in mente naturalmente è di dire: continuate a votarli!".  Ma non basta. Bisogna protestare tutti insieme. Occorre riempire la stampa e i social di questa protesta e chiedere innanzi tutto l'immediata rimozione della grata posta sul lato monti del pollaio che impedisce la visione del campo di gioco a coloro che trovano posto nell'angusto spazio di apartheid che da sempre chiamo "settore Nelson Mandela" e poi riaprire gli spazi coperti del rettilineo qualsiasi sia la motivazione della loro chiusura e da qualsiasi autorità provenga questo scellerato e inutile divieto. Potrebbe averlo ordinato anche il primo ministro o il presidente della repubblica. Non ha importanza. Un sindaco deve anche avere gli attributi per far rispettare i diritti dei suoi cittadini, anche e soprattutto se la loro vita è limitata dalla presenza di qualche handicap che li obbliga ad affrontare in modo diverso le difficoltà della quotidianità. Prego tutti di condividere i miei interventi sui social e colgo l'occasione per ringraziare invece La Carrarese che a differenza dell'amministrazione comunale ha sempre fatto tutto il possibile per accoglere in modo decoroso le persone con disabilità".

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