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Scritto da Redazione
Politica
15 Gennaio 2025

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L’accordo fatto con Asl per il problema di anestesiologia all’ospedale delle Apuane non piace al consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che  ha criticato anche il plauso all’accordo espresso pubblicamente dal Pd: “È davvero sconcertante che, di fronte a un accordo capestro che non risolve nulla e peggiora ulteriormente la situazione, tutta la sinistra   si sia sentita  in dovere di esprimere gratitudine. Questo atteggiamento è non solo deludente, ma anche profondamente ingiusto nei confronti di chi continua a subire le conseguenze di una gestione sanitaria fallimentare. CGIL e PD non possono in alcun modo  dichiararsi soddisfatti di quello che, a tutti gli effetti, è  un raggiro ai danni dei cittadini. L’accordo sugli anestesisti del Nuovo Ospedale delle Apuane non rappresenta infatti  una soluzione vera, ma solo un palliativo temporaneo che nasconde la gravità del problema. Un accordo valido fino al 1° aprile   non può essere spacciato come una vittoria, ma è piuttosto la conferma di una gestione inadeguata e incapace di affrontare la cronica carenza di personale sanitario. I cittadini meritano risposte concrete e strutturali, non illusioni che rimandano solo l’inevitabile abuso dell’ASL, con il propagandato avallo del partito e della Cgil. La CGIL, che dovrebbe essere dalla parte dei lavoratori, e il Partito Democratico, che si presenta come difensore dei servizi pubblici, hanno scelto di sostenere una gestione che non solo tradisce le promesse fatte, ma dimostra una totale mancanza di visione per il futuro della sanità locale. Fingere che un accordo di così breve durata sia una vittoria è un insulto all’intelligenza dei cittadini e alla dignità del nostro territorio. La sanità pubblica non può essere ridotta a trattative temporanee e soluzioni di comodo. È necessario un piano serio, a lungo termine, che garantisca un servizio sanitario degno di questo nome. Bisogna  smettere di celebrare compromessi che non risolvono nulla e iniziare a lavorare per soluzioni vere, occorre più  trasparenza, impegno e risultati. L’intesa siglata il 13 gennaio  a Massa con la CGIL conferma l’impianto del modello organizzativo da attuare, inserendo però una fase di “accompagnamento”, di formazione “on the job”, fino al 1° aprile 2025. A partire da quella data, però, invece che  i tre turni di reperibilità - originariamente previsti nella proposta aziendale - saranno attivati due turni, unitamente alle due guardie attive notturne, con in più un turno di quattro ore, dalle ore 20 alle 24, per rafforzare in quell’arco di tempo la presenza dell’anestesista all’interno del reparto, nel blocco operatorio o, all’occorrenza, per le prestazioni richieste in partoanalgesia.  Quindi, perché esultare?    Ancora una volta, l’ASL dimostra di prendere in giro la comunità, con il  sostegno del compagno Nicola Del Vecchio  e dai rappresentanti del PD a partire dal sindaco Arrighi e dal vicesindaco Roberta Crudeli dipendente ASL in aspettativa dall’oncologia,   proponendo soluzioni temporanee e palesemente disastrose. L’accordo, valido fino a marzo 2025, non rappresenta un piano strutturale, ma solo un tampone che rinvia di qualche mese una crisi sanitaria che si trascina da anni. Questa non è soddisfazione: è un vero e proprio fallimento. Dov’è il piano per risolvere la cronica mancanza di personale? Dov’è il progetto per garantire un servizio sanitario degno di questo nome?La sanità pubblica non può essere gestita come una trattativa sindacale o una strategia elettorale. Servono risposte vere, non slogan. Chiedo a voi, Sindaco, Vicesindaco  CGIL e Partito Democratico, di assumervi le vostre responsabilità. I cittadini meritano trasparenza, piani a lungo termine e un impegno reale per migliorare il sistema sanitario, senza continuamente buttare la colpa sul Governo Meloni, in quanto il disastro sanitario lo hanno creato loro e,    se non sono  in grado di garantire questo, almeno abbiano il buon senso di non celebrare decisioni che rappresentano una resa, non una soluzione, ma un vero e proprio  delirio”.

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