Fossone è sommersa dall'acqua. La segnalazione arriva dal consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi che spiega. "Evidentemente gli annunci dell’allerta non bastano al sindaco Serena Arrighi e al presidente Eugenio Giani: chiediamo fatti non solo parole. Nel corso della recente ondata di maltempo che ha colpito la provincia di Massa‑Carrara, la frazione di Fossone è tornata ad essere teatro di allagamenti e danni pesanti: piogge torrenziali, canali straripati e abitazioni invase dall’acqua. Una famiglia lungo la via Aurelia è stata salvata dai vigili del fuoco dopo lo straripamento di un canale. Le scuole sono state chiuse, la cittadinanza mette mano a secchi e pompe, ma ciò che salta agli occhi è che, a distanza di anni dall’ennesima emergenza idraulica, le cause restano sostanzialmente le stesse: canali poco o male sistemati, tombinature insufficienti, vasche di contenimento praticamente assenti o inadeguate. Le responsabilità sono sempre del PD che da anni trascura questo territorio, anche per quanto riguarda i canali e i reticoli minori. Dal punto di vista istituzionale, peraltro, emerge una doppia catena di responsabilità che va srotolata: il comune, guidato dal sindaco Serena Arrighi, che ha il compito primo di manutenzione ordinaria dei canali, delle caditoie, dei deflussi nel reticolo minore, specie nelle frazioni vulnerabili come Fossone, ma che dà l’impressione che le emergenze vengano gestite dopo che il danno è avvenuto, piuttosto che prevenute. L’annuncio dell’“allerta arancione” è avvenuto, ma l’acqua ha invaso cantine, piani terra e garage. I cittadini di Fossone hanno “spalato acqua per due giorni”, lamentando che «i canali presenti non vengono mantenuti come si dovrebbe» (testimonianza che emerge dalla comunità). L'altra responsabilità è della Regione Toscana, sotto la presidenza del rieletto Eugenio Giani, che ha la competenza sovra‑comunale su molte opere idrauliche, bacini, reticolo idrico secondario e su policy che impongono agli enti locali livelli minimi di manutenzione. I cittadini di Fossone chiedono alla Regione: quando tali competenze saranno attivate concretamente e non solo invocate in occasione dell’allerta? Cosa è successo a Fossone? L’ evento metereologico è stato particolarmente critico: si segnalano allagamenti di cantine e garage al piano terra, a causa di canali tombati o aperti che non smaltiscono la quantità d’acqua caduta. Le precipitazioni sono state eccezionali: fino a 131 mm in 6 ore nel comune di Carrara. Nonostante la quantità d’acqua, la vulnerabilità del sistema idraulico è evidente: testimonianze parlano di “pochissime vasche” e di canali che “non vengono tenuti in efficienza”. I nodi da affrontare sono tantissimi: la anutenzione ordinaria e quella straordinaria: è inaccettabile che, anno dopo anno, si ripetano scenari analoghi. Se i canali sono tombati, se la vegetazione invade gli alvei, se le vasche di laminazione non ci sono o sono insufficienti, occorre un piano di intervento urgente. Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord ha annunciato “centinaia di cantieri aperti su fossi, canali e fiumi” nel 2024. Ma questo non sembra tradursi in un’effettiva protezione delle zone vulnerabili come Fossone. La trasparenza e rendicontazione: quanti interventi sono stati previsti per Fossone? Qual è lo stato di avanzamento? Quali sono le motivazioni per cui alcune aree restano esposte? Il ruolo della Regione e risorse: Il Presidente Giani e la Giunta regionale devono spiegare quale piano di supporto hanno per i territori come Fossone, quali risorse sono state stanziate e come vengono monitorati gli interventi. La gestione dell’emergenza e prevenzione: dichiarare l’allerta è corretto, ma non basta. Se i deflussi non sono garantiti, se le vasche non sono state sufficientemente predisposte, l’allerta arriva quando si è già in emergenza. Occorre un modello invertito: prima la prevenzione, poi la comunicazione dell’allerta. Al sindaco Serena Arrighi chiediamo: abbia il coraggio politico e amministrativo di convocare un tavolo con Regione, Consorzio di Bonifica, volontariato di Protezione civile e rappresentanti dei cittadini di Fossone. Presenti un cronoprogramma rigoroso: entro quanto tempo si puliranno e si riqualificheranno i canali, si realizzeranno le vasche mancanti e si metteranno in sicurezza le abitazioni al piano terra. Al presidente Eugenio Giani chiediamo: non limitarsi agli annunci, ma inserire Fossone e similari frazioni vulnerabili nel piano regionale degli interventi prioritari, con risorse dedicate e meccanismi di monitoraggio pubblico.Fossone non può più essere campo di prova dopo l’allerta: deve diventare esempio di resilienza e prevenzione. Le famiglie che hanno spalato acqua per due giorni non possono continuare a vivere nell’incertezza".
Allagamenti a Fossone: una gestione dell'emergenza tutta da rivedere secondo il consigliere Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
30 Ottobre 2025
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