L’Associazione Arci 31 Settembre ha sottoscritto la lettera pubblica al Governo che chiede la revisione urgente del Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne 2021-2027. La lettera è stata promossa dal coordinamento “C’è Margine” composto da abitanti, attiviste, dottorande, ricercatrici, associazioni, reti organizzate, enti del terzo settore e sindaci. Abbiamo aderito con convinzione perché il nostro territorio comunale è costituito prevalentemente da aree collinari e di montagna; “luoghi che non contano” che subiscono da decenni abbandono e spopolamento senza che la politica locale affronti questo tema con interventi strutturali e politiche mirate. Il rafforzamento dei servizi essenziali è la base per sostenere le aree interne, dove una persona su quattro per studiare o curarsi deve spostarsi.Le decisioni prese nel mese di Marzo sul PSNAI 2021-2027 dal Dipartimento per le politiche di coesione e il sud fanno presagire una strategia del Governo volta ad abbandonare le aree interne del nostro paese che sono il 60 per cento del territorio nazionale e dove vive il 25 per cento della popolazione italiana. Il futuro dei comuni classificati come Area Interna è legato alla natalità o al ripopolamento secondo il Piano, altrimenti vanno accompagnati verso il loro decesso. Il coordinamento “C’è Margine” propone invece di rafforzare lo strumento del Piano per le Aree Interne attraverso una serie di proposte volte a favorire in questi comuni l’accesso alla casa e alla terra, la transizione ecologica e digitale, flussi di immigrazione nazionale e internazionale, finanziamenti per profili professionali che mobilitino le comunità alla partecipazione.