Cronaca di una sconfitta annunciata è quanto avvenuto dal 25 ottobre in poi nell’ambito dell’assegnazione del titolo di Capitale Italiana dell’arte contemporanea 2026, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi. “Si sapeva che Carrara non sarebbe stata Capitale dell’arte contemporanea ancora prima che diventasse ufficiale – ha dichiarato Bernardi - Per sostenere la candidatura, per un mese, ci hanno sottoposto ad un record di messaggi di personaggi famosi, amici e sostenitori vicini e lontani e video dei più disparati artisti mondiali che ci hanno stordito. Tuttavia quello che siamo riusciti a capire del progetto è che si trattava di una opportunità per incassare un milione di euro e che serviva come vetrina per il sindaco Arrighi e per tutta la giunta. L’assegnazione del progetto alla Fondazione Fitzcarraldo di Torino peraltro, era stata fatta in modo del tutto nascosto, senza passare nemmeno dalla giunta e non è così che si dovrebbe agire quando si sta ‘gestendo’ una operazione importante come questa, infatti si partecipa per vincere non per essere tra i finalisti. Comunque il dossier della candidatura “Carrara, da 2000 anni contemporanea” era stato sintetizzato sul sito ufficiale del Ministero che evidenziava non solo le attività previste, ma anche l’impatto positivo sul territorio e la sostenibilità economica dei progetto stesso . E qui ci siamo persi la chance, perché la Commissione ha fatto le domande proprio su questi due punti. Le risposte sono state a dir poco imbarazzanti. Per spiegare l'effetto indiretto sull’economia della città, a seguito della realizzazione del progetto, il direttore della candidatura Franco Bianchini, ha buttato là che purtroppo Carrara non ha strutture ricettive, ma avrebbe potuto risparmiarsi la spiegazione. Invece nel dettagliare i tre milioni di euro degli sponsor, domanda del Commissario Vincenzo Santoro, ci ha pensato il project manager Alberto Gulli che, vagando genericamente tra industriali del porto e delle cave, non ce l'ha fatta a dettagliare gli importi e da chi sarebbero stati stanziati, perché in effetti i tre milioni di euro erano virtuali . Noi ci speravamo veramente di diventare la prima Città d’Arte Contemporanea 2026 perché, la maggior parte, non la pensava in modo così negativo, . Infatti come scritto in uno dei punti del progetto, Carrara è città all’avanguardia per l’arte ambientale e l’arte urbana. A ripensarci però, ci saremo sentiti a disagio per il danno d'immagine dovuto alla sporcizia ed al degrado del decoro urbano come si suol dire oggi diffuso, in cui si sarebbe mostrata la città . Sull'esito del bando, purtroppo Arrighi e la cabina di regia assieme ai Fitzcarraldo hanno dimostrato una evidente mancanza di capacità strategica e gestionale nel campo delle politiche culturali. Ammesso e non concesso fosse un bando in cui la città poteva avere delle aspettative, è evidente che la candidatura è stata costruita in maniera affrettata , peraltro con una mancanza totale di trasparenza sui contenuti della candidatura stessa. La gestione di un importante referato come quello della Cultura non può essere lasciato al caso, si pagano infatti gli anni dell’amministrazione 5 Stelle e i due anni in cui l’assessore alla cultura Gea Dazzi ha smembrato le istituzioni culturali di diretta competenza comunale, come il Mudac lasciato senza una vera visione, in una città nelle quale appaiono frequentemente idee dedicate all’arte contemporanea , ma dove nessuno sa metterle a sistema. Infatti tutto è lasciato al caso, con il risultato che alcune città che non possiedono lo stesso legame con l'arte contemporanea come la nostra, sono riuscite comunque a proporre progetti considerati dal Ministero più interessanti . A questo punto viene in mente la famosa frase “Quando sento parlare di cultura metto mano alla pistola”. C’è chi sostiene che l’abbia detta Stalin, chi Beria, chi Hermann Goering, ma calza a pennello alla figura che la nostra città ha fatto all’audizione di Roma. Tutti sanno invece chi ha detto l’altra famosa frase, molto più recente: “Con la cultura si mangia” era stata un’ esternazione felice del sindaco Arrighi".
Carrara non più contemporanea: la critica del consigliere Massimiliano Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
02 Novembre 2024
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