Perplessità sulla presenza dell’assessore Raggi nel consiglio comunale di due giorni fa: a sollevarle è il gruppo carrarese di Italia Viva:
“Chi ha sbagliato si prenda le sue responsabilità senza alzare i toni ed inasprire lo scontro, la forza della politica è la buona politica non le provocazioni, le denunce e le offese personali. Italia Viva stigmatizza il comportamento dell' amministrazione 5 Stelle che fin dal proprio insediamento ha denigrato la funzione costituzionale dell’opposizione: funzione necessaria e complementare l'azione politico amministrativa della città, nel frattempo naufragata e senza controllo. Sotto questo punto di vista Italia Viva chiede con forza, in luogo della snervante e continua ricerca di consenso fin qui esibita dalla maggioranza 5 Stelle, il ripristinino fisiologico del rapporto democratico tra maggioranza e opposizione nell’interesse collettivo. Disarmante constatare tra l'altro che proprio il “caso Raggi" ha inciso sulla scelta scellerata da parte dei 5 Stelle di non voler la sospensione delle commissioni consiliari e del consiglio comunale come richiesto dall'opposizione, sottovalutando l'emergenza contagio da Coronavirus al solo fine di continuare la loro perenne campagna elettorale in atto. Italia Viva per questi motivi critica il comportamento politicamente irresponsabile dell'assessore Andrea Raggi, non solo per il fatto di incoerenza e poco rispetto per il ruolo istituzionale ricoperto, ma anche per l'arroganza dimostrata nella gestione pubblica della “sua storia". In città c’è un amico e alleato di partito che veste i panni del vero politico responsabile, quest'uomo dal punto di vista lavorativo ha una Partita IVA e si è messo in isolamento fiduciario perché come l’assessore era andato a trovare i parenti al Nord in una delle cosiddette “Zona rosse".
Da uomo di sinistra senza autocompiacersi di essere un galantuomo, non ha rilasciato interviste alla stampa né pubblicato i suoi fatti personali sui social. Nell’umiltà e nella riservatezza sua e della sua famiglia ha ossequiato le norme vigenti e, dopo aver avvertito il medico curante e l'Asl, sta aspettando a casa pazientemente che siano finite le due settimane di isolamento, senza essere né ammalato, né venuto a contatto con ammalati. Ora come non mai per Italia Viva sarebbe imperativo, per il mondo politico grillino, visto l'esempio riportato, che venissero resi pubblici dati e fatti sulla vicenda Raggi così come stanno veramente, al di là delle interpretazioni personali.
Soprattutto sarebbe anche il caso che l’assessore Raggi dimostrasse sia l’avvenuta comunicazione al competente Servizio dell'Azienda Usl Toscana Nord Ovest come imposto dal Decreto dell'8 Marzo 2020 emanato dal Presidente Enrico Rossi, sia la comunicazione formale su carta intestata e protocollata del Dipartimento di Prevenzione Diretto dalla dottoressa Ida Aragona contenente la dicitura “non ci sarebbero più motivi ostativi al suo rientro al lavoro“.
Italia Viva vuol soffermarsi proprio sul fatto che la corrispondenza intercorsa è chiaramente basata sul “poter uscire da casa per andare al lavoro” ed è inverosimile credere che per “analogia” possa essere un permesso ad uscire per espletare un ruolo politico. Seppur le regole imposte a tutti gli italiani prevedano di poter andare al lavoro presso l’azienda di cui si è alle dipendenze, il fatto deve comunque essere provato anche mediante autodichiarazione che può essere oggetto di controlli e la non veridicità delle stessa costituisce reato. Italia Viva rammenta che è il momento di pensare alla salute e di prendersi cura delle persone affette da Covid-19, di rispondere con responsabilità alle esigenze della popolazione, senza adottare comportamenti che danneggiano il clima sociale e politico. Ma Andrea Raggi è fatto così, dice sempre una cosa e il suo contrario, in modo da spiazzare tutti, come quando ad un certo punto della sua risposta apparsa stamani sulla stampa ribadisce che lui non è mai stato in quarantena, cosa che aveva divulgato lui stesso.”.