Riceviamo e pubblichiamo la lettera pubblica del cittadino Mario Dazzi indirizzata al sindaco di Carrara, Serena Arrighi:
"Ho letto sulla sua bacheca social di facebook il sunto della seduta solenne del consiglio comunale in occasione della festa della Toscana. Come tutti gli anni bellissime parole, come tutti gli anni impegno a perseguire gli obbiettivi di propagandare i principi giuridici e umanitari che hanno portato all’abolizione della pena di morte, impegno solenne alla battaglia della tutela dei diritti civili e della libertà di espressione. Fin qui tutto bene. Ma trovo questi buoni propositi in totale conflitto con la recente scelta politica fatta dalla giunta da lei guidata e che neanche ha trovato dissenso in partiti che si rifanno addirittura alle radici risorgimentali, o partiti di opposizione che avrebbero dovuto levare la loro voce; mi riferisco alla delibera nº 333 del mese di novembre di quest’anno, con la quale viene ratificata la decisione di accettare in regalia e collocare un monumento a Che Guevara. La stampa meglio dettaglia il percorso di questa statua che il suo autore e il circolo politico che lo appoggia avrebbe prima chiesto al comune di Viareggio e poi, avuto risposta negativa, si sono rivolti a quello di Carrara. Già questo deve far riflettere sull’opportunità dell’accettazione della regalia e della sua collocazione a spese di tutti i cittadini, ma lei e l’assessore Dazzi avete superato questo inciampo recandovi, sempre secondo la stampa, a Viareggio per dettagliare l’accordo. Ma il fatto che ritengo gravissimo sia sotto il profilo politico che morale è come questa decisione sia in netto contrasto con quelle parole da lei pronunciate nella seduta solenne e quanto scritto sui social: la città di Carrara insignita di medaglia alla resistenza, Città libertaria per eccellenza, che ha sempre visto vivi e vitali fermenti politici e popolari in favore della libertà e democrazia accetta, colloca nella sua scalinata e quindi rende omaggio a un nefasto personaggio della storia. Rende omaggio e indica alle future generazioni un modello di comportamento politico e morale aberrante. Omaggia un criminale che ha fatto della condanna a morte mediante fucilazione, vantandosene, un metodo di eliminazione degli avversari politici; un personaggio truce che ha accettato la nascita degli UMAP, veri e propri campi di lavoro forzato dove i prigionieri erano principalmente omosessuali, sacerdoti e pastori religiosi, uomini di cultura; becero personaggio che ha profondamente contribuito a trasformare Cuba in un’isola carecere, dove non si può dissentire pena l’immediato arresto e la detenzione in carceri dove gli arrestati condannati da processi brevissimi e farsa vengono poi sottoposti a tortura fisica e tortura psicologica, spesso offrendo loro come salvezza l’esilio perpetuo. Oggi in queste carceri si ritiene siano rinchiusi circa 1.500 prigionieri, stima per difetto. Un’isola carcere dalla quale fuggire è impresa spesso mortale. Un politico incapace di programmazione, mantenimento e sviluppo di un’economia che era florida e vedeva Cuba a alti livelli economici, che la faceva essere all’avanguardia tecnologica e con uno stato sociale sviluppato e radicato, con un ceto medio economicamente florido, socialmente coeso e laborioso facendola diventare oggi un paese dove cade materialmente il suo patrimonio edilizio e architettonico storico, dove è ormai praticamente scomparsa industria, agricoltura e la popolazione è ridotta alla fame senza alcun sostegno sociale, con ospedali dove è meglio non ricoverarsi e rimanendo in tema, uno stato dove ancora vige la pena di morte. Ebbene, signor sindaco, non riesco proprio a capacitarmi di come questa amministrazione sia caduta in questa profonda contraddizione, non riesco neanche a avere un’idea di come possa essere accaduto. Mi auguro che lei, responsabile massimo e unico della politica della giunta possa dare delle spiegazioni, non tanto a me ma alla città di coloro si sono sempre impegnati per l’inarrestabile cammino di libertà, democrazia e etica politica.Resto in attesa di una sua risposta e distintamente la saluto
Cittadino Mario Dazzi"