Prosegue lo stato di agitazione proclamato dalla Cisl FP che ora attende la convocazione del prefetto sulla vertenza della residenza sanitaria assistita “Regina Elena” di Carrara.
“Siamo rammaricati, delusi e molto preoccupati – dichiara il segretario Enzo Mastorci - per le sorti della RSA cittadina del Regina Elena. Come CISL FP abbiamo più volte preannunciato questo flop, frutto delle scelte inappropriate del consiglio d’amministrazione che, peraltro, ha voluto affrontare il percorso concorsuale senza la direzione aziendale, da tempo sospesa dall’incarico e non sostituita”.
Non hanno infatti suscitato granché interesse, i bandi di concorso per l’assunzione di tre professionisti sanitari con contratti UNEBA.
“Si tratta di contratti di lavoro peggiorativi – spiega Mastorci - non appetibili per il personale sanitario, sia infermieri che OSS: questo ha fatto si che soltanto quattro candidati partecipassero alla selezione, per cui la graduatoria probabilmente sarà subito esaurita. Questo, purtroppo, è il risultato prodotto dalle scelte e dalla condotta incomprensibile del CDA e di questa Amministrazione comunale.
“Il risultato prevedibile – prosegue il segretario Cisl Fp - sarà quello di avere la struttura priva di infermieri alle dirette dipendenze dell’azienda ed il CDA dovrà quindi ricorrere all’esternalizzazione del servizio infermieristico, oppure creare ulteriori stratificazioni di contratti. Alcuni infermieri avranno il contratto degli enti locali, altri avranno il contratto UNEBA, altri ancora magari avranno un contratto delle cooperative, così come avviene per le OSS. Prevedere infermieri di serie A, operatori di serie B ed altri di serie C, è stato veramente uno scempio organizzativo”.
Secondo la Cisl, i numeri e l’organizzazione del servizio parlano in modo inequivocabile: “La struttura andrà verso una crisi gravissima di personale sanitario. Basti pensare che ad oggi, dopo 15 mesi, il centro alzheimer è ancora chiuso, così come non viene valorizzato il servizio di animazione della RSA, il tutto a beneficio di altre strutture private”.
“Scelte miopi del CDA e dell’amministrazione comunale – commenta Mastorci - con il silenzio (assenso?) di tutta la politica carrarina. Sarebbero doverose le scuse e le dimissioni, ma immaginiamo che questo non avverrà ed i posteri ne pagheranno le conseguenze”.
“Ci domandiamo – conclude il segretario Cisl - come mai che in un momento così delicato il CDA abbia sospeso la Direttrice ed abbia gestito la fase concorsuale in modo diretto. Sarebbe opportuno un chiarimento pubblico e sarebbero opportune verifiche da parte degli organismi competenti”.
M.C.