"Finito lo sfogo dell'ex sindaco Persiani ora parliamo noi" interviene l'ex consigliere comunale del Gruppo Misto di maggioranza Antonio Cofrancesco, presidente dell'associazione Massa Futura e candidato alle prossime amministrative, per spiegare i veri motivi che hanno portato alla sfiducia del primo cittadino.
"Facciamo un po' di chiarezza - prosegue Cofrancesco - in questi ultimi giorni dopo la sfiducia votata al primo cittadino, i vertici della Lega, di Forza Italia (tantem Mallegni-Ricciardi) alcune associazioni e persino il signor Persiani, con dirette Facebook, a mezzo stampa, sui social, si sono permessi di rivolgere verso i consiglieri di cdx che hanno votato convintamente la sfiducia al primo cittadino, accuse pesanti del tipo: 'infami o traditori'".
"I veri traditori sono proprio questi signori - tuona Cofrancesco - hanno tradito la fiducia di una città intera, appoggiando un sindaco inadeguato, divisivo, che ha cercato in tutti i modi di imporre le sue linee di governo che sono state deleterie, ha distrutto un'intera macchina amministrativa, cambi di assessori, di dirigenti, assunzioni di dirigenti fuori da ogni logica normativa, nomine di commissari, sub commissari come quelle di Casa Ascoli che hanno avuto un'incidenza negativa sugli ultimi esercizi finanziari".
"Decoro e sicurezza ad iniziare dalle periferie questo era lo slogan della campagna elettorale del 2018 - ricorda Cofrancesco -. L'amministrazione Persiani ha fallito proprio su questo, possiamo citare alcuni posti abbandonati da anni a partire dal mercatino della Partaccia, parco dei Ronchi le zone di cintura della città, Marina di Massa ridotta in questi anni a latrina della vicina Versilia. L’ex primo cittadino non si è mai fermato a fare un po' di autocritica, anche quando gli veniva fatto notare dove stava sbagliando, in quel momento stesso dava sempre il meglio di sé, gli veniva proposta una soluzione lui faceva il contrario, le decisioni venivano prese d’imperio mai una condivisione".
"La politica deve essere ascolto questo purtroppo Persiani non l'ho ha mai fatto. La cosa ridicola è che quando la Lega accusa FdI di aver votato la mozione di sfiducia insieme al Pd dimenticando cosa accadeva in consiglio comunale circa un anno fa su una risoluzione sulla Guerra in Ucraina, presentata da FdI mentre l'ex sindaco si trovava a Carrara alla presentazione del candidato Caffaz, la Lega votava compatta un emendamento sostitutivo presentato dal Pd: da lì è nata la spaccatura del cdx".
"Posso citare decine di accessi agli atti che ho presentato - prosegue l’ex consigliere del Gruppo Misto - per conoscere le più semplici decisioni prese dal primo cittadino, ne riporto solo qualcuno: valore medio di mercato e tassazione sul marmo; commissione d’indagine Serinper mai istituita; costi delle varie manifestazioni come il Mercurio d’Argento; aumento dei parcheggi Marina di Massa; ordinanza di chiusura dei locali in tutto il comune di Massa per mala movida".
"Questi sono solo alcuni degli accessi agli atti che ho dovuto fare in questi cinque anni come consigliere comunale di maggioranza - conclude il candidato Antonio Cofrancesco - grazie ad un modus operandi di un sindaco che non ha mai coinvolto i consiglieri comunali sulle scelte strategiche dove alla fine chi ha pagato il prezzo più alto è stata la città. Mi auspico che il centro destra trovi una quadra per vincere nuovamente le elezioni, sicuramente il candidato per un cdx unito non potrà essere Francesco Persiani".