Non finiscono gli strascichi e le “rappresaglie” relative all’installazione della statua a Che Guevara, che tante critiche e malcontento ha sollevato in buona parte dei cittadini, insieme alle dichiarazioni considerate da molti di estrema faziosità politica con le quali è stata motivata la scelta di accettare un monumento così divisivo e già rifiutato da altri comuni. Dopo plurimi botta e risposta social tra i fedelissimi del guerrigliero argentino che collaborò a instaurare la dittatura comunista a Cuba, e i moltissimi che hanno sempre avuto chiaro sia i risultati delle tanto inneggiate battaglie del ‘Che’, sia le sue modalità e le sue intenzioni dichiarate di violenza repressiva verso gli avversari politici, lo scontro è arrivato, inevitabilmente, anche in consiglio comunale, tra maggioranza e opposizione. A riferire, sui social, quanto avvenuto nel consiglio comunale del 5 febbraio è il consigliere dell’opposizione Simone Caffaz, che aveva annunciato l’intenzione di presentare in quella sede una mozione per regolare le nuove intitolazioni di monumenti e strade. Ecco quanto il consigliere ha scritto sulla sua pagina facebook: “Al peggio non c'è mai fine e questa amministrazione e questa classe politica dimostrano una volta di più la propria arroganza e la propria inadeguatezza. Per nascondere l'incredibile condizione in cui si trova la città e il disastro di questa amministrazione, da mesi, ma in modo particolare da una settimana a questa parte, la sindaca e la maggioranza stanno cercando di alzare i toni dello scontro politico su questioni ideologiche e stanno creando ad arte dei presunti "casi" per distogliere l'attenzione dai reali problemi di Carrara, che sono sempre più gravi come dimostrano anche gli ennesimi fatti di cronaca di questi giorni. Da questo proposito di sindaca, giunta e maggioranza, è derivata l'inaugurazione in pompa magna della statua di Che Guevara, sulla cui opportunità stanno discutendo i giornali di mezza Europa, accompagnata dal comizio anti-governativo della sindaca. Anche la stessa allucinata trasformazione da parte della sindaca della innocua vignetta satirica che ho postato nei giorni scorsi sui miei profili social in una minaccia molto supposta va nella direzione sopra descritta. Mentre la città è al lumicino, sindaca e maggioranza la buttano in caciara. Oggi, con un consiglio comunale gremito, il capogruppo del Pd Gianmaria Nardi, in presenza di due richieste di intervento da parte del pubblico e di due mozioni sul tema della statua dedicata a Che Guevara, ha nella sostanza chiesto di "cassare" dalla discussione la mia mozione che affrontava il tema sul piano amministrativo e non politico. Non so se la proposta di Nardi fosse una censura alla mia persona o al contenuto della mozione, probabilmente entrambe le cose. Rimane il fatto che in quella che dovrebbe essere l'assise democratica cittadina, si è impedito a un consigliere di presentare una mozione e questo è un gesto di una gravità inaudita. È evidente che è più comodo per la sindaca e la maggioranza discutere di Che Guevara piuttosto che dei criteri attraverso i quali collocare in città le opere d'arte e scegliere temi e luoghi. Era più comodo buttarla sulla contrapposizione "Che Guevara sì - Che Guevara no" piuttosto che approfondire quanto e come il contesto urbano potrebbe essere trasformato attraverso l'arte e di come le opere esposte debbano essere di valore e inserirsi armonicamente nella città. L'incredibile atteggiamento della maggioranza ha costretto il sottoscritto e Massimiliano Bernardi, che ringrazio, a uscire dall'aula per protesta. Questo atteggiamento non rimarrà senza conseguenze. Ringrazio anche i consiglieri di opposizione che nella votazione si sono opposti all'atteggiamento della maggioranza. Ammetto di essere rimasto stupito e amareggiato dall'atteggiamento dei rappresentanti dei partiti di centrodestra presenti in consiglio comunale che si sono astenuti sulla proposta della maggioranza di "cassare" la mia mozione e si sono adeguati al tentativo della sindaca e della maggioranza di affrontare il tema solo sul piano ideologico. Ritengo che se la proposta di collocare una statua di Che Guevara in città si sia dimostrata divisiva, altrettanto e forse più lo sarebbe dedicare una strada a Giorgio Almirante, come paventato da qualcuno. Insomma, se la discussione è Che Guevara versus Almirante sono sempre piú contento di non aver partecipato a questa pantomima”.
Consiglio comunale di Carrara: cassata dalla maggioranza la mozione sulle intitolazioni di vie e monumenti del consigliere Caffaz
Scritto da Redazione
Politica
06 Febbraio 2025
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