Torna sul tema della Tari, la tassa sui rifiuti, il coordinatore comunale di Italia Viva, Fabrizio Volpi, e si rivolge ancora all’amministrazione carrarese che ha ribadito l’impossibilità per il comune di eliminare sia la Tari, sia la tassa sul suolo pubblico come richiesto da commercianti e titolari di locali e ristoranti.
Al “non ci sono leggi al momento per eliminare le due tasse” dichiarato dall’amministrazione durante l’incontro con una rappresentanza di commercianti e riferito dal video messaggio di Diego Crocetti presente al tavolo di confronto, Volpi ha risposto ricordando, in merito alla Tari che si dovrebbe pagare la tassa sui rifiuti solo quando si producono.
Un ristorante o un bar chiuso non produce alcun tipo di rifiuti: ha fatto notare Volpi che ha aggiunto: “E’ vero che non si può eliminare del tutto la Tari, ma la si può sospendere e ridurre. Italia Viva non può che stigmatizzare il comportamento irresponsabile dell'assessore al Bilancio, Matteo Martinelli nel non voler adottare subito “le nuove regole dettate dalla delibera Arera 158/2020 “ sugli sconti della tariffa rifiuti alle categorie economiche colpite dalla crisi oltre alla possibilità dell'abbassamento della tariffa Tosap. La risposta negativa data al Crocetti alle richieste su uno degli aspetti sostanziali, in vista delle riaperture e per il fatto che serviranno spazi più ampi per poter lavorare in sicurezza, è assurda.”
Volpi ha ricordato ancora una volta le motivazione presentate dallo stesso Martinelli per giustificare l’approvazione in anticipo del bilancio, per le quali il comune avrebbe potuto deliberare liberamente provvedimenti per contrastare i danni causati dall'emergenza Coronavirus ed ha fatto notare che tali provvedimenti, ad oggi, sarebbero stati pochi ed insufficienti.
“Nel caso dei commercianti - ha aggiunto Volpi - l’assessore al bilancio potrebbe adottare subito Il principio generale, fissato in una nuova delibera di Arera n° 158/2020 , che è piuttosto semplice cioè “ paga chi inquina”.
La Tari per le «utenze non domestiche», cioè per il vasto mondo che va dalle imprese al negozio sotto casa, va ridotta in proporzione ai giorni di chiusura determinati all’emergenza sanitaria. In questo caso i comuni devono applicare lo sconto alla quota variabile della tariffa, quella più importante, che in teoria misura l’utilizzo del servizio in base al principio appunto di “chi inquina paga”.
Italia Viva chiede che si vadano subito ad individuare i giorni di chiusura per ciascuna attività comprese nello sconto e sulla base della individuazione degli stessi, che venga predisposto un provvedimento nel quale si dia applicazione del fattore di correzione, cioè lo sconto proporzionale alla chiusura. Italia Viva chiede anche che lo sconto venga previsto , nonostante sia facoltativo, anche per le imprese e gli studi professionali che hanno chiuso spontaneamente l’attività, magari perché in grado di assicurare lo smart working ai dipendenti.
L'assessore Martinelli dovrebbe far la sua parte anche per la riduzione della Tosap perchè, seppur gli spazi di manovra sono ridotti, si può intervenire con riduzioni delle tariffe nei limiti di legge. Eventuali interventi sui citati tributi andrebbero adottati entro il termine previsto per l'approvazione del bilancio di previsione, a oggi fissato al 31 maggio prossimo, ma Martinelli può benissimo anticipare il tutto, come ha saputo fare quando ha voluto, con l’approvazione anticipata dell'ultimo bilancio.
Sembrava che l’assessore, in uno sfogo pieno di buonismo postato sul suo profilo Facebook, volesse stare assieme a chi sta soffrendo dal punto di vista economico e sociale spingendosi perfino a mandare il bilancio in deficit per cui, se quello che ha scritto è vero, faccia almeno approvare subito la delibera di determinazione delle nuove tariffe, e non stia immobile ad aspettare il fondo per i comuni da 3,5 miliardi che la manovra” fantasma” del presidente del consiglio Conte ha promesso. Inutile sperare anche che si avverino le dichiarazioni della Ministra Laura Castelli che su Tosap, assegnazione degli spazi a strisce blu dei parcheggi gratis per i commercianti, sostiene che interverrà in modo chirurgico a ristorare le perdite dei comuni.
Ormai nessuno crede più alle fake news sfornate dai DPCM del premier Conte. I commercianti men che meno, visti gli aiuti zero che li hanno ridotti alla fame. Adesso contano i fatti e non i rigiri di parole.”.