Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla criminalità in Toscana, e anche a livello nazionale: si registra purtroppo un aumento di furti rapine spaccio droga e piccoli reati .Riguardo dunque al tema sicurezza tanto sentito anche nella nostra provincia, e molto presente nel dibattito pubblico, pensiamo che, in un periodo di profonda crisi sociale, la risposta alle paure e al disagio dei territori non possa essere l'inasprimento delle misure repressive. Decreti come quelli sulla sicurezza, tanto sbandierati dal Governo, che promettono "ordine" attraverso il pugno di ferro, si rivelano non solo miopi ma fallimentari e controproducenti. La vera sicurezza, quella duratura e percepita dai cittadini, nasce dalla solidità del tessuto sociale, mentre territori sempre più abbandonati e impoveriti generano le conseguenze che stiamo vivendo. La realtà e quella di una società che esclude, dove l'elemento povertà- economica e culturale- aumenta sempre più, dove ahinoi l"emarginazione genera altro degrado creando zone ghettizzate sempre più marcate, mentre la tanto sbandierata repressione risponde malamente alle conseguenze, non alle cause.Servono dunque interventi strutturali che includano, che non lascino indietro nessuno. Dobbiamo portare lavoro, istruzione di qualità, servizi, presidi culturali laddove il degrado avanza, assieme a un impoverimento sempre più accentuato dei territori e degli abitanti. Dobbiamo ricreare città-territori-luoghi da vivere e condividere. Molto preoccupante il paradosso che stiamo vivendo quotidianamente, mentre vaste aree del paese e ampie fasce della popolazione si impoveriscono, assistiamo a una concentrazione esponenziale di ricchezze in mano a pochissimi. Questa divaricazione sociale non è solo un problema etico; è la miccia che alimenta tensioni e insicurezza e guerre tra poveri. Il governo Meloni punta sulla repressione, perché gli è utile come propaganda ed è la cosa "meno costosa e faticosa" da fare, invece di puntare su interventi seri strutturali sul piano sociale. Le priorità del governo invece sono il riarmo e il soddisfacimento dei desiderata di Trump a costo di pagare noi a caro prezzo politiche indecenti come quella dei dazi e delle forniture energetiche imposte dagli Usa. Queste politiche infatti continuano a danneggiare gli italiani, causa fortissimi aumenti dei costi per le famiglie e imprese. Urge un cambio di rotta. Occorre investire nella scuola, nella sanità pubblica, nel welfare, in lavoro dignitoso e nella rigenerazione delle periferie, seguire e attuare ciò che prevede la nostra Costituzione.No al riarmo, si allo stato sociale! Perché un cittadino che studia, che lavora, che ha una casa e che sente di far parte di una comunità, non è solo un cittadino più realizzato. È un cittadino più sicuro che contribuirà a creare una società più sicura per tutti. E questo lo sapevano bene, le madri e i padri Costituenti".