"Scrivo con rispetto e riconoscenza verso chi in questi anni è stato al mio fianco, perché la gratitudine è per me un valore cardine. Il rispetto verso le persone viene prima di tutto, anche della politica, soprattutto quando parliamo di chi ha sempre dimostrato serietà, lealtà e passione. Oggi vedo comparire il mio nome e cognome su un giornale per una votazione di cui non ho alcun motivo di vergognarmi. Come è possibile che nomi e cognomi trapelino in questo modo, se non volutamente?" Con queste parole Giada Moretti, presidente del consiglio comunale di Aulla, Segretaria di Circolo Albiano-Caprigliola, membro assembleare PD Aulla, della Direzione provinciale di Massa Carrara, della Direzione regionale e della Conferenza delle donne democratiche di Massa Carrara, ha deciso di rendere pubbliche le motivazioni del suo voto contrario espresso in Direzione PD sulla scelta del candidato alla Presidenza della Provincia di Massa Carrara. "Ho votato contrario non per la persona di Gianluigi Giannetti, sindaco che stimo, ma per la modalità con cui è avvenuta la scelta del candidato presidente della Provincia - spiega la presidente del consiglio comunale -Non si è discusso di opportunità politiche, visioni future o ideologie. Ci si è limitati a scegliere tra una persona e un'altra, forse sulla base di simpatie o antipatie, senza ragionare sull'interesse del territorio o del partito. Ho volutamente scritto 'scelta politica' virgolettato, perché per come intendo io la politica, non è avvenuta sulla base di ragionamenti che mettessero al centro l'interesse o lo sviluppo del territorio."
La critica della Moretti si estende al metodo decisionale complessivo del partito: "Da troppo tempo non si affrontano più i contenuti reali. Gli iscritti vengono convocati solo per alzare una mano, ridotti a un valore numerico. Le loro idee restano inascoltate e, quando divergono, vengono messe da parte anziché discusse. Forse sono stata una delle poche a manifestare apertamente ciò che in molti pensano. Mi sono avvicinata alla politica nel 2014 credendo che le poltrone fossero un mezzo, non un fine, per raggiungere il bene della comunità. Ho sempre servito questo partito con serietà, lavorando su temi importanti per il territorio e sulla conquista dei diritti. Questo, per me, è fare politica."
Il comunicato si conclude con un appello alla leadership: "Se chi ha sempre servito il partito con lealtà e ha avuto l'onore di ricoprire ruoli importanti al suo interno esprime oggi una critica così profonda, è arrivato il momento che chi lo dirige si ponga delle domande sul metodo, sulla visione e sulla capacità di ascoltare. Un partito che non ascolta le sue voci interne rischia di perdere la sua anima prima ancora del suo consenso."









